.

.

mercoledì 12 marzo 2014

Chi non ha invocato un esonero scagli la prima pietra. Attenzione al Daspo.

Mi fa piacere verificare che non la pensiamo tutti alla stessa maniera, dovremo solo rifare la campagna pubblicitaria, togliere il laghetto e inserire la contemporaneità di una bella pozza dovuta a quelle buche del centro che Renzi non ha fatto in tempo a tappare. Bene, adesso che ci siamo rifatti il look, anche su Montella possiamo sceglierci la scalatura di insoddisfazione più adatta alle nostre sensibilità tattiche. Per dire, che il blog, in maniera sana, non è affatto un coro, ci tengo ad evidenziarlo soprattutto a chi c’infama, insomma, non è vero che noi cantiamo a cappella, ma alla cazzo. Questa varietà di opinioni ci arricchisce, ci alimenta, mi ricorda un po’ il microcosmo di Porta Romana quando ci radunavamo a sedere sui motorini, del resto per crescere basta solo ascoltare, prendere quello che di buono c’è in ogni uomo, senza per forza essere dei cannibali. Anche la nostra compagnia era così variegata, un’esperienza a volte resa anche amara da certe esperienze, insomma, potrei dire una sorta di variegato all’amarena. Per esempio c’era Valdemaro che veniva pesantemente fatto oggetto di discriminazione territoriale, e non solo perché veniva dalle Due Strade, ma perché delle donne guardava gli occhi e le mani, io apprezzavo la sua sensibilità anche se preferivo guardare le poppe e il culo, mentre per il resto della compagnia era come comprare Playboy e invece di farsi le seghe leggere i nomi della redazione. Il sesso era argomento giornaliero come Montella, e c’era chi come il Bambi che aveva altre idee sull’argomento, lo descriveva proiettando sul gruppo tre nitide diapositive, il sesso per lui era fondamentalmente tre cose, posizione ridicola, piacere passeggero e spesa eccessiva. E così scelse l’eroina. Il bello è proprio pensarla diversamente e confrontarsi, il Fude che era il vero fissato andava sempre in cerca dei campi nudisti, mentre il Becherucci aveva problemi di ambientamento, almeno così raccontava al Fude quando ritornava, mi sembra che a tal proposito una volta gli disse qualcosa del tipo “Il primo giorno è stato duro”.  Il sesso insomma trattato come l’esonero di un allenatore. Poi c’era chi aveva cercato di alzare l’asticella delle ambizioni per reagire ad una condizione secondo lui troppo popolare, e non solo studiava anche sul motorino, ma ci rinfacciava il fatto che lui delle donne amava anche la cultura, che fosse cioè un elemento indispensabile anche per eccitarsi, no a certe volgarità scaturite dall’ignoranza, e che potevano colpire solo noi poveri rozzi, lui amava la donna raffinata, quelle che leggevano molto e ci teneva a precisare che andava ad imbroccarle al’uscita del Liceo Classico, fino a quando una lo fece ricredere un po’ sulle sue teorie e così si riavvicinò a noi ignorantoni, quando la Ginevra, cioè, arrivò all’orgasmo utilizzando termini tipo “giungooo”. Insomma, sono cresciuto in mezzo a una tipologia di persone molto colorata, e trovo quindi normale che ci sia chi adesso vorrebbe Spalletti, o chi ha comunque individuato in Montella il maggior responsabile di questo mese di brutti risultati. Tutto è relativo del resto, c’era la Cristina, la più dolce, tollerante, generosa, sensibile e amante dell’elettronica che si prodigava nel rassicurare Dario, il  ragazzo di allora, non ritenendo affatto importanti le dimensioni del suo uccello da quando aveva acquistato il nuovo microscopio elettronico. Ce n’erano un paio che invece erano molto bravi a martellare e così vedevano ogni problema come un chiodo. Si vuol dire che Montella sbaglia? E chi non sbaglia a parte Gervasoni? Il computer per esempio è stato inventato proprio per permetterci di sbagliare più velocemente di qualsiasi altra invenzione a parte la pistola. La Cristina che come ho già detto era la più sensibile, quando avevamo un problema ci accarezzava, era dolce, accarezzava per indole, accarezzava anche il Bambi che andava per circoli, fino a quando a forza di accarezzarli non diventarono dei circoli viziosi come la sua tossicodipendenza. Questo blog del resto è una città intelligente perché è habitat ideale per i pensieri più diversi, come lo era anche la mia Porta Romana, Firenze è in buca, la città è tutta una buca, come è vero anche che dove fa buca c’è la gente più interessante e con le caviglie malconce, perché alla fine sono proprio queste persone che danno il colore alla nostra quotidianità altrimenti grigia, Firenze è bella anche adesso che si è divisa per Montella, perché Firenze è città dove l'ottimista sostiene che viviamo nel migliore dei mondi possibili, e il pessimista teme che sia vero.