Finale
Champion tutta tedesca e calcio spagnolo che ne esce devastato, con il
Bayern che umilia il Barca anche sotto il proprio tetto di stelle alla
catalana. Difficile da capire la scelta di Guardiola, specie se come è
probabile il Bayern si porterà a casa il triplete, sarà difficile per
lui fare meglio. Speriamo che il gol di Robben, molto simile a quello
segnato a Firenze, sia il passaggio del testimone alla Fiorentina,
rimasta ormai l’unica squadra con le caratteristiche del Barcellona vero
pre bombardamento della Luftwaffe. E adesso tocca a noi seppellire
l’unica squadra che ci ha veramente messo sotto nel girone d’andata,
una Roma però sempre più ad intermittenza che capita proprio a fagiolo
per darci l’ulteriore spinta verso l’en plein delle vittorie dal sapore
di Champion. Il Milan del resto ha già dimostrato di essere in affanno, e
se riusciamo veramente a vincerle tutte è probabile che dopo Nocerino,
ci sia anche Aquilani tra i giocatori che calcano indegnamente i campi
della Champion. A questo punto conta molto la testa, e noi siamo per
l’appunto nel nostro momento migliore, entusiasmo e convinzione
indispensabili a questo punto della stagione per andare a raccattare
anche le poche risorse fisiche rimaste, e se riusciamo a spazzare via
l’ultimo vero ostacolo tecnicamente valido, al Milan caleranno le
cataratte sulla stagione. E’ vero che i posti Champion sono lottizzati
da tempo dalle solite strisciate, più l’ala romana del malaffare, ma oggi
che la Fiorentina è diventato il manifesto internazionale più credibile
del calcio italiano, sembra diventato anche più naturale
spezzare questo giuramento fatto con il sangue delle rape, e confiscare
così un posto alla mafia del calcio. Il problema a questo punto non è
più il cartello dei diritti televisivi, aggirato dalla competenza dei
vari Macia, Pradè e dalle scelte coraggiose di ADV, superstite di quel
Tutunci senza mira che gli aveva lanciato l’Opa accartocciata colpendo
però solo il povero e imbufalito Galliani. No, oggi il problema del
calcio italiano non sono più le strisciate che si spartiscono la torta
infischiandosene del diabete e di Abete, il problema è legato alla
politica e soprattutto alle dimissioni di Bersani che hanno portato il
PD allo sfascio, proprio come il Barcellona, insomma, da quando non c’è
più il piacentino triste, c’è un nuovo fenomeno pericoloso che avanza
come gli zombie del video di Michael Jackson, che prolifera come i
coccodrilli nelle fogne di New York, da quando cioè non c’è più Bersani a
smacchiare i giaguari, il pericolo non sono più le strisciate ma
l’invasione delle maculate.