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sabato 7 giugno 2014

La fine di un amore (parte prima)

L’inizio dell’avventura azzurra ai mondiali ha di fatto decretato la fine della storia d’amore con l’attuale selezionatore della Nazionale, nonché cittadino onorario opportunamente selezionato. E quando finisce un amore si soffre, si soffre sempre. Quando insomma tu lo ami ancora e lui non ti ama più perché preferisce Bettega. Una sofferenza cruda, spietata, che ti toglie il respiro, che ti lascia senza fiato e senza certezze. Soprattutto quando lo scopre Diego. Ma quando lo scopre? Bè, lo scopre quando lui te lo dice. Sì, perché lui te lo dice, prima o poi te lo dice, anzi, te lo deve dire, perché sei stato proprio tu a insistere: “Me lo devi dire, me lo devi dire! Se me lo devi dire, dimmelo, capito?” E così, a forza di insistere, lui te lo dice: “Non ti amo più”. Ma che cazzo gli è venuto in mente a Diego di insistere così tanto? Certo, l’avevamo intuito, anzi ne eravamo quasi sicuri, praticamente lo sapevamo già, ma un conto è intuirlo, esserne quasi sicuri praticamente saperlo già, e altro conto è sentirselo dire così, in faccia “Preferisco passeggiare con Bettega” In quel preciso momento sei percorso da una fitta, un dolore lancinante, sei disperato, rabbioso, ti viene da piangere e piangi, sì, è la verità, piangi! E urli, strepiti, fai veramente pena, per un attimo ti vedi da fuori e sì, è la verità, fai veramente pena. Allora lui, forse spiazzato dalla tua reazione, forse per cercare di renderti meno dolorosa la cosa, per cercare di ammorbidire, ti dice, “Ascolta, sai qual è la verità? Non è che non ti amo più, è che forse non ti ho mai amato". Meno male che me la voleva ammorbidire! “Ma come non mi hai mai amato!?” Così, oltre che disperato, ti senti preso in giro, tradito e stai per dare di matto. Allora lui, sempre nel tentativo di ammorbidire, che tu ormai lo conosci bene e sai cosa significa per lui ammorbidire, ti dice, “Ma no, sai qual è la verità? Non è proprio che non ti ho mai amato, è che forse all’inizio ti ho amato, ma poi”. “Ma come, forse!? Ah già, il forse è sempre per ammorbidire. “Ma che vuol dire, all’inizio ti ho amato? Che significa, all’inizio? All’inizio in che senso? I primi giorni, le prime settimane, quando? Scusa, ma se dici che forse all’inizio mi hai amato, allora sei pure bugiardo, alla faccia del tuo cazzo di codice etico, perché se c’è un momento nel quale sicuramente non mi hai amato è proprio all’inizio, all’inizio ci si piace, c’è la passione, ma mica ci si ama, nemmeno io all’inizio ti amavo”. “Ah, lo vedi?” fa lui “Allora anche tu non mi hai mai amato!”. “No, no, no, non farmi incazzare, non rigirare la frittata, non stavamo parlando del fatto che io non ti ho mai amato, ma del fatto che tu forse mi hai amato solo all’inizio, che è una bugia bella e buona perché tu non potevi amarmi!” Ti eri già promesso alla Roma. Ormai sei arrivato al parossismo, ti sembra di vivere in un incubo e perdi ogni lucidità. “Io sì che ti ho amato da subito, anzi io ti amavo anche prima di conoscerti, io ti ho amato e ti amerò sempre, io giuro, io mi ammazzo con la carbonara di Anna Dente!!!”. La carta del suicidio ha un effetto dirompente, tra l'altro con una carbonara ordinata su un menù alla carta, ti sembra di aver fatto breccia, per un attimo sogni che lui ti dirà: “No amore mio, non è vero niente, io ti amo, scusa, scusa! E invece lui ti ammazza sul serio perché ti dice: “Sai qual è la verità?  Che io ti ho amato, ma forse non ti ho mai amato abbastanza”. Ecco, il “forse non ti ho mai amato abbastanza” è il top in fatto di ammorbidimento.“Ma come, abbastanza? Allora è questa l’unità di misura, abbastanza? L’amore si quantifica così, a dosi, a porzioni e rimanendo sul vago? Non lo sapevo! E’ come per le ricette, ti amo qb, quanto basta?”. Ma l’autoironia non funziona in questi casi, non ammorbidisce un cazzo, tu stai soffrendo, stai soffrendo per colpa sua, questa è la verità! Perché lui è immaturo, o forse è insensibile, o forse è incapace di amare, forse è tutte e tre le cose messe insieme, è un’immaturo insensibile incapace di amare, in più è anche un gobbo, chissà se c’è un’espressione per riassumere tutto questo. C’è, c’è. E’ uno stronzo. Ed è per questo che alla fine Diego ha scelto Gwyneth Paltrow come testimonial. Decisamente meno bresciana.