presidio Diladdarno Slow Tifood, lampredotto e Fiorentina
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lunedì 13 agosto 2012
Profumo di donnola (dopo le pernici)
E’
l’estate della Fiore, con un potpourri di acquisti che abbellisce il
calciomercato colorandolo di Viola, una rivoluzione fatta di operazioni
essenziali come gli oli che profumano nuovamente di passione. Quella
Fiore la cui rosa variegata è senza spine, composta da giocatori
eleganti, le cui essenze vanno dalla lavanda, che è gastrica e
necessaria solo per vuturisti bisognosi di ripulirsi dall’autolesionismo
che ristagna maleodorante nella propria indole, e poi cannella, che per
alcuni è forse più canna, come quella del gas dove attaccarsi per farla
finita difronte a un rilancio delle ambizioni inaspettato, e che oggi
li vede morosi di passione davanti all’ufficiale giudiziario che gli
sequestra il drappo Viola. E chiodi di garofano per inchiodare il
proprio scetticismo alla croce della pontellizzazione, finocchio, come
chi vorrebbe farlo con il culo degli altri, e poi il pimento, il
ginepro, la melissa, che a chi ha in testa sempre quella cosa lì, come
nel sangue un gran ribollire di testosterone, ricorda invece la Satta, e
ancora la menta per i più duri di comprendonio, l’arancia, la rosa, la
maggiorana, che alla fine è stata la grossa fetta di tifosi che sono
rimasti comunque vicini alla società, e il rosmarino con il quale
qualcuno della rosa ha spennellato le pernici per l’ultima grigliata del
vecchio ciclo, e appunto la rosa che è la regina, così come la
Fiorentina lo è di quest’estate, insieme al giuggiolo e a quei
giuggioloni che hanno pensato al meglio per la Fiore offendendo i Della
valle e tirando la volata all’unico uomo dei pozzi disponibile a
rilevare la società, quel benzinaio, che per prenderlo per il culo,
qualcuno definisce lo sceicco di Pozzolatico. Si, sembra proprio l’anno
della Fiore il cui giglio potrebbe incorniciare di raffinata eleganza le
aiuole di un campionato ingrigito dal cemento della crisi, e allora
ecco irrompere in scena la magnifica Bice, abituata da sempre a ricevere
i fiori dai suoi ammiratori, rendere omaggio alla bellezza di questa
estate fiorita di Viola, indossando per noi, ma soprattutto per comporre
un articolo che sia anche un po’ bouquet con il quale mandare le
aspettative di una grande stagione a sposarsi con la Fiorentina,
insomma, oggi la nostra inviata dei sogni ci mostra la sua versione del
Borsalino, indossando quello che per l’occasione ha trasformato in
Rosalino, mentre nella seconda foto di copertina ci mostra l’intimità
del suo pensiero, di quel momento in cui crede in una grande annata e
allora s’immerge nel potpourri profumato di speranze, un modo per farsi
un bagno di fede Viola lontano dalle spiagge affollate d’agosto,
insomma, un bagno di Fiorentina lontano da chi invece è agnostico.