La parte di popolo Viola che dopo la sconfitta sanguinosa contro la Juve ha confermato l’attitudine ad attaccare l’allenatore e la società, quella parte di noi col patentino per intendersi, non può essere giudicata responsabile solo perché più istruita, al limite possiamo dire che essendo più preparata ha una visione più completa, perché il fatto di vivere a ridosso di Coverciano fin da piccoli già di per se per alcuni si è dimostrata una condanna a capire meglio il calcio, e quindi anche a leggere gli errori tattici più banali. Vivere Diladdarno non aiuta invece, la gente è ignara, e così crede a tutti i millantatori che siedono in panchina. Semmai c’è stato qualche malinteso di troppo che ha portato a conclusioni così dure dopo le ultime analisi sull’operato dell’allenatore e della società, ma solo cosucce senza troppa importanza. Perché sentirsi tecnicamente forti come Il Barcellona, ed economicamente garantiti da una proprietà tipo quella del Chelsea, con diritti televisivi tre/quattro volte superiori agli altri, è dovuto principalmente ad un grandissimo equivoco di fondo. La colpa è tutta delle commedie italiane anni '80, che hanno fatto crescere molti tifosi illudendoli che anche se eri Lino Banfi potevi trombarti la Bouchet. Fregandosene oltretutto del fairplay finanziario. Poi possiamo discutere sull’opportunità di addossare le colpe a Montella, reo di aver commesso errori macroscopici tutte le volte (poche per fortuna) che abbiamo perso una partita. E quindi di sentirsi allenatori migliori di lui e DS migliori di Pradè. Si può discutere o anche no decidendo come ho fatto io di vivere da separato in casa. Chiedo quindi almeno le attenuanti generiche per queste persone, e se potessi, in riferimento al singolo tifoso Viola, la mia sarebbe addirittura una richiesta di assoluzione per non aver fatto il commesso. Devo dire che per chi tende ad inveire contro qualcuno in maniera sistematica, che adesso sorge un problema importante legato all’avvicinarsi della stagione estiva. Da che mondo è mondo queste persone dovranno affrontare diete funzionali alla temutissima prova costume. Certo, le persone vanno pesate. Ma senza sassolini nelle scarpe. Due approcci diversi i nostri, due modi di vivere la professione del tifoso. Normale se si pensa che ai ginecologi piace L'utero, ma non tutti sono protestanti. E poi a me non interessa avere ragione, e per questo non discuto. Su Montella, sarà semmai Il tempo che mi darà ragione, e solo perché il tempo non è donna.