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sabato 31 dicembre 2011

E nel flute niente flop

Ieri ha compiuto gli anni Diego Della Valle, e gli auguri sarebbero stati d'obbligo se non mi fossi posto la domanda “ ma allora a me cosa dovrebbero augurare? “. Si perché anche per fare gli auguri ci vuole un giusto senso dell'equilibrio, una certa decenza per capire la sottile comicità che potrebbe scaturire da un gesto così sbilanciato da una sola parte, se cioè, tra i protagonisti dell'evento, quello a fare gli auguri è quello così poco protagonista. Per capirsi, non può una persona allampanata da una esasperata attività di autoerotismo, disquisire serenamente di sesso con Belen, che nel frattempo arricchisce il suo racconto erotico con un intercalare di gemiti per rendere più verosimile possibile il resoconto dell'ultima nottata, accavallando le gambe come Sharon Stone in Basic Instinct, senza perlomeno saltargli addosso. Oppure che so, magari uno nel proprio garage ce l'avrà anche un gommoncino di trenta centimetri che usa per far sentire la temperatura dell'acqua al proprio piede prima di tuffarsi, ma ad uno che non ha solo una barca, ma una flotta, gli auguri al limite glieli potrebbe fare il figlio di Costa Crociere, ma anche in quel caso ho qualche dubbio, che ce l'avrà il figlio dell'armatore una rompighiaccio come invece il buon Diego? E noi cosa c'entriamo in tutto questo, quando ce ne basta un millimetro di quel ghiaccio sul vetro della macchina la mattina, per farci girare le palle. Via, siamo seri almeno per una volta, cosa gli si vuole dire a un uomo soffocato dal cachemire, e chi poi può dirgli qualcosa, quando la dimensione media del tifoso Viola si colloca tra il carrozziere che con la carta vetrata ci si lava anche la schiena per togliersi lo sporco di dosso come fosse lo stucco, e l'impiegato di un'azienda che fattura quanto il figlio di Diego il giorno della paghetta. E la barca di Kennedy comprata ad un'asta a New York, non può rientrare nello stesso ambito di una compravendita di una Panda a Borgo a Buggiano. E mentre a noi con la tramvia ci è sembrato di toccare il cielo con un dito, lui il cielo lo raggiunge con l'elicottero per guardare dall'alto se è stata eseguita correttamente la potatura della siepe di recinzione della villa che ha l'ingresso a Casette d'Ete e l'uscita a Tolentino. Lui che compra i magazzini Saks, mentre noi compriamo i calzini ai Magazzini Mangini a La Rosa di Terricciola per risparmiare, poi con la benzina che ci vuole per arrivarci si potevano comprare alla merceria sotto casa. Ah, e visto che s'era a La Rosa di Terricciola ci siamo fermati anche al Bottegone della Calzatura a comprare due ciabatte, altro che Tod's. Per il cibo poi, a noi tutti i surrogati, Penny Market anziché Peck a Milano, pomodori e parmigiano cinesi, uova di lompo come sputare in terra e Tavernello allungato con la gazzosa per dargli un tono di vivacità. In questo quadro neorealista che “ Ladri di biciclette “ al confronto è un film della Walt Disney, io gli auguri non te li faccio caro Diego, spero che ci li faccia tu a noi tifosi Viola invece, inserendo la mano fresca di manicure dentro al portafoglio di pelle di diamante, per farci ricominciare a sognare un po', poco poco per carità, altrimenti le bollicine del Cristal potrebbero farci girare la testa, noi che lo champagne lo facciamo nel dietro cucina con lo sciroppo di mele e l'Idrolitina, tanto per nasconderlo agli ospiti. Gli auguri invece li faccio a voi che mi leggete, con qualche suggerimento che vale sia in un party esclusivo da Della Valle, sia in piazza sotto le stelle o a casa di amici. Champagne o spumante non è importante basta che sia Brut, come brutto è stato il 2011 Viola, e ora Diego nel nostro flute non versarci un flop. Ci vediamo l'anno prossimo.