Ieri ho ricevuto molti auguri, diciamo una manifestazione di affetto con tanti cartelli, e come dicevo, uno di questi indicava Roma. Molte sciarpe Viola, e l'ennesimo articolo di Bucchioni. Devo ammettere che non mi appassiona molto la vicenda delle dichiarazioni di Montella, e che anche per questo motivo non conosco nel dettaglio. A questo proposito, in una vita scandita dai km e dal bip severo del Telepass, ho ascoltato distrattamente i commenti dei vari opinionisti in radio, opinionisti senza offesa sia chiaro, poi ho letto anche le vostre considerazioni. Mi sembra di capire che ci sia una divisione netta tra chi ritiene normali e legittime le richieste dell'allenatore, e chi invece le trova fuori luogo, eccessive, addirittura strumentali a creare i presupposti per una rottura. Questo perché il Mister sarebbe allettato da alcune proposte di club che possono dare maggiori garanzie di successo all'ambizioso Vincenzo. Quindi non posso nemmeno chiedervi una sintesi, perché a seconda di chi mi risponde avrei uno scenario uguale e contrario a quello di un altro. Solo se decidessi di farmi dare del mistificatore saprei a chi rivolgermi senza nessuna possibilità di errore. Posso dire che mi colpisce molto Bucchioni perché è sempre lì a sfruculiare, rigira e rigira l'argomento come se fosse davanti al barbecue. E fumo ne esce tanto dai suoi scritti. Anzi, è come quando un bambino senza pannolone pesa otto chili, e invece con il pannolone diciotto. È l'ora di cambiare il bambino. Si cerca un altro bambino e gli si mette lo stesso pannolone. Se anche l'altro bambino aumenta allora bisogna cambiare il pannolone. Se poi con il pannolone cambiato il peso è uguale allora bisogna cambiare la bilancia. Se anche allora il peso risultasse identico, Bucchioni dovrebbe decidesi a scrivere articoli su Montella scendendo dalla bilancia. Forse è per via di questa logica che non mi appassiona quello che scrive sull'argomento, e poi Montella è lì che ridacchia troppo. Non vorrei che quella merda di Vincenziello gli tenesse un piede sulla bilancia proprio mentre scrive per fargli credere che il pannolone è pieno di merda. Mentre in San Frediano, noi che siamo figli di buona donna, si sussurra che siano i suoi articoli quelli ad essere così pieni di sostanza. Organolettica naturalmente. Si insomma, quella che poi sfalsa il peso delle parole sulla bilancia. Per non farsi mancare niente leggo persino di Prandelli e del uso famoso codice, che non è un manoscritto come quello di Leonardo, ma è a doppio velo e lungo circa dieci piani di morbidezza, scritto a quattro mani con Genny 'a carogna, e allora penso che sia stato lui ad aiutare Bucchioni a riempire quel pannolone, penso oltretutto di non sbagliare molto ad essere così favorevole alla chirurgia etica. Si, perché Cesare ha evidentemente bisogno di rifarsi il senno. Oggi intanto tortellini, domani speck e venerdì brodetto, questo il mio menù chilometrico che dovrebbe salvaguardarmi dai vostri giudizi troppo severi, penso cioè che la mia distrazione possa essere ragionevolmente sopportata, confido poi sulla mancanza dal blog di chi avrebbe potuto attaccarmi in maniera verticale anche se nel menù chilometrico non ho inserito le acciughe. E poi ci sono dei momenti dove proprio mi assento, mi capita spesso quando sono fermo all'autogrill, e allora immagino che mi piacerebbe vedere Bucchioni a Pamplona rincorso da un toro. Poi c'è sempre qualche bel culo che esce e che mi riporta alla realtà, al fatto cioè, che a Roma anche se non ho visto il Papà e neanche toccato il cielo con un dito grazie alla porchetta di Ariccia, ho comunque soppesato qualcosa di meglio delle parole di Montella.