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venerdì 26 giugno 2015

Non vedo scie chimiche all'orizzonte

Diciamocelo chiaramente e prima ancora che le cose trovino parcheggio, l’eventuale perdita di Salah sarebbe gravissima. Come trovare le ganasce alle ruote. Le giustificazioni lascerebbero il tempo che trovano e qualsiasi esse fossero già adesso posso equipararle a coloro che invece di comprare i preservativi virano più realisticamente sui Kleenex. Oppure saranno foto di gente apparentemente in vacanza a giugno su grandi barche, ma in realtà sono solo clandestini. I tifosi Viola sono dunque destinati a trovarsi davanti alle decisione di qualcun altro, mai che possiamo incidere in qualche modo sul nostro destino. Questo ci è permesso solo al mare dove possiamo decidere se parlare con la gente e quindi  fare nuove amicizie, o trattenere il fiato per non far vedere la pancia. Se Salah ci tiene sulle spine non posso pensare che per le cose importanti ci vuole tempo. E ce ne vuole tanto. Perché poi finisce il fine settimana e non posso nemmeno sedermi davanti al mare e osservare. Aspettare. Sorridendo nonostante me. Perché a Firenze non c’è il mare. Vorrei invece tutto subito da questa estate, l’annuncio cioè che il miglior acquisto sarà la conferma dell’egiziano, in modo che così possiamo uscire in strada esultando come Tardelli. E non può essere veramente estate fino in fondo se non partiamo dalla sicurezza di rivedere con la maglia Viola il giocatore che più di tutti accende le fantasie, altrimenti sarà solo un’estate scandita dai servizi di Italia Uno sui ghiaccioli di frutta che fanno leccare agli animali dello zoo. Senza più Salah il fondo non lo avremo toccato, ci avremo fatto la scarpetta. Non ci giriamo tanto intorno perché dopo ci vuole anche il Polase, ma il trasferimento di Salah in un'altra società avvierebbe un effetto domino senza precedenti, anche i barboni che stanno ancora sui marciapiedi a quel punto si trasferirebbero direttamente in Grecia. In serata Firenze era già naturalmente divisa, schierata o con la parte ottimista che si vantava della volontà tutta rinascimentale dei Della Valle di acquistare subito il giocatore come segno di forte rilancio, o con l’altra parte, quella delle scie chimiche che invece sosteneva che la voce dell’acquisto immediato veniva fatta circolare a mo’ di manfrina per dimostrare che la Fiorentina avrebbe fatto di tutto per tenerlo, e l'ingrato traditore sarebbe come sempre il giocatore. Il cielo sopra Firenze in questi giorni è di un colore bellissimo, non si vedono scie chimiche, o forse non voglio vederle, perché già ci sono quei bar che per pranzo hanno come clientela solo avvocati e bancari. E in quelli la verità la riconosci subito dalle risate registrate in sottofondo.