Inizia l'estate e mentre per molti comincia soprattutto il calciomercato, come tutti gli anni per il Bambi il passatempo preferito sarà invece quello di appostarsi fuori dalle gelaterie e fare l'occhiolino alle donne che leccano il gelato. Mi perdonerete se questo sentirsi allenatori che leggo tra le righe delle vostre ricette per tutti i mali tattici, mi fa sorridere e penso che alla fine è un po’ come sentirsi barbieri per la barba e baffi fatti sulla copertina della settimana enigmistica. Solo per questo motivo ci scherzo, anche perché io ci disegnavo pure gli occhiali. Mi fa sorridere il senno di poi mentre la nostra passione rimane sospesa tra il prima e il dopo, a lottare in un complicato presente. Si chiama "durante" perché è dura la passione Viola. Il nostro rapporto con la vittoria di qualcosa da mettere in bacheca è come quello al primo appuntamento, dove l’uomo va dal parrucchiere e poi doccia, boxer, il vestito migliore, macchina lavata e mentine. Donna Vittoria invece, un 2 di picche 10 minuti prima di vedersi. Questa immagine vale quindi anche come analisi tecnica della stagione. E secondo me alla fine, quando si fanno i bilanci bisogna tenere conto di tutto, quindi fare il tifo per la Fiorentina è sempre un grande pro, mi dispiace quando sento di tifosi che gettano la spugna e si allontano, in fondo lontano dalla nostra passione, la domenica non rimane che andare a rilassarsi alle Cascine. Sciami di insetti, cadi vittima delle buche dei bambini, ti ustioni nelle braci dei peruviani. Meglio perdere in casa contro Cagliari e Verona. Perché l'amore vincerebbe sempre, se non fosse che bisogna tenere conto anche dei torti arbitrali, delle sconfitte a tavolino, dei calci di rigore sbagliati, e soprattutto degli infortuni. A loro dico che prima di mollare la passione come se fosse una t-shirt ormai vecchia e consunta, dico di non buttarla mai via, al massimo di farla diventare un pigiama. Anche se tutto questo rimarcare gli errori, questa minuziosa analisi della fisiognomica dell’allenatore, mi fa pensare a certi tifosi come capaci di rimandare indietro un toast perché non ci sono le righine. E poi non mi fido di quelli che vedono complotti ovunque. Chissà chi c'è dietro (Forse Cognigni dirà qualcuno). Lo so che a fine stagione si è tutti più nervosi perché oltre ai bilanci c’è anche la prova costume, e così il tifoso Viola è lì che si rammarica perché come sempre alla fine perde tutto, tranne l'appetito. Ma come sempre ci sono io a dirvi una parola di conforto, a darvi la speranza per un futuro migliore. Si, ce la possiamo fare anche noi a vincere qualcosa. Guardate con fiducia ad Agnese Renzi, ovvero la rivincita della "Signorina Silvani".