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venerdì 3 maggio 2013

Adem Ljajic forse non è una bufala

Adem Ljajic sta dimostrando oggi di essere un gran bel giocatore, dando così ragione a chi l’aveva comprato, ragione alla grande, grande come chi l’aveva comprato, e grande può essere inteso anche solo come corporatura, questo per quelli che avevano criticato chi l'aveva comprato, comunque, ammetterlo che aveva avuto ragione non è poi un gran disonore, anzi, perché lo stato d’animo adesso dovrebbe essere solo quello della felicità, tanto nessuno ti chiederà il conto per aver infamato Corvino o i Della Valle. Certo il giocatore ha passato momenti nei quali quell’investimento non appariva così vincente come invece appare oggi, ma tra averlo bocciato definitivamente come a un certo punto anche i Della Valle, e aver usato un qualche margine di buonsenso in più ci corre lo stesso atteggiamento che Firenze ha tenuto quando ha scatenato la caccia alle streghe. Una volta spento il faro ingiubbottato, la ciurma si è ammutinata, è stato issato un tappeto al posto della bandiera Viola, Tutunci individuato come la figura capace di liberarci dagli stenti della pontellizzazione, e praticamente puntato la prua sugli scogli dell’autolesionismo, e alla fine la figura di Tutunci è stata sostituita con una più generale figura di merda. E’ stata scelta la figura di garanzia sbagliata, e per un garante chiuso in un giubbotto aderente che se ne va con la mani nella marmellata bianconera, si è dato fuoco a tutto il resto, per fortuna i cervelli pensanti non sono protetti da parrucche finte, e non sono quelli di Zamparini o Preziosi. E così domenica ci ritroviamo verso la fine di un campionato bellissimo, con una delle società più sane e solide della serie A, con il futuro che ci sorride e con lo stadio pieno anche di quelli che oggi sono ingiubbottati per non farsi riconoscere, con le bandiere Viola e non certo con i Bukhara russi di Tutunci, con la possibilità di lottare alla pari con il Milan di quel Montolivo usato contro la società, si, proprio lo stesso Montolivo che ce l’ha messo nel culo, insomma, sabato sera ci sarà uno stadio pieno di entusiasmo alla faccia della pontellizzazione, con l’avvenuta esplosione proprio di Adem Ljajic alla faccia dell’ennesima bufala di Corvino. Insomma, oggi la Fiorentina è là dove in molti non pensavano possibile potesse essere. D’altra parte non tutti sono stati così lungimiranti come chi ha visto la dismissione, c’è chi come me si lascia trasportare solo dalla tramvia, e chi invece dal pessimismo della dismissione, chi scrive di notte e chi invece la notte gli era calata dentro, poi c’era chi avrebbe venduto l’anima Viola a Zamparini,  chi ha visto in Delio Rossi un Guardiola con in più l’elasticità mentale della ciccingomma, chi ha scelto il Vuturo per un futuro più sicuro, chi ha fatto presente che gli spagnoli in Italia hanno sempre fallito, chi invece ha preferito bocciare Montella in quanto neofita e non all’altezza di una certa tifoseria invece necrofila. E poi ancora la smobilitazione, e ci hanno ucciso la passione, e anche le Giubbe Rosse senza Prandelli son diventate nere in segno di lutto, e l’Arno è sembrato più scarno e per attraversarlo la gente è stata costretta a usare la pontellizzazione, e le buche in terra son tutta colpa dei Della Valle, e piove sempre perché Corvino è un maneggione, e Alessio Cerci è un romano, e Aquilani è romano e persino rotto, e senza Montolivo e senza più il PD il centrocampo e il mondo Viola si riduce a un movimento senza palla e senza palle, forse un movimento a 5 stalle in modo da utilizzare il letame per buttarlo addosso alla società. Tutto molto semplice, c’è chi ha pisciato fuori dal vaso, ma l’intelligenza deve pur servire a qualcosa, e non solo a vedere la pontellizzazione prima degli altri, può essere usata anche per seguire gli esempi più utili in natura, quindi per non pisciare più fuori dal vaso basta sedersi, chi l’ha detto che bisogna pisciare in piedi.