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venerdì 24 maggio 2013

Volta & Gabbana

Montella è sereno, ritira premi a destra & a manca, ne fa incetta mentre non è affatto incerta la sua panchina, ribadita più volte la sua voglia di Viola, a destra & a manca, e manca invece quel fastidioso eccesso in tutto quello che dice, quello tipico sempre presente nel calcio, come in quello che fanno nella moda Dolce & Gabbana. Parla di terzo posto a ribadire la sua ambizione e tranquillità malgrado le parole eccessive del procuratore di un Pizarro schifato dal calcio italiano, un giocatore ferito nella sua anima più nobile e che per questo sceglie di andare a  curarsi nella Nazionale del suo paese, cambiando ancora idea in perfetto stile Volta & Gabbana. C’era una volta la gratitudine, storia di un Volta & Gabbana su se stesso, come le sue fatidiche piroette, ripescato dall’oblio della sua carriera, e che oggi senza tante piroette di parole vorrebbe volgarmente mettere a frutto l’occasione che gli ha concesso proprio la bellissima Fiorentina di Montella, per andare a guadagnare cifre importanti in campionati moralmente più consoni alla sua statura morale, che per fortuna è superiore a quella fisica. Il Pek senza tanti salamelecchi e senza soprattutto il coraggio di comunicarci direttamente le sua volontà, probabilmente perché non degni, ci dimostra una sensibilità pari alla mancanza di riconoscenza. Una nota stonata quella del Pek, sgradevole quanto inattesa, ci ricordiamo, invece, quanto la Fiorentina sia stata comprensiva nella tragica circostanza della scomparsa della sorella, oggi bisognerebbe esserlo un po’ meno, se serve un adeguamento va bene, non certo le cifre che sembrano essergli state offerte da campionati meno malati del nostro, altrimenti c’è un contratto, c’è la sua età, si tiene i 700.000 euro intorno ai quali potrà piroettare ingrugnito quanto vuole, e ci servirà come esempio curativo per le nuove generazioni di un calcio senza più riconoscenza. La squadra è forte, l’ambiente è sereno e motivato, c’è ambizione, entusiasmo e competenza, soprattutto questa, saremo più forti malgrado il peso del Volta & Gabbana sulle spalle, un fulmine a ciel sereno come ha detto Montella, che ha aggiunto però che se ne andrà comunque in ferie molto tranquillo pensando al terzo posto, non sarà certo l’ingrato a sciuparcele, e per una volta tanto adotterei strategie meno morbide, offrirei senz’altro un adeguamento che sarebbe stato riconosciuto anche senza i modi sgradevoli scelti per comunicarci il suo addio, altrimenti gli ricorderei che c’è un contratto ancora in essere, e mal di pancia o no questa volta non farei l’educanda ma l’educatore, comprerei un’alternativa e offrirei una sorta di aperitivo dimostrativo durante il quale apparecchierei un bel buffet come al solito sempre molto generoso, dove però servirei oneri e onori, ambizioni, puntualità nei pagamenti, grande vetrina, ma al posto del ghiaccio un avvertimento, chi non rispetta le regole e i contratti sono cazzi suoi.