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venerdì 16 gennaio 2015

E' tutto un magna magna

Quando si devono raggiungere degli obiettivi o comunque quando c’è bisogno di rinsaldare certi rapporti ci si ritrova a cena. Così si fa in una squadra di calcio come anche in politica quando si deve stringere un patto del Nazareno. Da una parte ci si compatterà per cercare di tirare fuori il massimo, dall’altra si dichiarerà che le famiglie italiane si stanno arricchendo e i ristoranti sono sempre pieni. E sono pieni proprio perché le squadre di calcio sono tante e sempre più intente a rinsaldare i rapporti, mentre i politici stringono patti del Nazareno senza neanche aver prenotato. Insomma, in Italia tutto ha inizio intorno a un tavolo di un ristorante, non a caso si usa il termine “E’ tutto un magna magna”, e non a caso quando si parla di trattative si usa la frase “aprire un tavolo”. Picnic a parte, in questi giorni di mercato si parla di trattative che non riguardano però Mario Gomez la cui cessione a gennaio non è prevista in quanto è un giocatore che va in letargo e che quindi perde molto del suo appeal quando a gennaio si addormenta davanti ai portieri. Trattative che invece sono possibili per El Hamdaoui visto che la sua tavola è finalmente imbandita da quando è finito il Ramadan. Ci sono tavole e tavole naturalmente, lo sanno bene i surfisti, anche quelle dove si discute di miracoli, e non solo quindi del ritorno al gol di Gomez, ma di fatti di cronaca che riguardano mariti sterili con mogli incinta. E’ vero che in qualche sagrestia c’è chi griderà al miracolo, mentre chi sta più comodamente seduto con le gambe sotto il tavolo si chiederà invece quanti anni avrà avuto il parroco. Gli unici che incontrano problemi ai ristoranti sono i Testimoni di Geova perché "poeracci" nessuno gli apre. Per una categoria discriminata che non gode delle gioie della tavola, c’è chi al contrario ci sguazza, un uomo di calcio che usa molto rinsaldare i rapporti con lo spogliatoio è Muriel che a forza di rinsaldare è diventato un fan di Cassano. Poi a tavola succede che uno beve e così alla fine si vengono a sapere cose che altrimenti sarebbero rimaste segrete per sempre come è successo alla moglie di Said Kouachi, uno degli assassini di Charlie Hebdo, ignara povera donna che il marito fosse un terrorista, è proprio vero che le mogli sono sempre le ultime a sapere cosa fanno davvero i mariti. E quando i ristoranti sono pieni, come risolvere il problema ce l’ha insegnato il fiorentino Pievano Arlotto, colui che inventò gli scherzi da prete. Come quella volta che, di ritorno dal Casentino, si fermò a causa della pioggia in un’osteria nei pressi della Consuma. Il locale era ovviamente pieno di persone che avevano già occupato tutti i posti disponibili davanti al fuoco. Il prete raccontò allora di aver perduto per terra poco lontano dall’osteria una bella somma di denaro. I commensali decisero di andare in cerca delle monete, mentre Pievano poté accomodarsi di fronte al camino scoppiettante. Perché a tavola si riescono ad approfondire concetti importanti come quello sulle donne capaci di cambiare un uomo, quando solo dopo una buona cena sarà più chiaro a tutti che quelle donne altro non erano che delle badanti. Oltre al fatto meramente conviviale le cene servono anche a pianificare attività importanti, dopo le parole dure di Montella, Gomez e il suo agente si sono ritrovati a cena in San Frediano davanti a una bella bistecca, così hanno fatto il punto della situazione e deciso che Mario da domenica a Verona metterà finalmente la scarpa sinistra nel piede sinistro e quella destra nell’altro.