Vi propongo di riciclare la delusione di Coppa in nuovo entusiasmo, e l’occasione è di quelle ghiotte, un teatro importante e un avversario di prestigio. Gli ingredienti ci sono tutti, del resto fare il tifo per una squadra di calcio è come fare del bricolage, bisogna riciclare ogni volta le proprie emozioni dandogli una nuova vita, quelle stesse emozioni che stavano per essere buttate via attraverso il rimpianto. Molte volte noi tifosi ci innamoriamo degli oggetti esposti nelle passioni degli altri tifosi, dimenticando molto spesso di avere delle emozioni migliori da vivere. L’erba del vicino è sempre un campo più verde o un allenatore più valido, io che invece ho imparato l’arte del riciclo delle emozioni sono perfettamente in linea con il fairplay finanziario della passione, e così non mi lascio attirare da nuovi e costosi matrimoni. Guardo con ammirazione a mio zio Gigi che è sempre stato un maestro del bricolage, lui che ha sempre lo stesso posto in Maratona da 20 anni per esempio, e non lo cambia così come non cambia la Liliana come moglie, come anche la casa di via del Campuccio. Al limite rimbianca. Gli ho detto ”Zio, e Luciano?”, ha rovistato nei suoi soliti vecchi ricordi alluvionati, per vedere se poteva recuperare qualcosa di buono, e poi: “Non sono stato mai un chiarugiano”. Prima di salutarmi mi ha ricordato l’importanza del riciclo, facendomi presente come l’altro giorno avesse risparmiato tanti bei soldini, l’equivalente dell’ingaggio di un nuovo allenatore, senza spendere neanche un euro, con un vecchio bracciale d’oro massiccio tempestato di diamanti si è fatto un utilissimo fermacarte. Allora sono uscito di casa felice pensando alla partita di Napoli, convinto che anche la Fiorentina possa riciclare la delusione dell’eliminazione in voglia di riscatto, per regalare ai propri tifosi quella soddisfazione che non è riuscita a regalare giovedì. L’occasione è ghiotta se si pensa che poi ci sarà il Milan e che vincendole entrambe potremmo davvero rivitalizzare la parte finale di campionato in attesa di vincere la Coppa Italia. E mentre giravo per strada con questi bei pensieri mi sono fermato a guardare un losco individuo che cercava di turlupinare i soliti gonzi con il gioco delle tre carte. Mi resta davvero difficile capire come sia possibile farsi abbindolare così, e credo che la Polizia dovrebbe fare qualcosa, almeno vigilare più attentamente, poi ho pensato che non esiste la Polizia delle emozioni, e così ognuno è giusto che cerchi tutte le scorciatoie che vuole pur di vincere qualcosa. Non vorrei passare per un razzista da quattro soldi, ma dico che i napoletani sono gente sveglia, perché c’era anche uno di Certaldo intento a puntare i suoi 50 € a quel tavolino improvvisato in via Maffia, mentre il napoletano che era lì dietro con tutto il suo staff, approfittando della calca ha sfilato un paio di portafogli. Secondo me e anche lo zio Gigi che mi ha insegnato l’arte del bricolage delle emozioni, questo potrebbe voler dire sfilare 3 punti al Napoli. E così colgo anche l’occasione per farvi vedere come ho riciclato la delusione di giovedì in un bel culo, mantenendo di brutto solo il bianco e nero.