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venerdì 7 marzo 2014

Braschi è cinese

Cerco di capire cosa succede nel calcio attraverso la lettura dei mille eventi che nutrono la mia passione. Uno in particolare mi colpisce perché mi fa venire in mente la triste sorte del designatore di Prato. Un uomo contraffatto dentro. Un uomo tradito dalla conformazione degli occhi, troppo particolare e quindi difficile da nascondere. Dall’altra parte dell’oceano, in questo stesso momento, a ChinaTown (Manhattan) stanno invece succedendo cose anche senza l’uso della moviola. Dicembre, una donna cinese non residente, incontra il suo avvocato cinese. la donna è preoccupata, ansiosa per l'intervista che sosterrà di lì a poco, con l’ufficio immigrazioni. Insieme rivedono, passo passo, la richiesta di asilo politico inoltrata dal legale. Lei avrebbe abortito, in Cina, costretta dalla politica, che sostiene la legge del figlio unico e sarebbe per questo fuggita dalla madre Patria. Diciamo che i contenuti potrebbero rispecchiare la verità come un referto di Gervasoni. L’avvocato raccomanda di stare tranquilla, la donna chiede, il cinese risponde. La preoccupazione della donna e la sicurezza del suo avvocato, o meglio, l’intero dialogo intanto è stato trascritto dai Federali che stavano ascoltando tutto. L’inchiesta sui visti per le richieste d’asilo politico a New York City è in pieno sviluppo. Ovviamente l’avvocato aveva inventato tutto e la donna non aveva mai abortito. Sembra la storia di Gervasoni e di Braschi che lo difende. A oggi, oltre all’avvocato in questione, sono finite in manette una trentina di persone, tra legali, assistenti, traduttori, falsificatori cinesi d’ogni genere para-legale, artefici del business degli asili politici di New York City. Almeno 10 uffici legali, tutto cinesi a New York City, sono sotto investigazione e il bello deve ancora venire. Negli ultimi 6 anni più di metà delle richieste di asilo politico cinese per gli USA sono state inoltrate proprio grazie ai 10 uffici legali attualmente indagati. Per un business stratosferico, solo nel 2012 il 62% delle richieste d’asilo politico cinese ricevute negli USA è stata processata a New York City. E il 62% è una percentuale che si avvicina molto al possesso palla tipico della miglior Fiorentina di Montella prima che l'avvento degli arbitri abusivi ne influenzasse la redditività. Quindi è argomento quello degli abusivi nel calcio che conosciamo bene. Non solo i cinesi sono i primi nella classifica delle nazionalità dei richiedenti asilo politico, ma il loro numero è addirittura il doppio rispetto alla somma dei richiedenti provenienti dei 9 paesi che seguono la Cina nella classifica. Negli ultimi dieci anni, la popolazione cinese nata a New York City è cresciuta del 35% rispetto alla decade precedente  e i cinesi sono arrivati a superare in numero la popolazione domenicana-latina nella City. L’asilo politico è business per gente senza scrupoli, avvocati, falsificatori di documenti d’ogni tipo, arbitri insomma. L’ondata d’invasione cinese accomuna Manhattan a Prato, 10.000 dollari per una pratica con traduttori cinesi che da professionisti consumati, durante le interviste con l’Immigration, interpretano inventando, quando i candidati tentennano o balbettano insicuri. C’è anche l’ideologia politica, in questo malaffare, sostenuta da avvocati che sostengono di svolgere “un lavoro umanitario”, per evitare a questi “fuggiaschi” il reimpatrio forzato in Cina.  E quante volte abbiamo sentito frasi del tipo “l’arbitro è un male neccessario del calcio”. Ma l’onda ha subito una dura battuta d’arresto e parrebbe arginata perché i Federali hanno scoperto il business, e come sappiamo, l’FBI agisce in fretta, proprio come la giustizia sportiva italiana. E’ previsto un drastico calo delle richieste d’asilo politico cinese negli USA. Braschi è un cinese, lo tradisce il suo sguardo poco intelligente e socchiuso come quello di un coccodrillo cinese, un uomo senza scrupoli che chiede l’asilo politico per conto degli abusivi del calcio, sono al vaglio le pratiche di Gervasoni, Calvarese e Damato, gente che sostanzialmente inventa. Gente nata malgrado la politica severa del figlio unico, solo perché le madri, poco intelligenti purtroppo, ma anche un po' mignotte, hanno capito uno alla volta. La Corte Federale come i Federali? Sarà finalmente arginata la truffa anche nella China Town del nostro calcio? Borja Valero libero!!!!