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sabato 11 aprile 2015

Gli arbitri non c'entrano niente

Viene definita la partita tra le deluse di coppa Italia, quella di domani tra Napoli e Fiorentina presenterà larghi vuoti sugli spalti dell’entusiasmo. Anche se la tifoseria partenopea è forse più incazzata della nostra, noi abbiamo perso un po’ di quella spavalderia che ci aveva accompagnato nell’ultimo mese e mezzo. Ma non siamo incazzati. Non sappiamo più se credere ancora fino in fondo a quella squadra che aveva entusiasmato e che poi si è squagliata davanti alla Juve nella partita che più di tutte contava. Vorremmo insomma avere la stessa fiducia di quei pedoni che al semaforo schiacciano il pulsante per prenotare il verde convinti che funzioni. Da parte mia continuo a coltivare sogni, e visto che alcuni non si sono realizzati, sicuramente cambierò concime. Ai tifosi del Napoli posso solo dire che se non vogliono fare la figura degli sfigati, quest’estate si devono preparare meglio per il mare. E’ inutile minacciare i giocatori, basta prenotare per la montagna. Del resto non mi piacciono le persone che minacciano, che quando vogliono una cosa vanno e se la prendono. Nel culo, ma se la prendono. Ho un altro stile io, dondolo non solo quando vado in barca nel mare agitato del tifo, ma perché mi piace pensare che anche sull'albero della saggezza, ci si possa attaccare un'altalena. I tifosi più esagitati sono invece destinati a vivere sulle montagne russe dell’umore, soprattutto a Firenze dove mancano le gioie che ti regalano le russe estrapolate dal contesto montano. E dopo la batosta contro la Juve vi parlo col liquore in mano. L’unica cosa che mi sento di dire dondolandomi sull’altalena, è di non abbassare mai l'autostima, fosse solo per non alzare il consumo di droga. Lo dico perché ho sviscerato a fondo quel concetto che vuole il calcio come l’oppio dei popoli, e mi sono fatto persuaso che certe sconfitte pesanti, certe delusioni cocenti, certe partite come Napoli - Fiorentina, siano state pensate apposta, che ci sia dietro un disegno preciso. Noi fino ad oggi abbiamo ricondotto tutto al sistema arbitrale capace di pilotare le partite e di proteggere interessi e bacini d’utenza. Non è così. Ogni tanto il calcio deve intervenire con partite e risultati tragici per abbassare ai minimi storici l'autostima dei tifosi come noi. È il mercato: creo la domanda per vendere più droga. Per quanto riguarda invece le persone che vengono e che vanno da questo blog, penso che non riesco a trattenere i pensieri, figuriamoci se trattengo le persone.