L'argomento Cuadrado mi spinge a fare due riflessioni, una di natura economica e l'altra tattica. Il calcio italiano non ha più la capacità di trattenere nessuno dei suoi campioni, se ne andrà anche Immobile detto Ciro, probabilmente al Borussia detto anche Dortmund, non penso che possa farcela la Fiorentina a trattenere il colombiano se non per un anno. Poi comunque se ne andrà inevitabilmente, così come Vidal e Pogba tanto per citare due giocatori di squadre che fatturano molto di più e che hanno il benedetto stadio di proprietà. I mari invece ce li saccheggiamo da soli, ieri ho mangiato degli scampi siciliani freschissimi e bevuto una Ribolla Gialla, una terza bottiglia come del resto per qualcuno é gialla come la terza maglia. Dopo il depauperamento di mari e campionati non ci resta che fare un ultima considerazione di natura tattica, e come per il comparto della pesca si obbligano le flotte ad effettuare un "Fermo biologico" di 40 giorni dove si fermano tutte le attività per permettere il ripopolamento delle specie ittiche, così dovrebbe fare anche il calcio chiudendo il mercato. Solo così saremo sicuri che nessuno potrà venire più a sconfinare nei nostri mari pieni di talento come anche di buste di plastica. Mi viene in mente Montolivo a tale proposito. E poi c'è un problema di disciplina tattica degli stessi giocatori all'interno di un mercato che in questo caso non é affatto ittico, perché il giocatore sotto contratto può sempre manifestare la propria volontà di andarsene, e come si dice, anche se non ho ancora capito chi cavolo l'ha detto, poi non si può trattenere un giocatore che ha offerte irrinunciabili da grandi squadre. È finita? Macché. C'è ancora tanta altra anarchia tattica all'interno di tutte le altre anarchie, Cerci per esempio non rientra e non fa una diagonale difensiva non tanto per postulato quanto per un difetto di postura, Cuadrado é un altro giocatore difficilissimo da "educare" tatticamente, insomma da inserire in maniera funzionale dentro a un disegno dove si distribuiscono ruoli e compiti. E allora mi viene da fare anche a me una considerazione di natura tattica finale che nasce dall'analisi di tutti questi comportamenti anarchici, a cominciare da chi pesca in maniera intensiva, fino a chi beve Ribolla Gialla senza misura infischiandosene delle quantità consentite per mettersi alla guida. E così ci ritroviamo un Paese dove il pittore dipinge le sue tele, il musicista compone le sue liriche, lo scrittore elabora i suoi testi, con il risultato che alla fine ognuno fa quel cazzo che gli pare.