Il peggio ha quasi sempre la meglio, e non mi riferisco nemmeno al gol mancato di Ilicic, e non so nemmeno se Barbara D’Urso ha già intervistato “Genny ‘a carogna”. Un arrampicatore anche se non proprio sociale. Un arrampicatore asociale a cavallo di divisori. E' così che il peggio ha la meglio anche davanti al Premier, al Presidente del Senato, alle forze di Polizia, al mondo intero. E non parlo del buco dell’ozono ne del falso nueve di Montella, e nemmeno del povero Pasqual, rimasto solo con il suo falso cross, o della Rai che per dare la pubblicità si perde l’ingresso in campo di Pepito Rossi. E se il peggio ha spesso la meglio, perché allora non fare un’intervista doppia di quelle cosiddette moderne con “er canaro” e “Genny ‘a carogna” che rispondono a domande sulla Costituzione. Tipo, "ma lo sapevano secondo voi in Rai che la maglietta nera non era un atto di amore per La Spezia? Oppure “signori er canaro e ‘a carogna senza offesa. come mai non è bastata l’esperienza dolorosa per le emorroidi di Ivan Bogdanov, e bisogna ancora vedere un ultrà spezzino arrampicato come una scimmia, e non si è provveduto invece a mettere almeno una sella se non proprio un seggiolino per stare a cavallo di vetrate, divisori, transenne e tutto ciò che è realmente così scomodo?” E così il peggio ha sempre la meglio, e penso al referto falso di Gervasoni, al codice etico di Prandelli con l’immagine a colori di Balotelli in copertina, un errore madornale perché Balotelli purtroppo non potrà sembrare mai a colori, quando c’erano invece Rossi e Marrone. E per avere la meglio sul peggio si è costretti ad essere felici di non aver vinto un’edizione così vergognosa della Coppa Italia. Il peggio ha la meglio perché è sempre meglio un pizzino di Provenzano che non un pizzino con gli amici, un buon affiliato a un clan che non buon affettato della Pam. Il peggio ha la meglio anche sullo Stato ostaggio dei tifosi di Roma e Napoli, che sono lo specchio dell’impotenza delle istituzioni. Il meglio che sconfigge il peggio è quello dei 5000 tifosi Viola che il giorno dopo la sconfitta vanno a salutare la squadra. Il peggio ha la meglio quando Varriale della serata di ieri salva solo i giocatori mettendo i tifosi della Fiorentina sullo stesso piano di quelli del Napoli. Per sconfiggere il peggio con il meglio che è dentro ognuno di noi ho rintracciato l’antidoto a “Genny ‘a carogna”, un uomo richiestissimo e sempre a giro per il mondo proprio perché ha tanto da fare, gli ho chiesto di passare anche da Firenze, lui così specializzato a portare via le giraffe che albergano in noi, quando i pensieri cioè sono troppo lontani dal cuore. Quelli che ci fanno gtidare “Terremotati”, inneggiare al Vesuvio e fischiare l’inno nazionale. E anche per questo vorrei devolvere il 5 per mille a “Genny a’ carogna”, per le sue t-shirt così tanto a difesa del territorio, e a favore delle sue bombe carta per difesa personale. Il peggio ha quasi sempre la meglio e lo dice uno che se ne intende davvero, perché quando ero più giovane, con alcuni amici avevo messo su un gruppo rock. Non eravamo bravi, anzi, a dirla tutta eravamo davvero penosi perché suonavamo e cantavamo in modo indecente. Ai nostri concerti c’era però un sacco di gente che prenotava i biglietti con mesi di anticipo e faceva la fila all’ingresso, litigando per poter essere tra i primi ad entrare. Per picchiarci. Perché il peggio ha sempre la meglio, si, inesorabilmente anche sugli addominali di “Genny ‘a carogna”.