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domenica 19 agosto 2012

Sara

Saranno stati quei millequattrocentoquarantasei passaggi consecutivi senza mai sbagliare, sarà stato che lo scorso anno, invece, era difficile imbroccarne anche solo due, sarà stato il caldo e la colla a caldo che Pizzarro secerne naturalmente dai malleoli, o forse sarà stata quella mezzora di Cuadrado che mi ha mandato in brodo di giuggiole, uno sgrassatissimo brodo di “drado” alleggerito dagli chef di Careggi persino dell’appendicite. Oppure sarà stato che dopo il due a zero ho visto un lampo di Barcellona, e invece, quell’azione in area fatta di passaggi tartina tra Mati, Borja, JoJo e Cuadrado erano solo uova di lompo da non confondere con il caviale blaugrana, sarà stata la grande voglia di Fiorentina a farmi vedere una principesca fase di possesso palla, che allora sarà stata Sarah Ferguson, se non fosse però che le linee di gioco così sinuose, quei ricami, quei pizzi hanno fatto intravedere qualcosa di più sexi, che alla fine sarà stata forse più Sara Tommasi. Sarà quel che sarà ma devo confessare di essermi subito innamorato, un colpo di fulmine scoccato vedendo il giro palla prendere finalmente il posto del giramento di palle di una squadra fa, sarà stato anche questo salto in alto delle ambizioni, questo aver voluto alzare l’asticella grazie all’idea di gioco del suo allenatore, che forse sarà stata invece Sara Simeoni, comunque un bravo convinto a Montella che è già riuscito a dare una fisionomia precisa ad una squadra totalmente nuova, sarà forse che alla fine potremo sognare anche un grande campionato se solo arrivasse un attaccante infermiere a farci iniezioni di profondità, sarà forse che stiamo sognando ad occhi aperti, o sarà che a maggio potremo essere là dove osano gli Aquilani, e se invece si sarà rivelato solo un sogno, allora canteremo “Sara svegliati è primavera”. Sarà che Ljajic è ancora il più in palla, che Borja Valero ha confidenza con la palla e Vargas invece è solo un pesce palla, l’ultima palla al piede di un capitolo finalmente chiuso, sarà che l’unico che non gioca a due tocchi è Jovetic, e sarà bene che ci si tocchi le palle nella speranza che la cristalleria preziosa arrivi intatta a fine stagione, perché con l’innesto di Aquilani e un bomber di razza questa squadra potrebbe essere la vera sorpresa del campionato, sarà. E’ vero anche che il Novara non si è dimostrato certo un avversario irresistibile, come anche però, che con la squadra dello scorno anno lo sarebbe diventato sicuramente, mentre sarà stato il caldo torrido, o forse sarà stata quell’insistita ragnatela di passaggi, sarà stata la superiore caratura tecnica, l’organizzazione del gioco, la pericosità sulle palle inattive, la buona preparazione atletica, certo è che al Novara gli c’è voluta la “Novargina” per farsi passare il mal di testa. Sarà forse una visione troppo ottimistica la mia, o forse no, sarà comunque la squadra e solo la squadra a dircelo, perché adesso la parola passa al campo, unico luogo indicato a coltivare questo nuovo entusiasmo e far si che tutte queste belle aspettative non si trasformino in una bolla di sapone. Poi, se ci sarà bisogno di festeggiare l’inizio di una nuova stagione di successi, allora invece della banda chiameremo la sarabanda.