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martedì 5 agosto 2014

Slot Mob


È vento di libeccio quello che alimenta la girandola di voci del giornalismo sportivo di casa, un vento che ci appiccica addosso di tutto, alcuni di loro cercano risposte addirittura dentro ai fondi di caffè ammassandosi pericolosamente a ridosso delle macchinette di redazione, altri usano informatrici di fiducia quali la cartomanzia, per finire in certi casi all'uso di vecchie sale Bingo dismesse per estrarre a sorte i nomi più caldi, ultimo la Pina di Fantozzi. Per il cagnaccio di centrocampo si dice che sia stato tirato su Fracchia la belva umana. L'ennesimo tarocco tra i tarocchi, con nuove figure più attinenti a un calcio che si evolve, figure nuove come il fratturato che sostituirà l’impiccato ormai troppo datato e senza neanche la passatina. I nuovi tarocchi saranno tutti tatuati e avranno la Porsche, e quindi non solo bombe d’acqua su Firenze. Menomale comunque che per certe cazzate non si contano i danni, non si allagano cioè sottopassi e scantinati. Altri tipi di criticità comunque meno gravi emergono ugualmente, come per esempio il livello del latte alle ginocchia che sale perché non si fa manutenzione ai bordi dei menischi, e in questo caso vista la quantità il problema potrebbe riguardare lo sforamento delle quote latte. Certi nomi sono irreali, frutto solo della frustrazione da astinenza dopo che anche di Bonaventura si son perse le tracce persino sfruculiando a fondo nel Kimbo macinato fresco, e da quando c’è il duo di mercato, il giornalista medioman fiorentino vive la sindrome della slot machine. La Riblogghita in partnership con l’Associazione Consumatori si prenderà carico di fondare un movimento No Slot per promuovere un cambio culturale di prospettiva rispetto al problema dell’azzardo del nome di mercato. Già stiamo pensando di organizzare il primo Slot Mob in piazza della Passera nel quale rimarreremo immobili per 3 minuti indossando la t-shirt con l’immagine di Marrone e cercando di trovare il punto G, quello che per la categoria è la ricerca del Giocatore da associare alla Fiorentina. Ormai dispiace dirlo ma il giornalista di casa ha perso completamente la sua identità, e la colpa è nostra che non sappiamo comprendere il cambiamento, perché noi chiediamo a lui quello che lui non può più darci.  I nomi di mercato veri. Il giornalista sportivo fiorentino ricorda molto le Poste, allo sportello delle quali puoi stipulare una polizza sulla vita, acquistare un’enciclopedia, una bicicletta, un set di pentole, un condizionatore, libri di cucina, ciclette e macchine per fare la polenta. A saperlo utilizzare bene sarebbe utilie anche per ricaricare il telefonino, prenotare una vacanza alle Maldive e un trattamento in un centro benessere della Val Brembana. Ma non gli chiedere dei francobolli perché non te li possono più dare. Alla notizia del nostro Slot Mob la categoria dei giornalisti sportivi fiorentini si è precipitata a farsi stampare una contro t-shirt con la quale risponderà alla nostra iniziativa.