Dopo
la notte bianca, la cronaca nera di una notte bianca passata dal Gat a
scrivere di un torvo Corvino, e un trippaio disperato che in tempi di
crisi è rimasto al verde, ma nel senso che ha finito la salsa verde dopo
aver finito anche il vino rosso, adesso rimane ancora sospesa solo la
decisione sull’orario della partita. Il questore Zonno, infatti, forse
consigliato dal Circolo del tè delle cinque che ha sede non a caso alle
Cinque Vie, insiste appunto per l’orario pomeridiano, si dice per motivi
legati all’ordine pubblico. Per motivi di ordine pubblico se è per
questo sembrerebbe più logico legare il Questore, che intanto ha imposto
il divieto di chiudere le porte di casa durante la partita per evitare
che i cavalli dei fiaccherai possano commettere atti vandalici. Comunque
siamo solo a mercoledì ed ha ancora tutto il tempo l’ineffabile
Questore, che vada pure a fare una tranquilla gita fuori Porta San
Frediano, magari la decisione ce la potrà comunicare anche domani che è
giovedì e quindi davanti a un piatto di gnocchi, altrimenti venerdì
davanti a una frittura di paranza o direttamente sabato con la trippa
quando non ci sarà più trippa per il Gat e basterà avvertire le squadre
senza dire niente a nessuno, e così si sarà risolto il problema alla
radice, perché il Questore per buttar giù tutto quello che ha mangiato
beve e non lo dice, forse dovrebbe semplicemente invertire il campo.
Giocare a Roma per motivi di ordine pubblico, con l’ombrello sotto una
fitta pioggia di puncicate, la formazione farla fare a Bersani e il
calcio d’inizio farlo tirare a Luigi Preiti, magari dopo averlo fatto
sparare in aria per finire i colpi. Insomma, potrebbe essere questa la
decisione di una carriera, la svolta, anche se forse la decisione dove
andare in ferie oppure se fare il Piazzale o i Viali per andare al Ponte
alla Vittoria hanno una maggiore rilevanza nella sua agenda, meglio
comunque giocare alle 18 che non alle 20:45 con la luce spenta per via
del risparmio energetico come aveva comunicato in un primo momento
dietro suggerimento di un Pecoraro Scanio più trombato della Fico,
volendo ovviare mettendo le Eolie in Toscana, poi gli hanno spiegato che
per produrre energia alternativa servivano pale eoliche e non isole.
Diciamo pure che più che un Questore sembra un vulcano, un uomo dalle
mille iniziative, inarrivabile, c’è stato un momento che colpito
nell’orgoglio dall’errore sulle Eolie voleva persino fare le porte con i
pali eolici, poi la svolta, e per questo ha pensato ai pannelli
fotosvoltaici, ma alla fine ha scelto la strada più semplice che è
quella di giocare alla luce del sole. Dicevamo un uomo inarrivabile,
infatti, quando gli è stato spiegato delle strane traiettorie di questi
nuovi palloni che sembrano il vecchio Tele, si è preoccupato solo che
fosse stato pagato il canone, un uomo tutto d’un pezzo, o meglio a
filetti, duro nelle decisioni sul lavoro ma tenero quando è in famiglia,
tanto che si taglia con un grissino, diciamolo pure, un Zonno
Insuperabile.