presidio Diladdarno Slow Tifood, lampredotto e Fiorentina
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giovedì 28 marzo 2013
La fattoria del campionato
Rituffiamoci
nella fattoria del campionato e nella tradizione che vedrà la
costoletta d’agnello probabilmente farla da padrone, come del resto
speriamo lo possa fare anche la Fiorentina in Sardegna magari proprio
con Pasqual, anche se la sua tradizione racconta una fase difensiva che è
più roba da maiali, e che per questo trova terreno fertile in una terra
dove il porceddu fa spesso rima con Pusceddu o Cuccureddu. In Sardegna
per farla da padrone quindi, perché si sa che l’occhio del padrone
ingrassa il cavallo, che spesso scalpita in mezzo a due avvenimenti. Per
esempio una sostituzione può essere effettuata a cavallo tra il primo e
il secondo tempo, e poi c’è il pony che nel calcio è invece il cavallo
piccolino dei pantaloncini che molti portano addirittura calati per
abbassare ulteriormente il livello del buongusto. Intanto il volo
dell’aquila laziale sembra pericolante come molto lo è ancora in quella
più martoriata d’Abruzzo, il biscione nerazzurro striscia sul fondo del
fair play finanziario e se la dovrà vedere con la zebra che al contrario
sembra essere l’animale più in salute, o comunque in grado di volare al
posto di chi lo dovrebbe fare per costituzione alare. Poi c’è il Milan
che ci aspettiamo possa frenare da un momento all’altro sui tornanti
della partita di ritorno col Barcellona che dovrebbe aver lasciato
nausee e che comunque dovremo buttare giù noi nella curva a gomito
successiva. Il Napoliincarna perfettamente la figura del somaro con
Mazzarri e De Laurentis, potrebbe riportare debito formativo all’esame
finale della classifica , tutto a nostro vantaggio. Il toro sta
esaltando il nostro Dominguin di Valmontone mentre il grifone soffre
l’alito pesante del suo presidente, e tra tutti gli animali che abitano
la fattoria del calcio, vorrei non dimenticare l’avvoltoio Marotta, e
quel cane arrabbiato di Conte, il tutto contornato da un randagismo
comunque accentuato presente in Lega. Sono in ritardo, vengo da una
giornata interminabile dove il fango l’ha fatta da padrone, della stessa
consistenza del Das e del Pongo che usavamo da bambini per modellare i
sogni di scudetto. E con il fango di un cantiere sulla A14 ci ho fatto
un uovo di Pasqua dove ho inserito la bella sorpresa di una vittoria in
terra di Sardegna che è meglio del fango, mentre per rimanere in tema, nella fattoria del
calcio oggi mi colloco come da foto. E allora vi presento il mio lento
risveglio.