.

.

mercoledì 20 giugno 2012

Un mercato Drogbato


Avevano già cominciato a fomentare, con l’oggetto del desiderio intanto a Formentera, e così si era mossa tempestivamente la rete ramificata dei pusher della notizia drogata, sempre pronti a spacciare la dose quotidiana di cazzate, usando pettorine tarocche che mostrano “Press” per spacciare anche la propria professione per quella di un addetto stampa, nascondendo ad arte il rimanente della dicitura, di una realtà che è quella invece degli agili Pony Express nel traffico dei cazzari. Trasportano le bustine velenose dentro ai cartoni delle pizze, sfruttando  le crisi di astinenza dalla ragione di un tifo ormai tossicodipendente, che si butta via, che butta via un intera vita passata sugli spalti, uccidendosi di antidellavallismo. E lì i coccodrilli sono pronti a sfruttare la crisi di chi non ce la fa proprio a non infamare i DV, perché se non lo fa rantola e soffre, e così gli viene spacciata quella merda, perché in città nel frattempo è arrivata una partita tagliata male, mentre per avere la “roba” buona, una volta ci vuole un Cigarini e du' pizze, quando al limite ci vorrebbero invece i soldi quelli veri, ma che Mendellaurentis non ha, e così con i discorsi cerca d'imbonire il proprio pubblico purgato nel frattempo con la vendita del Pocho. Finita la sceneggiata napoletana, è arrivato il turno del Chelsea che offre paccate di milioni per chiunque, mentre per Jovetic, sempre secondo la microcriminalità dei media cittadini, offrirebbe gli avanzi della cena di Abramovic. E poi la Juve che non guasta mai e perché fa incazzare di più il tossicodipendente, così gli si rivoga anche la storia di Baggio e dei Pontello, Juve che ci darebbe in cambio di JoJo l’usufrutto del vecchio stadio Delle Alpi sfruttando la nostra voglia atavica e atipica di Cittadella. E poi un colpo al cerchio e uno alla botte, da una parte si lavora ai fianchi del tifoso mostrandogli lo scenario inaccettabile della vendita del suo miglior giocatore, e dall'altra si comincia a denunciare la latitanza sospetta di Andrea Della Valle, scomparso perché preso a scappellotti dal fratello cattivo, mentre intanto si pagano centottanta direttori e contro direttori, ma noi si “vole” solo Andreino perché sennò come si farebbe a rompere i coglioni. Hanno smesso di chiedere chiarezza da cinque minuti e ora il tormentone è quello strumentale della scomparsa di un marchigiano datosi alla macchia per non ricostruire, per disattendere le promesse, perché è uomo cattivo che ci vuole tanto male, e i pusher incrementano gli incassi fomentando i rancori per chi alla chetichella gli sta vendendo il pezzo meglio. E poi il miracolo, all’improvviso, inatteso come una notizia di mercato vera in mezzo alla rumenta, e a forza di parlare di Napoli, ad Andrea gli si deve essere sciolto il cuore, il sangue gli sembrava indelicato visto che c’è già San Gennaro e il Fratello che ristruttura il Colosseo, e che moltiplica invece dei pani  e dei pesci, solo Italo, che intanto arriva a 18 corse giornaliere, o forse sarà stato solo per il caldo torrido ma gli si è sciolta anche la lingua e ti snocciola un comunicato da latitante, che a proposito di Jovetic, forse sempre per il caldo, a qualcuno avrà fatto sciogliere il corpo. Quel qualcuno che lo farà passare più che per un comunicato per un pizzino vista la latitanza, che alla fine è anche coerente per chi di lavoro trasporta pizze anziché notizie. E in questo mercato Drogbato già si è alzata la protesta dura del Vuturismo, che dopo la partenza di Boruc ha richiamato la società a una certa moralità, per evitare di inserire in rosa persone che hanno fatto uso di droghe, lanciando tra l'altro messaggi equivoci sulla “positività” di quel tipo di uso, o che abbiano avuto problemi con la giustizia, si insomma per evitare che la Fiorentina sia come il Parlamento, e borda è partita subito la richiesta di confronto per chiedere i motivi di un interessamento Viola così ambiguo per un portiere che ha avuto precedenti specifici in materia di droga, anche se per onestà, l'amico giornalista la soffiata al capo tifoso gliel'aveva data chiamando troppo confidenzialmente De Sanctis, solo Morgan.