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domenica 26 febbraio 2012

Il disordine dei sottotetti

E' anche abbastanza normale che dopo anni e anni che non si fa altro che parlare di progetto, alla fine, una mattina, anche l'ordine degli architetti sentendosi tirato per la giacchetta, abbia emesso pur controvoglia un straccio di comunicato. Ora, che lo abbiano fatto pensando alla Mercafir e non alla squadra, è una deformazione professionale anche comprensibile, diciamo come se parlando di cucina con un amante del genere “le comiche” quest'ultimo avesse espresso particolare entusiasmo per lo Stanlio, Ollio e peperoncino. Quando l'ordine degli architetti parla di priorità si riferisce a quella di fare ordine nel proprio cervello, primo per riuscire a scrivere comunicati di senso compiuto, e secondo, per individuare a proposito di Mercafir, se stessimo parlando di mele oppure di pere. Ma visto che stiamo parlando invece di un progetto che verrà realizzato con dei fondi privati, loro per levarsi subito il dente, e precisando di non appoggiare per questo l'ordine dei dentisti, il fondo l'hanno voluto toccare subito a partire dal comunicato, e quando introducono il concetto della priorità è chiaro che si riferiscono alla loro parrocchia e agli interessi quindi del priore architetto, colui cioè che si occupa della struttura del campanile e quindi di suonare le campane. Chi invece ha maliziosamente pensato che quel comunicato avesse nascosto un'avversità nei confronti dello “straniero”, omette di dire che l'architetto medio ha una mentalità doverosamente aperta per indole professionale, e che il comunicato stesso smentisce questa tesi, perché scritto in Bruno Cirillico, proprio per dimostrare di essere in grado di mescolare la cultura italiana di Castellamare di Stabia, il calcio, e visto dove gioca, di aver voluto più che scrivere un comunicato, cercare di farci un bel Paok di Salonicco. Sappiamo che è già stata concordata una scaletta di comunicati abbinati al gratta e vinci, nel senso che ci si dovrà grattare la testa per capirne il significato e che il più bravo a tradurre vincerà un modellino di Wc Sebach in scala 1 a 1 dove andare a vomitare dopo la traduzione. Dopo quello degli architetti sarà il momento dell'ordine degli architravi, e anche se sembrerà incredibile, i suoi associati denominati longarine, dimostreranno di essere ancora più duri di comprendonio dei primi, forse per rigidità di struttura, e per ultimo invece l'ordine degli archifave, che invece di essere lessi come gli altri due, sono essenzialmente solo dei lassativi, sempre in lotta con la Marcuzzi e il suo bifidus attivo, loro però a differenza degli altri, non sono dei paraculi ma solo para farmaceutici da leggere quindi anche senza ricetta, e comunque, come dicevamo all'inizio parlando di deformazione professionale e degli equivoci di interpretazione indotti dall'appartenenza o meno alle varie corporazioni, come Stan Lauerel e Oliver Hardy sono diventati facilmente un apprezzatissimo spaghetto, diciamo che loro sono fondamentalmente solo delle fave di fuca e noi invece dei semplici amanti della fi...