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sabato 17 maggio 2014

Lodge tents

Cognigni, Co Montella. Cenerentola "Gnigni" rilascia così la sua intervista a mezzanotte, fuggendo da un modo troppo convenzionale di farlo. Non perde la scarpa nella fretta di rientrare di corsa nei ranghi, ma nel sugo delle sue dichiarazioni ci fa comunque scarpetta. E a chi calzerà a pennello? Devo dire che le esternazioni, prima del Mister, con relative modalità e tempistiche, e la risposta della società, poi, aprono scenari di comunicazione interessanti e nuovi, l'equivalente della finanza creativa. Si, ieri sono stati varati i primi "derivati" della comunicazione, e chi meglio di me può gradire una formula così filosoficamente innovativa, che prevede un allenatore che porta calcio sconosciuto per il nostro campionato, cosi tanto, che in molti, spiazzati, vorrebbero rifugiarsi tra le braccia rassicuranti di uno Spalletti così tanto più familiare, si insomma, cosi tanto di Montespertoli da sapere di lepre e San Giovese. Cognigni che parla di calcio senza saperne, che concede interviste a invito e le autorizza dalla mezzanotte per favorire almeno una volta nella vita quella categoria di sfigati che sono i Metronotte. Chi meglio di me la può apprezzare una formula così fantasiosa, affascinante, chi meglio di me che come Cognigni non parlo di calcio ma raccolgo tutti i giorni commenti su commenti, su cose di cui mai lancio un imput. Del resto anche gli uomini sono pettegoli, Montella come Cognigni, come io che sparlo di tutti tranne che di calcio, sul quale voi mi rispondete giornalmente senza essere mai interpellati in merito. E io ho ripreso tutto da un mio zio che lavorava in piazza del Carmine ed era noto in San Frediano proprio perché sparlava in giro. Tale e quale a Montella, a Cogngni e a me. Non faceva che raccontare tutto di tutti, e nessuno era al riparo dei suoi racconti che riguardavano fatti e misfatti anche familiari di una certa delicatezza, di rinnovi di contratto, ambizioni e paura di crescere. Un'attività incessante come quella di Montella e Bucchioni, ma che a differenza di Cognigni non si intensificava con l'avvicinarsi della mezzanotte, ma dopo che aveva finito di confessare i fedeli della sua parrocchia. E come dicevo, questa filosofia nuova di comunicazione la sposo appieno perché è così congeniale al mio modo di interpretare proprio e anche il mondo del calcio, ed è un gancio perfetto che mi permette di raccontarvi come una tale filosofia l'abbia adottata anche ieri per scegliere il luogo dove trascorrere una settimana di vacanze. Voi come sempre mi risponderete a tema parlando di Cuadrado, di quello che da Fi.it ci conta i peli del culo, se è meglio perdere contro il Toro oppure no. Insomma mi sono innamorato di una nuova filosofia dello stare in spiaggia. Si proprio sulla spiaggia, con la macchina mediterranea a ridosso come se fosse una marcatura di Vierchowod. Sono delle strutture assolutamente innovative e destinate a trasformare completamente il classico concetto di campeggio e villaggio turistico, associando la libertà di "fare campeggio" con i comfort dell'hotel. A due passi dal mare e circondati dalla macchia mediterranea. L'equivalente delle dichiarazioni di Cognigni a mezzanotte. Patio arredato, telefono, aria condizionata, cassaforte, wi-fi, e possibilità di servizio in camera di prima colazione. Insomma, come Cognigni sente tutti i giorni Montella, anche io sento sempre la Rita, si, e siamo d'accordo su tutto. Ci andiamo una settimana a luglio quando sarà già scaduta la clausola rescissoria.