.

.

venerdì 27 gennaio 2012

L'orto vuole il tifoso morto

Una volta comprato Amauri che ha in testa foglie di cavolo nero tipiche del dopo gelata, Cerci che risponde invece con un radicchino di campo, ora più di panchina, Behrami che ha frutta secca sparsa in maniera disordinata, ma con datteri che la fanno da padrone, il Gambero che ha una barba tenera come la rucola, e poi Vargas, foglie di carciofo sopra un carciofo, mentre quel rigonfiamento sulla fronte che fa tanto grondaia, è invece il gambo di quel carciofo del cugino che gli sta sempre troppo addosso, siamo perfettamente in tema. Ma perché quindi questa panoramica così tanto ortofrutticola, che deve comprendere per forza anche le patate che crescono nei piedi di De Silvestri, le buche di Pasqual sulla sinistra dove si piantano le patate di De Silvestri, che poi dovranno essere consumate a destra, quell'asparago di Felipe diventato un monumento ai caduti sul campo, perché tanto lui non si rialza più dalla tribuna, e Marchionni che pesticcia sul posto come quando si richiudono le buche dopo aver piantato i pomodori nell'orto, in modo particolare nel suo che rende bene anche senza fare una sega, altro che “ l'orto vuole l'uomo morto” perché nel suo Marchionni ci seppellisce i tifosi ormai esausti. Ma perché questa panoramica dicevamo, senza contare poi che Corvino rappresenterebbe perfettamente quegli ottanta ettari richiesti originariamente, persino recintati, si perché quando compra la cintura gliela consegnano con le stesse ruzzole dei cavi telefonici e così sappiamo con precisione che la sua circonferenza è poco meno di quei famosi ottanta ettari. Purtroppo, dopo che la famiglia del DS ha rifiutato la concessione dell'area familiare per motivi di legittima eredità dei figli, la partita si giocherà alla Mercafir, e siccome di finocchi ne girano parecchi intorno alla posa della prima pietra, dovremo aspettarci la solita minestra di verdura riscaldata, che proverà a servirci quella parte industriale e quindi più bollita della città, che cercherà di cucinare nei sotterranei dove gli interessi sulla città sembrano acquisiti per legge divina, e che innalzerà barricate di crespelle pur di non far avanzare la lasagna marchigiana fin sulla piana di Novoli. Movimenti tellurici di cardi e gobbi, che poi sono sempre della famiglia dei carciofi, ma che a Firenze assumono anche un'altra valenza strisciata, come in realtà sono i rosiconi e le mamme, che non sono i carciofi quelli grossi, ma sono le Ebe che volteggiano intorno alla Fiorentina come i corvi, pur essendo topi che si trovano più a loro agio nei sotterranei dove meglio potranno mimetizzarsi. Dall'esito di questa battaglia probabilmente si disegnerà il futuro della Fiorentina dei Della Valle, io intanto per non sbagliare mi sono arruolato nelle truppe dei due fratelli e marcio sicuro verso la piana di Novoli, mentre nei sotterranei marciranno invece i cospiratori, perché certe cose sembrano già scritte in certi cognomi, e Renzi che nell'era della rottamazione è diventato il Re, sa bene che ai “Della Valle Degli Orti” non gli si poteva offrire di meglio che un mercato ortofrutticolo.