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sabato 22 settembre 2012

Teste toste o tostate

Da un punto di vista tecnico non ci sarebbe partita, se non ci fosse però il timore della presenza di un punto di svista dietro l’angolo, che è l’esatto contrario del colpo di fulmine col quale potrebbe essere anche piacevole scontrarsi, tipo quello con Mati, che è invece superficialità o se preferite amore a prima svista come quello degli arbitri nei confronti della Juve, e quindi, squadra bella concentrata, tosta, sul pezzo, oppure squadra dai pensieri tostati per mantenerli più a lungo, fino a martedì per intendersi. E così per la prima volta mi gioco subito entrambe le foto, come il jolly di “Giochi senza frontiere”, ribaltando il consueto sfruttamento dell’immagine femminile a favore di una logica bieca e con le bietole per il piacere di AntoineRouge, che ne prevede un utilizzo sempre uguale a se stesso, con la prima che apre e la seconda che chiude, oggi no, e agli amanti della stessa spiaggia stesso mare potrà sembrare anche una manovra spericolata come quella del cugino di Vargas, ma necessaria invece per sottolineare con forza il concetto che voglio esprimere. Le foto ci mostrano infatti i due possibili diversi approcci alla partita, nel primo caso, che è poi quello che ci auguriamo, anzi, quello che siamo certi sarà l’atteggiamento della squadra, che ha bene in testa solo il pallone, lo ha chiaro anche se sembra scura, è bella tosta anche se sembra bella tostata, squadra che per non essere fraintesa ne alloggia addirittura un paio di pensieri sferici fissi, come le palle che deve avere chi non si lascia distrarre dai dolci countdown delle sirene bianconere. La seconda foto è dirimpettaia all’altra nell’atteggiamento, un squadra slavata e svagata che ha la testa tra le nuvole, anemica, diafana, curva, assente al presente e con la testa lontana dalla pianura padana, piegata dalla pressione atmosferica della piazza, e che alla fine guarda alla partita di oggi con l’occhio guercio di Marotta, un po al Tardini e un po’ come fa il tardivo, uno in qua e uno in là, e quello in là guarda dall’altra parte dove tuona, e quando tuona vuol dire che da qualche altra parte piove. Non voglio fare un appello alla massima attenzione, e neanche un annunzio, e non se n’avrà D’Annunzio se non deve piovere sui volti silvani, se la squadra non deve sedersi su Divani & Divani, se non dobbiamo fare la figura del Fantozzi davanti alla signorina Silvani. Penso al turn over e spero nell’over perché Overmaltina da forza alle sensazioni, e una vittoria darebbe grande forza alla squadra e all’ambiente, sarebbe una bevanda tonificante come Toni e la sua mano avvolgente come il sapore del malto, ma anche Ovomatina, da Mati finalmente titolare della Fiorentina, malto d’orzo sulla partita sempre per il piacere di AntoineRouge, e Orzon Welles per mettere in scena invece di “Quarto potere” la quarta partita, e che sia lo stesso grandissimo successo.