.

.

sabato 30 agosto 2014

L'anagramma della passione

Se Dio vuole si ricomincia, non se ne poteva più di parlare di Fabrizio Favilli al quale Nardella subito dopo aver intitolato a Berlinguer lo slargo davanti al Mandela Forum, intitolerà l’ex piazza Santo Spirito, tanto ormai è tutta roba sua. Ci ritoccherà Failla. Un saluto doveroso va a Roncaglia che dalle sue prime dichiarazioni appena arrivato a Genova, ha fatto sapere di volersi mettere subito a disposizione per smontare la Concordia. Il solito guerriero. Allora, senza ancora conoscere le ultime mosse di mercato mi espongo come un quadro alla Biennale e inserisco la Fiorentina tra le candidate allo scudetto. Ovvia, l’ho detto, e giuro che non lo dico dopo aver trascorso la notte a bere al minimal-pub del Favilli. Lo dico perché ci credo. Mi viene naturale come quando uno torna a casa e trova il catalogo dell’Ikea, vuol dire che sta arrivando settembre. Vuol dire che sta arrivando il Terzo. Tanto che la partita di stasera la ritengo ininfluente ai fini del mio pronostico, nessun risultato negativo potrà smontare questa mia convinzione, nessun risultato positivo potrà rafforzarla. L’arbitro Guida, poi, potrà anche anagrammarsi in qualcosa di più spregevole e traditore, niente comunque potrà mettere in discussione il mio pronostico, che anche anagrammato rimarrà sempre un’orgia della passione al pari di un pornostico. Perché sono così sicuro? Perché questo tipo di sicurezza gli scienziati la definiscono “effetto Dunner/Kruger” dovuto ai nuovi palloni, e che prende il nome dagli studiosi che hanno cercato di capire come mai gli stupidi sono sempre strasicuri mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi. E allora facciamocela, questa domanda: noi esseri umani siamo capaci di essere obiettivi su noi stessi e sulle nostre abilità? La risposta è no. In particolare, quanto più qualcuno è incompetente su un certo tema o in una certa attività, tanto più crede di essere più bravo di quel che è. Invece quelli più competenti tendono a “fare i modesti”, cioè sottostimano la loro competenza. e così non ci danno in lotta per lo scudetto. Nel mio caso si tratta di una “stupidità al Cuadrado” anche se è squalificato, in quanto sei stupido, sempre su un certo tema, beninteso, e lo sei talmente tanto da non capire di esserlo. Dall’altro lato, il fatto che quelli competenti siano modesti sulle loro previsioni si può spiegare in questo modo: loro ritengono che la bravura degli altri sia paragonabile alla loro, e dunque non pensano di essere così bravi. Insomma, se ai più bravi fai vedere qualcuno dei pronostici fatti dagli altri, quelli bravi capiscono meglio e diventano meno modesti e più obiettivi, in quanto si rendono conto con chi hanno a che fare! Invece l’incompetenza è una specie di buco nero: se in un esperimento fai vedere ai somari i compiti fatti dai più bravi, i somari continuano a pensare di essere meno somari di quel che sono, perché non riescono a vedere la differenza tra compiti fatti bene e compiti fatti male. Questa ricerca è illuminante ma anche preoccupante: se non riesci ad allenare i somari, questi resteranno tali, perché continueranno a pensare di non esserlo. Oppure è vero quello che dice il capo ultrà del Guingamp: “Stupido è chi lo stupido fa”, lui invece affetto dal fattore K del sorteggio di Europa League. A prescindere dalle diverse teorie in materia sono sicuro che lotteremo per lo scudetto. Sperando anche nel fattore C a cominciare già da stasera. E che nessuno venga a rompermi le uova nel paniere della mia stupidità.