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mercoledì 23 aprile 2014

Le preoccupazioni del Bambi

Il Bambi ha già investito tutti gli 80 euro di Renzi su un biglietto di Tribuna Monte Mario, speriamo che almeno si distragga perché sta passando veramente un periodaccio, e ho paura che si rifugi nuovamente nella droga. Una volta ce l’ha con quello e una con quell’altro, ora ce l’ha con quelli che usano il pass dei disabili per parcheggiare senza averne il diritto, anzi va oltre, sostiene infatti che anche Lazzaro fosse un disonesto e che la frase vera, quella mai riportata da una Chiesa fin troppo reticente, sia stata “alzati e smetti di fare il falso invalido”. Situazione imbarazzante che il Papa argentino sta cercando di risolvere togliendo i parcheggi per i disabili, un problema presente purtroppo anche in Fiorentina con il falso nueve. Il Bambi vuole il rinnovamento non solo in panchina, lui mira più in alto, no, non rimpiange i Pontello, ce l’ha con i senatori a vita, sempre così saldamente fissati alle poltrone, da sembrare addirittura dei senatori a vite. Totti è un esempio. Poi è preoccupato per la linea d’attacco che Montella sceglierà per la finale, e un po’ è preoccupato anche per la pensione perché ha paura che non basterà più neanche aspettare la terza età ma bisognerà andare alla reincarnazione. E’ parecchio nervoso, specie dopo l’ultima sconfitta interna con la Roma, perché non riesce a sopportare che ci siano tifosi che rimpiangono un giocatore ingrato come Ljajic, lo trova paradossale, come se a Meta di Sorrento dove è nato Schettino, volessero dedicargli una navata della chiesa. E’ preoccupato anche perché sembra che Veltroni voglia tornare alla direzione dell’Unità che dopo il Brivido Sportivo è il suo giornale preferito. Teme soprattutto che possa apportare modifiche, e che per colpa sua possa chiamarsi “L’unità delle libertà” oppure “Forza Unità” o ancora “Il polo delle Unità”. Il Bambi è un uomo che porta rancore, e non solo l’acqua al suo mulino, non ce l’ha quindi solo con Montolivo, ce l’ha anche con Renzo Arbore per aver lanciato personaggi di cui non ci siamo ancora liberati come la Laurito. Ama Nereo Mourinho ma ieri si è addormentato a vedere la semifinale di Champion, prima gli era successo solo con Cavasin. E’ preoccupato per come le donne curano solo l’aspetto esteriore, si rammarica perché è convinto che se le belle ragazze s'impegnassero a migliorare il loro io interiore non dovremmo ricorrere a continue derattizzazioni. Da quando è così preoccupato per il rendimento casalingo della squadra gli si sono innescate tutta una serie di paure, gli si è abbassata talmente la soglia di sopportazione e sofferenza, che per certi versi ricorda Jovetic, mentre per la sua incoerenza sembra più Gervasoni, visto come si lamenta delle donne che fanno l’epidurale per partorire, quando lui si farebbe fare l’anestesia anche per farsi la barba. Mi ha fatto giurare che se gli dovesse capitare un incidente a Roma, se dovessero rapirlo i tifosi giallorossi, o comunque morire per via di qualche puncicata di troppo, dovrò prodigarmi perché Barbara D’Urso si faccia i cazzi suoi. Come se non bastasse adesso si preoccupa per il suo cane perché da quando ha cominciato a leggere i post di Gian Aldo ha assunto un espressione annoiata, mentre lui aveva speso così tanto per addestrarlo ad abbaiare ferocemente a Montella. E alla fine mi ha fatto preoccupare anche a me, per via di quella certa scaramanzia che influenza tutto il mondo del calcio. E pensando alla finale non ho potuto fare a meno di toccarmi, quando mi ha raccontato di aver rotto uno specchio. E' successo ieri mattina, ha visto un povero, era italiano, sbarbato, andava al lavoro. Maledetto specchio all’ingresso. Ma non doveva romperlo, doveva passare oltre facendo finta di niente.