Montella
è sereno, ritira premi a destra & a manca, ne fa incetta mentre non
è affatto incerta la sua panchina, ribadita più volte la sua voglia di
Viola, a destra & a manca, e manca invece quel fastidioso eccesso in
tutto quello che dice, quello tipico sempre presente nel calcio, come in
quello che fanno nella moda Dolce & Gabbana. Parla di terzo posto a
ribadire la sua ambizione e tranquillità malgrado le parole eccessive
del procuratore di un Pizarro schifato dal calcio italiano, un giocatore
ferito nella sua anima più nobile e che per questo sceglie di andare a
curarsi nella Nazionale del suo paese, cambiando ancora idea in
perfetto stile Volta & Gabbana. C’era una volta la gratitudine,
storia di un Volta & Gabbana su se stesso, come le sue fatidiche
piroette, ripescato dall’oblio della sua carriera, e che oggi senza
tante piroette di parole vorrebbe volgarmente mettere a frutto
l’occasione che gli ha concesso proprio la bellissima Fiorentina di
Montella, per andare a guadagnare cifre importanti in campionati
moralmente più consoni alla sua statura morale, che per fortuna è
superiore a quella fisica. Il Pek senza tanti salamelecchi e senza soprattutto il
coraggio di comunicarci direttamente le sua volontà, probabilmente perché non degni, ci
dimostra una sensibilità pari alla mancanza di riconoscenza. Una nota
stonata quella del Pek, sgradevole quanto inattesa, ci ricordiamo,
invece, quanto la Fiorentina sia stata comprensiva nella tragica
circostanza della scomparsa della sorella, oggi bisognerebbe esserlo un
po’ meno, se serve un adeguamento va bene, non certo le cifre che
sembrano essergli state offerte da campionati meno malati del nostro,
altrimenti c’è un contratto, c’è la sua età, si tiene i 700.000 euro
intorno ai quali potrà piroettare ingrugnito quanto vuole, e ci servirà
come esempio curativo per le nuove generazioni di un calcio senza più
riconoscenza. La squadra è forte, l’ambiente è sereno e motivato, c’è
ambizione, entusiasmo e competenza, soprattutto questa,
saremo più forti
malgrado il peso del Volta & Gabbana sulle spalle, un fulmine a
ciel sereno come ha detto Montella, che ha aggiunto però che se ne andrà
comunque in ferie molto tranquillo pensando al terzo posto, non sarà
certo l’ingrato a sciuparcele, e per una volta tanto adotterei strategie
meno morbide, offrirei senz’altro un adeguamento che sarebbe stato
riconosciuto anche senza i modi sgradevoli scelti per comunicarci il suo
addio, altrimenti gli ricorderei che c’è un contratto ancora in essere,
e mal di pancia o no questa volta non farei l’educanda ma l’educatore,
comprerei un’alternativa e offrirei una sorta di aperitivo dimostrativo
durante il quale apparecchierei un bel buffet come al solito sempre
molto generoso, dove però servirei oneri e onori, ambizioni, puntualità
nei pagamenti, grande vetrina, ma al posto del ghiaccio un avvertimento,
chi non rispetta le regole e i contratti sono cazzi suoi.
