Chissà
come ci accoglierà quell’orco roco di Serse, se lo farà
con il fucile a canne mozze o con un più invitante riso,
patate e cozze, cioè, se riuscirà a sfruttare le nostre
difficoltà, o rimarrà fregato dalla reazione di chi non
ha gradito il riso, puntate e botte di quel maestro di calcio e pugni
di un Delio. Insomma, se lo farà solo con la coppola o anche
con una scoppola, e già lo vedo coccodrillo, anzi
alligallenatore semi sommerso con gli occhi semichiusi, cercare di
condirci con olio di semi e schemi, fino a far schiumare di rabbia
agonistica la sua squadra, e se vogliamo essere semiseri almeno per
una volta, bisognerà prepararci a tutto, sì, alla
tortura di una partita tremenda, e anche al sale nelle ferite, anzi
al Salento come a uno stillicidio lento di emozioni, di gran moda e
di grande corsa, che crede ancora nella rincorsa, e ancora di più
quando a via del Mare si presenterà una Fiorentina, che anche
se non è una provinciale è comunque una squadra
macerata nel caos e nello sbigottimento dei proprietari originari
della provincia di Macerata. L’aspetto positivo, se proprio ne
vogliamo trovare almeno uno, e io lo voglio almeno quanto l’erba
voglio, è l’assoluto pronostico a sfavore e la partita in
trasferta, due ingredienti che la Fiorentina ha mostrato di gradire
almeno quanto io il riso, patate e cozze di quella magnifica terra di
Puglia. Noi però, insieme alle difficoltà abbiamo anche
la possibilità di mettere la parola fine a questo campionato
duro come una marcia per chi non è allenato, per cominciare a
ricostruire con gli occhi di Macia, dopo che la partenza di quel
macio di Delio ci ha lasciato le macerie di un mercoledì da
coglioni, e possiamo cominciare a farlo proprio oggi davanti alle
masserie intonacate in calce bianca, sperando di dare finalmente un
calcio anche a una stagione maledetta, dal Chianti al Salentoshire,
dagli schianti di Rossi direttamente dentro a una partita nella quale
speriamo solo di non schiantare. E giochi di parole a parte, che si
giochi, perché il Lecce è comunque in calo e lo ha
mostrato nelle ultime apparizioni, oggi oltretutto ha un solo
risultato su tre, e quindi dovrà gioco forza rischiare, mi
auguro e credo che Guerini bagni il suo esordio sulla panchina Viola
con una vittoria, se lo meriterebbe lui e ce lo meritiamo noi, mi
verrebbe voglia anche di fargli un applauso per quello che ha sempre
dimostrato di provare per la Fiorentina, se non ci fosse il rischio
serio che mi prenda a cazzotti, che poi lo esonerino, e che i tifosi
esasperati per tutte queste mezzeseghe che applaudono, aprano una
petizione per chiamare sulla panchina quel gran mite di Steven MezzaSegal.