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venerdì 1 giugno 2012

Il pranzo di Babetter


Per un blog che nasce con l’idea di fondere, e qualche volta anche confondere, comunque fondare uno stile nuovo, che coniughi, con molti figli a carico checché ne dica il delfino, la passione per la cucina e quella per la Fiorentina, forse è arrivata l’ora di organizzare il pranzo di fine stagione. E parlo non a Caso di pranzo e non di Mimmo o di cena, in onore di Babette la parigina, accusata di essere una communard  proprio come Niccolai. E come nel suo pranzo più rinomato vorrei cominciare servendo del brodo di tartaruga utilizzando come ingrediente principale quel gran brodo di Buffon, che con dichiarazioni leggere come lo chiffon dimostra di vedere la pagliuzza e non la trave, e visto il ruolo, anche la  Pagliuca e non la traversa.  Poi  i blinis, deliziose crespelle salate di origine russa, molto amate da Virdis e da Paris che della Rai è il Rais, e che rappresentano quella crespella non salata, ma pelata, di un allenatore che lavora in Russia e che è passato dai nostri sogni come una fugace portata. E poi le mitiche cailles in sarcophage, un piatto elaborato che prende il via da quaglie disossate, come di sassate bisognerebbe parlare visto come qualcuno ha cercato di lapidare la propria passione, e vol-au-vant in grado di contenerle, che dopo l’annata trascorsa mi verrebbe da dire vol-au-vant te che mi scappa da ridere, o a scelta vol-au-vant cretino, poi occorre preparare un patè e per quello è arrivato Pradè, e ancora lardo o Gallardo argentino, vino Madera o Aldo Maldera, e un bel tartufo nero a rappresentare l’anno più nero di uno che si chiama Rossi. Una ricetta che ho molto semplificato per andare oltre con le portate, visto che la stagione è stata molto, troppo complicata per soffermarsi nei dettagli, compresi alcuni ragli, quelli di chi, vampiro dell'autolesionismo, l’ha vissuta come agli, poi insalata e formaggi misti, e un dolce savarin che ritroviamo solo nelle gustose vittorie di Milano e Roma. Frutta mista, e quella ci s’era quasi arrivati se non si vinceva a Lecce, caffè con tartufi al rum, friandises: pinolate, frollini e amaretti, pasticceria secca come le mucose dopo la sconfitta in casa contro il Chievo. Vini selezionati, un Amontillado bianco ambra, una varietà di cherry particolarmente pregiato, che abbiamo potuto gustare solo in vinificazione Jovetic, poi Clos de Vougeot, un rosso della Borgogna che rappresenta il rosso della vergogna dopo la disfatta interna con la Juve, e Champagne Veuve Clicquot a ricordare la vedovanza sempre sentita per il Santo, che in queste ore non mi sembra essere stato esattamente all’altezza di un pranzo così ricercato, anzi, le sue uscite mi sembrano più una bella frittata di cipolle che ti ritorna in gola, roba da campeggio e non da Europeo, o comunque se proprio ce lo vogliamo fare entrare, diciamo che i suoi sfigatelli un po’ ricordano i fegatelli necessari alla preparazione delle cailles, sfigatelli neanche tanto poi, e nemmeno al vapore se si pensa che c'è chi si muoveva da Singapore. Comunque, Cesare da buon padre racconta la fiaba degli sfigatelli “ ucci ucci sento odore di un avviso di garanzia per Bonucci” e chiude come da prassi e non con Sculli boss di Marassi, con un più classico “ i giocatori che scommettevano vissero felici e vincenti”. Mi sembrava giusto chiudere la stagione così, con un bel pranzo, e se nel film la parigina Babette Hersant spende tutti i 10.000 franchi ricevuti da una grossa vincita per organizzare il pranzo, noi ringraziamo il Chiarificatore che privatamente mi ha autorizzato a comunicarvi che provvederà a versare 10.000 euro con Bonifico Bancario sul CC  118cheèilnumerodachiamredopoloshockperilcontodipollock, e per correttezza verso il nostro finanziatore benemerito è doveroso far presente che l’importo indicato è servito a coprire non solo le spese per gli ingredienti e le bevande che ho elencato, ma anche per i cristalli e le stoviglie, insomma lo stadio non basta, ci vuole anche la cittadella, come sostiene Della Valle, e il Chiari alla fine si potrebbe frugare anche per il project financing dell'area Mercafir, mentre questo nuovo scandalo dimostra come il calcio intanto stia finendo in Merdafir.