Per celebrare degnamente anche il giorno dei parrucchieri, il calcio ieri ci ha regalato una apposita messa in scena, o forse sarebbe meglio dire una messa in piega di posticipi, e forse sarebbe meglio ancora dire di posticci. Venerdì invece pesce, che ci riserva però puzza di ginocchio gonfio di pescata serba, aspettando che il calcio sempre prodigo a stupirci, ci regali anche un grosso grasso incontro, che non è quello con Vargas e ne tantomeno il mio matrimonio greco, ma il martedì nel quale potremo festeggiare la settimana delle grasse nevicate. E poi una qualche partita anche il giorno dopo con in sala stampa tutti a cospargersi il capo di cenere per gli atteggiamenti sbagliati tenuti in campo, per le solite polemiche gratuite e per le recriminazioni astiose, una chiara messa in scena questa, ideata dalla Lega Calcio solo per festeggiare il mercoledì delle Ceneri, che darà il via a quella Quaresima che nell’Inter non è riuscita mai a dimostrare il proprio valore. E mentre la sala stampa sarà imbandita con i cenci, la tribuna invece con i Cerci, sperando che questo periodo non rappresenti per la Fiorentina un digiuno di punti, ma al contrario una scorpacciata che non coinvolga questa volta solo e sempre il solito Vargas oppure Frey oggi felicemente spiaggiato a Genova. Giocatori questi che in occasione del Carnevale si maschereranno da smilzi, mentre il cugino peruviano opterà per il travestimento da ESP che altro non è che un sistema elettronico per non ribaltarsi rubato a una Classe A posteggiata nel viale dei Mille, Felipe invece eviterà il cambio d’abito per previlegiare quello dell’ennesimo cognome, nel tentativo di nascondere il proprio rendimento in un gioco di scatole cinesi, che alla fine ce lo restituirà con la maglia con su scritto Passarella, e così Corvino potrà reagire a un “calcio burocrato” festeggiando alla più inaspettata delle plusvalenze. E visto che a Carnevale ogni scherzo vale, si è pensato invece della solita bomboletta puzzolente, di lanciare sulla prossima giornata di campionato anche l’anticipo dell’anticipo di venerdì anticipandone addirittura l’orario, a questo punto l’unica cosa rimasta da anticipare è solo il risultato, che ci permetterebbe di metterlo in tasca alla Snai e di metterci in tasca una bella vincita. Per quanto riguarda i dolci del Carnevale invece, la tradizione vuole che siano fritti come appunto i tifosi costretti a frequentare partite alle sette di venerdì, che equivalgono a padelle piene di olio caldo dove ci si friggono le “chiacchere”, che sempre più spesso non corrispondono ai fatti, perché il vero scherzo di Carnevale non fu quello che ci fece il giocatore quando giocava nella Roma mandandoci in B, ma quello che vuole lo spettatore essere sempre la componente meno tutelata di tutto il sistema. In molti si domandano del perché gli stadi sono vuoti, non certo noi a Firenze che siamo più acuti e fortunati e che almeno possiamo dare la colpa ai Della Valle, ci sono moltitudini di tifosi spaesati invece, costretti dalla lungimiranza di presidenti Preziosi a dare la colpa a chi questo benedetto calcio lo governa, e se poi qualcuno avesse bisogno di sentirsi anche un po’più furbo e più istruito, molti tifosi a Firenze sarebbero disposti a cedergli Corvino, gli stessi che oggi hanno paura che Jovetic.se ne vada dimenticandosi di chi ieri a Firenze ce l’aveva portato.