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lunedì 11 agosto 2014

La notte delle coppe cadenti



Nella notte delle stelle cadenti sono cadenti anche i trofei dalle mani di Savic, cadenti come le palle a veder ciondolare Ilicic, 9 milioni di sciame meteorico su Malaga. Il rombo? Meglio quello con le patate. Di sicuro dopo questa partita c’è solo che la coppa sulla Ryanair non salirebbe a bordo. Peccato che la partita sia stata funestata dall’uno-due Rossi-Rodriguez, così che i rimanenti 70 minuti sono stati utilizzati dalla squadra per arrivare prima a Siviglia dove giocherà stasera. Jat-lag e sciame meteorico delle Perseidi non hanno disturbato però la tranquillità sotto porta di Giuseppe Rossi che dichiara l’uno a zero in buca d’angolo mentre mette il gessetto colorato sul sinistro. Si parte la mattina si gioca la sera si riparte e si rigioca, con Ilicic appunto spaesato tra le linee aeree, ma l’uno-due rallenta solo la Fiorentina e non Ilicic che è già molto lento di suo. Cuadrado in tribuna aspettando il Barca, centrocampo titolare, Savic e Gonzalo centrali, Alonso sulla sinistra e Roncaglia sulla destra. Dei due convince di più l’argentino mentre il ferrarista ha piedi di cartongesso, là davanti Rossi lavora di precisione, mentre per la precisione Gomez cerca ancora la condizione. Joaquin raccoglie applausi e poi c’è l’esordio del giovane Mancini. Aspettando Marin ci trasferiamo a Siviglia con la preghiera che i trofei siano più piccoli o consegnati da mani esperte, come minimo quelle di un ingegnere del genio civile, e poi un appunto doveroso sulla trasferta di oggi che è lunedì e i barbieri sono chiusi. Ed essendo a Siviglia non è un particolare di poco conto.