E’ il primo giorno d’estate e vi do per certo che le donne con le Birkenstock sono già tra noi. L’allenatore ancora no, ma questo è solo un dettaglio. Pensate se non ci fosse il primo giorno d’estate, sarebbe come dire che esiste davvero chi non usa il coperchio della padella come scudo. Perché alla fine il problema non era tanto capire se Kondogbia lo prendesse il Milan o l'Inter, ma capire chi cazzo è Kondogbia. Il primo giorno d’estate è una sicurezza come un infortunio di Pepito Rossi. Che poi non tutti gli infortuni vengono per nuocere, visto che per cercare il bello nelle persone bisogna romperle. Vorrei raccontarvi che stamani mentre leggevo la Gazzetta al bar è arrivata Scarlett Johansson e poi abbiamo fatto sesso, ma non posso, perché non ci credereste mai che ho trovato la Gazzetta libera al bar. Poi succede invece che ti contatta un vecchio “amico” di Fi.it, uno di quegli utenti per il quale hai sempre avuto un debole. Ci scriviamo, mi racconta qualcosa di se, ma non chi è. E così capisco perché avevo un debole. No, non è Scarlett Johansson, ma solo perché lei non segue la Fiorentina. Buster Milano si, lui è uno di quelli che tiene agli indiani anche il primo giorno d’estate. Lui non è solo un attore e un comico italiano, lui è fascinoso come tutti i primi giorni d’estate. E' un doppiatore. Ho sempre sognato di conoscere un doppiatore, che non è come vincere lo scudetto o l’EL, ma ci siamo vicini, e pensate se su Fi.it avesse potuto leggere i suoi commenti, avrebbe convinto anche Jordan che Neto ha già firmato per la Juve. E poi è arrivato prima lui di Paoulo Sousa, uno che ha doppiato film, miniserie, telenovelas, telefilm, serie animate, videogiochi e pubblicità televisive. E’ stato John Savage, Tim Curry, James Belushi, Richard Dreyfuss e mille altri. E’ stato soprattutto Stan Laurel. E voglio ricordarlo grandissimo come speaker di Dado Knorr nell’88 (“guarda un pollo”), un po' come la tripletta di Pepito alla Juve, Tommaso l’ha riconosciuto in mille videogiochi, io in mille pubblicità. Ha fatto cinema, televisione e teatro. Raffinato. Ecco, a rivederlo in certi pezzi a Zelig ho capito perché avevo un debole per lui. E se è vero che a tutti i poeti manca un verso, a lui è mancato di presentarsi davanti a Bisio e la Incontrada con la sciarpa del “Gruppo Chiava”, invece che con quella solita da personaggio fascinoso. Dopo che è andato via Montella, ma è tornato Buster, non sono più l'ottimista di una volta che si accontentava di vedere solo il bicchiere mezzo pieno, oggi sono addirittura convinto di asciugarmi con l’accappatoio in microfibra. La vita è bella per un tifoso Viola, anche se il culo e le poppe lo sono di più. Buster mi ha dato anche il suo numero di cellulare, e siccome sono una fava, adesso vi lascio con il dubbio che non sia stato lui ma Scarlett a lasciarmelo scritto sulla Gazzetta. Ve lo saluterò o ve la saluterò. L’unica cosa che non posso fare è svelarvelo quel numero di telefono, perché potrebbe rispondervi lei davvero e non parlando l'inglese vi mangereste le mani per tutta la vita. Peggio della semifinale di Coppa Italia persa in casa contro la Juve. Rimarrà un segreto come quando ho scoperto il segreto della felicità. Però è segreto.