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lunedì 5 gennaio 2015

L'olio di Argan

Il capro espiatorio è ricercato almeno quanto un capro firmato, e in questo periodo di saldi ognuno può sognare di portarsene via uno davanti al quale aveva sospirato durante la durissima stagione del prezzo intero. C’è chi, tra tutti coloro che hanno l’indole più artigianale, che quando è molto piccolo, lo trasformano addirittura in formaggio per farne un caprino espiatorio. Io che malgrado sono un convinto sostenitore di Montella, oggi scrivo una poesia per tutti coloro che invece lo ritengono inadeguato come allenatore, ma perfetto come capro espiatorio. Una poesia al contrario. E grazie a questa ognuno potrà dimostrare all’altro il proprio disprezzo. Non vale solo per il napoletano naturalmente, vale per qualsiasi altro capro espiatorio, si anche per l’ex para, diventato Sparapanzaneto dopo averci rivelato le ragioni che lo porteranno lontano dal suo presente così poco autonomo. Vale anche per quello che viene considerato l’abc del capro espiatorio, da quelli cioè più Arcigni fino a quelli più ironici come Benigni, per passare al più marchigiano dei Cognigni. Per la propria ex. Per uno dei due fratelli Della Valle alla volta. Anche se per qualcuno sarebbe meglio considerarli sempre in coppia per avvalersi del plurale e quindi definirli caproni espiatori. Ma ancora non sono riuscito a scrivere una poesia così piena di disgusto rivolta a un ménage à trois, oppure ad una famiglia allargata. Del resto sono un poeta conservatore, tanto che per conservarmi meglio la Rita mi fa dei trattamenti viso con olio puro di Argan. Mentre quando ero ancora senza rughe, sull’Argan ci studiavo storia dell’arte. Si insomma studiavo, quando l’ho venduto in via Laura sembrava ancora così giovane, come se avesse ricevuto tutti i benefici che solo l’olio di Argan può darti. Fino a sembrare mai aperto.

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni...
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.
Ma vaffanculo.