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giovedì 23 agosto 2012

La mecca del meccanismo

Una volta messo il puntero sull’albero di Natale di Montella rimarranno da oliare solo i meccanismi, e intanto aspettiamo sabato con trepidazione, sperando che Beatrice si ricordi di Dante e ci venga a rinfrescare l’esordio. Perché a braccetto con Lucifero ci viaggia l’ennesima decisione sciagurata della Figc che fa scopa con l’orario della partita di Tim Cup come se fosse stata una genialata da replicare invece della stronzata di un replicante, e dulcis in fundo va a braccetto anche con la decisione di allargare a 12 la lista dei giocatori da portare in panchina, un Giancarlo Abete che accogliendo la richiesta della Lega di serie A, di fatto contribuirà all’ulteriore svuotamento degli stadi, visto come si puntava almeno all’apparenza, con quel generoso colpo d’occhio regalato dalle rose lunghe che costringevano gli allenatori a mandare i giocatori in tribuna. Tornando a noi la rivoluzione è quasi completata con l’addio di Felipe e Cerci, quello probabile di Lazzari e quello augurabile di Vargas, tre dei quali forse neanche troppo casualmente invischiati nel giallo delle pernici. Dicevamo però che adesso l’obiettivo sarà quello di mettere a punto i meccanismi in modo da perdere meno terreno possibile nella fase di rodaggio, e sappiamo con certezza che Montella e il suo staff hanno già applicato i loro metodi innovativi anche alla velocizzazione di questa prima fase delicata della stagione. E lo sappiamo grazie al bel rapporto che si è venuto ad instaurare a Moena tra la nostra inviata e il gruppo di lavoro del tecnico, che si sono “riconosciuti” proprio per quel modo di guardare al lavoro con gli occhi del navigatore che cerca nuovi territori da scoprire, non a caso viene usato il GSM, ed è grazie a questa simpatia professionale che la Bice è riuscita ad avere in esclusiva proprio un’anticipazione sul tema delle innovazioni applicate alla registrazione dei meccanismi, un antipasto sui metodi scelti al quale anche il blog ha saputo rispondere con lo stesso linguaggio. Nella foto di copertina il mister ha mostrato alla nostra inviata uno dei tanti sistemi utilizzati per accorciare i tempi della messa a punto degli ingranaggi, in questo caso specifico ha voluto evidenziare come siano stati adottati solo meccanismi facilmente assimilabili, e nel caso svelato alla Bice ha precisato come non sia stato lasciato niente al caso, anzi, ha indicato il metodo sperimentale usato per far assimilare meglio al gruppo l’orario di rientro a casa la sera attraverso delle semplici e salutari spremute, confidenze poi raccolte dalla Bice smentiscono le voci sul fatto che Cerci fosse stato messo sul mercato dopo il fatto delle pernici, mentre la decisione è stata presa dopo che Montella al breefing tecnico aveva spiegato i vantaggi di questo metodo innovativo studiato per l’assimilazione degli orari di rientro, e il giocatore invece di spremere e bere si era invece intestardito a volerlo guardare pensando che fosse l’Arancia meccanica di Kubrick e non quella di Montella. Nella seconda foto, la Bice mostra orgogliosa come anche la Riblogghita si sia dimostrata avanti, al passo coi tempi utilizzando persino un contapassi, e facendo notare come gli stessi tacchi indossati dall’inviata fossero dotati di meccanismi ideali per ritirare su il morale quando questo ci fosse mai finito sotto magari dopo un risultato sfavorevole, ideali poi anche per fare il tacco e punta, una tecnica di guida che permette di frenare e accelerare contemporeanamente, indispensabile ad un inviata moderna per arrivare prima degli altri a svelare il vero nome della nuova punta, appunto, un tacco insomma che è innovativo ma allo stesso tempo anche un po’ vintage, e che la Bice indossa con riconoscenza per il lavoro svolto da un indimenticato DS come Corvino, insomma un riferimento chiaro al meccanismo contorto che ha portato all’acquisto di Di Tacchio.