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venerdì 2 maggio 2014

Benfatto Benfica

L’Europa evidentemente non fa per Conte, perché dopo l’esclusione dalla Champion fallisce anche  l’obiettivo della finale a km zero. E intanto la Spagna fa festa. Antisportivo e sgraziato, Conte ci mostra l’altro lato dell’eleganza, e probabilemente in un mondo trasandato come quello di oggi, ha ragione lui, Almeno in Italia. Dove non c’è più spazio per l’eleganza, o almeno per quella di tipo classico. Ad una finale di Coppa che si rispetti, in una serata di gala per il calcio bisogna invece presentarsi estremamente curati, ci vuole il miglior vestito per questo genere di occasioni. Conte è tornato a casa, e lo ha dichiarato ieri sera piagnucolando con la sua solita voce graffiata dalla delusione, è stato tradito non tanto dalla squadra, no, e se non avesse frainteso il cartello “no smoking” sarebbe stato un allenatore gradito anche ad una finale europea. Il Bambi allora ha telefonato subito a Torino per sincerarsi che fosse andata davvero come gli avevo racconatato, “pronto, c’è la Juve? No, è uscita!” E così siamo andati al Mercato Centrale a mangiare i coccoli per festeggiare. Non è vero che Diladdarno stavamo per il Benfica, no, noi preferiamo l’uva passera, perchè in San Frediano è sempre tempo di vendemmia. Vorrei chiudere con parole di speranza anche per Conte, si anche per lui, non sono certo le mie perché io non ce la farei a dare speranza a Conte, ma Charles Bukowski si. “Non essere giù perché la tua donna ti ha lasciato, ne troverai un'altra e ti lascerà anche quella”. Anche se non era Benfica come l’altra. Le ultime parole erano invece chiaramente le mie. Nella foto il Benfica con la maglia bionda.