.

.

domenica 5 febbraio 2012

Franconad

Ero fermo al banco della gastronomia, distratto dai freddi pensieri posati su un jamon Serrano volgarmente disossato, quando a un omino tipico della piana di Sibari, piccino, calvo e sulla settantina, squilla il telefonino, squilla per modo di dire, perché invece di suonare gli urla “ehi c'è una telefonata per te” una di quelle suonerie trash, che riferita però a quella figura in quella precisa situazione diventa irresistibile, lo ha fatto sgolare per quattro o cinque volte prima di accorgersi che il telefono cercava proprio lui, mentre era dannatamente impegnato a dare la risposta esatta a chi gli aveva chiesto se voleva la mortadella con o senza pistacchi. Allora ho capito, ho inquadrato la situazione favorevole e sono tornato lucido, pronto cioè a cogliere quello che il destino benevolo mi stava regalando, avevo immediatamente subodorato uno di quei personaggini grazie ai quali Verdone ci ha costruito un intera carriera, un giubbottone enorme lo ricopriva quasi completamente come un telo su una macchina d'epoca, dentro al quale razzolava furiosamente per cercare il telefono, con un balzo, si insomma con uno spostamento laterale anche abbastanza lento, ero già al suo fianco e pronto a cogliere anche la minima sfumatura di quello che sapevo sarebbe successo di lì a poco, aveva scarpe con un carrarmato capace d'incastrare un ettaro abbondante di zolle, ma che non riuscivano comunque a rialzarlo dalle vetrine, mai però mi sarei aspettato di scoprire il Woody Allen di Vibo Valentia. Risponde finalmente al telefono con l'accento di Franco Neri quando fa “ Fraanco oh Fraanco”...”Proondo” e al di là....dell'immaginario gli devono aver chiesto dove sei, perché lui improvvisamente e senza avvertire la gente intorno di tenersi forte, risponde “soono nell'affettato” l'avrei voluto abbracciare, se fosse stato mio nonno gli avrei fasciato il capo con la pancetta come a un coniglio in porchetta, ho dovuto fare invece come Fantozzi e fuggire lontano, a ridere, laggiù dietro alle offerte sotto costo, perché era veramente dentro l'affettato, completamente immerso nel suo ruolo, impegnato a scegliere e alla stessa altezza delle vetrine, mettendo di fatto in difficoltà anche chi lo serviva, che per interagire con lui si doveva abbassare all'altezza dei prosciutti guardandolo come dentro a un acquario, e da dietro la catasta di Rotoloni Regina ho subito pensato, se accanto a lui ci fosse stato un di quei tifosi Viola antitutto, il pensiero sarebbe stato “beato te che sei nell'affettato mentre noi siamo nella merda”. Poi però quel tipo di tifoso l'ho trovato davvero una volta arrivato al valico dei Rotoloni Regina, e disceso rapidamente dai tornanti a gomito protetti con guardrail di Mulino Bianco, mi sono ritrovato davanti a un branzino che non so se era il tifoso Viola antitutto o il pesce che si stava facendo pulire. Parlava animosamente inveendo contro Corvino e la società, raccontando orgoglioso di giornalisti senza padrone che avevano finalmente fatto trapelare la verità olandese sulla vicenda del marocchino rimasto alla catena, e mentre il sorriso compiaciuto di chi gli incartava il branzino tradiva una juventinità almeno congelata se non allevata, l'amante della verità concludeva la sua arringa affumicata con un “ menomale che ci sono ancora giornalisti che non si fanno prendere per il naso da questa società”. Ho pensato ingenuamente che c'è allora chi preferisce farsi prendere per il culo dagli olandesi, e infatti la moglie gli parlava a spot come fossero frasi d'amore “Riscopri il lato brillante della tua vita” gli sussurrava amorevole, mentre gli riempiva il carrello di Ajax classico, freschezza limone, bicarbonato e disinfettante, ma poi una pila di panettoni a un euro mi ha inghiottito, ho evitato la tentazione forte grazie alla mia fede e alla scaramanzia visto che oggi c'è Di Natale, e non ho voluto forzare la mano al destino. Prima di andare alle casse ho però comunque voluto rispondere a quella che mi era sembrata la mela di Eva pronta a tentarmi a basso costo, allora mi sono fermato ai liquori e guardando negli occhi il tifoso Viola antitutto che transitava pieno di detersivi, ho messo nel carrello una bottiglia di Amauretto del Patronno.