Se riusciamo a stringere i denti distraendoci magari con l’aiuto delle partenze intelligenti, se questo insomma ci aiuterà a non pensare più allo stallo in cui ci siamo avvitati dopo l’esonero di Montella, basterà tenere duro ancora 6 mesi e poi potremo dare la colpa di questa malinconia al Natale. Oltre alla ricerca della data giusta per evitare le file dei vacanzieri, un altro suggerimento potrebbe essere quello di fare il fiocco ai nostri dubbi, così sarà più facile scioglierli. Non possiamo farci sopraffare dagli eventi, non dobbiamo essere ansiosi solo perché tra 15 giorni inizia la stagione e ancora dobbiamo comunicare il nome del nuovo allenatore. Un apprensione spropositata, ma alla quale comunque sono abituato e che riconosco lontano un miglio, perché mi segue ovunque. Lo so bene cosa vuol dire essere preoccupati, a me basta passeggiare su una spiaggia, anche a 50 anni suonati, raccogliere una conchiglia e portarla all'orecchio. Non sento il mare, ma mia mamma che vuole sapere se ho mangiato. A Firenze in special modo sono queste le situazioni che scatenano i tifosi, c’è chi scrive sui muri, chi fa comunicati, chi la domenica va all’Ikea a comprare un divano che abbia almeno lo stesso nome di un forte attaccante svedese. Solo tali problematiche legate alla squadra del cuore scatenano così tanto i tifosi, forse ancora di più del classico "E’ in apertura la cassa 7" quando sei in fila al supermercato. Domande e riflessioni, che anche in questo caso variano se a farsele è un tifoso uomo o donna. Perché le domande della mamma quando il figlio torna a casa sono sempre più complesse, tipo dove sei stato, con chi, se hai bevuto o fumato, e fondamentalmente se sei vivo. Il babbo al massimo potrà chiederti se eri uscito. Io per esempio, prima di diventare padre mi sono chiesto addirittura se quando non piove come Dio la manda, chi la manda? Perché ho sempre cercato di andare al nocciolo della questione, per questo sto ancora cercando di capire cosa sia successo tra Montella e la Fiorentina prima di esprimere un giudizio. Domenica allo specchio riflettevo sulla stupidità umana. E per adesso quello che sono riuscito a stabilire con certezza è che il più grave flagello dell'umanità sono le scarpe brutte. Poi non scherziamo, non c’è nessuna forma di razzismo se si chiede di fermare le persone di colore alle frontiere, è tempo di calciomercato e tutti temiamo il ritorno di Balotelli.