Il blog è ormai diventato terreno di opinioni variegate, divergenti e alcune anche molto divertenti, di fatto sconvolgendo quel microclima che aveva permesso la proliferazione di certi parassiti del web e anche la sporadica apparizione di esemplari al limite dell’estinzione. La deriva delle idee e il bisogno di esternarle ci spinge al bracconaggio equiparandoci a chi stermina facendo pesca o caccia di frodo senza scrupoli. Il rischio più grosso è quello di sterminare animali adorabili come il Delfino, facendo di quello che per lui era un laghetto dal richiamo irresistibile e dalle acque trasparenti, solo uno sversamento di liquami. L’evoluzione delle idee che di fatto estingue il povero mammifero acquatico, diventa fortunatamente la vera ricchezza del blog, e in un nuovo paradiso che si rispetti c’è sempre un ecosistema delicato, prezioso, nel quale è presente anche una certa mentalità divertente che mi ricorda in qualche maniera quella degli americani. Dove nessuno ha detto niente quando Nixon ha bombardato illegalmente la Cambogia, ma se lo avessero sorpreso in una camera d'albergo con una minorenne lo avrebbero cacciato in due giorni. Quindi da una parte non si considerano i fatturati, gli arbitraggi, gli infortuni, e dall’altra ci basta una punizione dal limite generata da un presunto atteggiamento tattico da ricondurre a paure ancestrali tipiche partenopee per fare di un Nixon un NIxoff. Di meravigliose divergenze di opinione sto parlando, e infatti ci sono altri che considerano Montella un bravo allenatore, però quando esce dal Centro Sportivo vorrebbero che il servizio d'ordine contasse l'argenteria. Altri ancora lo considerano un sopravvalutato, o con un linguaggio più attuale lo equiparano al fenomeno naziskin, che qualcuno di questi reputa appunto gonfiato. Altri invece sostengono che è gonfiato solo fino a quando non incontri una banda di naziskin per la strada. Nel blog c’è poi una parte più woodyalleniana che vorrebbe divorziare da Montella essendo però consapevole che le colpe di questo distacco non sono di Montella, ma di loro, perché sono loro che tendono a metterlo sotto un piedistallo. C’è invece una parte che lo difende non tanto per le sue capacità specifiche ma in quanto uomo, infatti sostiene che è meglio essere maschi piuttosto che donne, perché anche il maschio più scarso tatticamente come Montella ha una moglie cui comandare. C’è un’altra corrente del blog che per dare contro a Montella fa della discriminazione territoriale pura, e questo mi permetterebbe di dargli il Daspo, ma soprassiedo e mi limito ad evidenziarne la strategia subdola che cavalca una vecchia convinzione di Benigni quando si domandava chissà come mai tutte le malattie mentali cominciano per PSI, psicopatico, psicotico ecc ecc. E così oggi ritengono inaccettabile qualsiasi cosa che cominci per Mon, e diventa inconcebile anche solo andare in montagna, ed ecco la discriminazione territoriale pura a faore del mare, oppure a Montecitorio perché sono tutti del ladri, il Gat non a caso va a Montecarlo proprio perché non capisce una sega come Montella. Al contrario c’è poi chi come me che ama incondizionatamente Montella, perché oltre a riconoscergli le capacità tipiche del suo ruolo lo considera addirittura la parte più maschile dei genitori. Perché no, ci sono anche gli invidiosi in questo blog, e lo so per certo dalle mail che i più invidiosi di tutti sono i sette nani, che non sono invidiosi solo di Montella ma anche del sole quando è alto, come anche dei venti perché sono più di loro. E se certe considerazioni non mi sembrano troppo serene, devo dire che anche certe giornate nuvolose possono comunque essere belle lo stesso, e tutte insieme diventano il bene di questo ex laghetto. E a proposito di considerazioni poco serene che un po’ mi ricordano il pensiero anti Montella, la Bice ha finalmente raccolto in esclusiva le famose dichiarazioni di Montolivo sul suo divorzio con la Fiorentina, un regalo questo a tutti gli abitanti del blog, Montolivo ormai fuori dalle coppe e dalla grazia dei propri tifosi vive le sue ambizioni cercando di apprezzare la città che lo ha accolto proprio con l’indifferenza della grande città. Lui se ne è andato da Firenze perché troppo provinciale mentre "Milano é la città più europea del mondo, e neanche New York é così europea come Milano!"