Diciamo subito che Pirandelio deve liberarsi dalla schiavitù psicologica del suo primo successo letterario, perché “Il fu Mattia Pasqual” o lo toglie, e non se lo meriterebbe, oppure lo arretra sulla linea difensiva, visto che questa Fiorentina non può fare a meno di un giocatore come Vargas, sempre decisivo nel bene e nel male, oggi però capace nuovamente di tagliare a fette la difesa dalla sua parte, e non farlo giocare è proprio roba da mattia. “Uno, nessuno e centomila”, sono invece i numeri crescenti dei tifosi capaci di dimostrarsi più un peso che un'arma, quando si arriva a fischiare un proprio giocatore in procinto di entrare a sostituirne un altro importante perso per infortunio, con davanti ancora un'intera partita da giocare già abbastanza complicata di suo. A quel punto il pericolo era quello che potesse calare la notte fonda della paura sul Franchi, e subito mi sono venuti in mente quelle quattro fave con l'aereo e il vaso da salvare, pronti a servirci l'amaro Montenegrino del suo infortunio. A me Cerci non sta certamente simpatico, anzi molto spesso l'ho preso di mira ironizzando per il suo comportamento a Firenze, ma di fronte all'importanza di quel preciso momento, il dovere del tifoso dovrebbe essere solo quello di incitare almeno prima e durante, mentre invece questo tipo di atteggiamento mi ha ricordato il Pirandelio più teatrale, quello nel quale il tifoso interpreta al meglio “l'imbecille”, e apre una discussione se è meglio avere lo stadio pieno di tifosi low cost, oppure più semplicemente vuoto, se la molla non deve essere quella della passione vera ma solo il sottocosto dell'offerta stracciata. Ho sempre preferito le Moras alle bionde e oggi ho avuto importanti conferme in merito, poi ho rivisto finalmente il Montolivo che susciterà rimpianti, e soprattutto i tre punti che sono il vero tesoro di giornata, di fronte a una partita già molto complicata anche prima dell'infortunio di Jovetic. A chi ha polemizzato con Boruc, reo secondo questi di non rilanciare celermente l'azione, dovrebbero invece offrirli i cinque euro per rimanere fuori, come del resto fuori dovrebbe rimanere anche Salifu, ma Pirandelio mi sembra ancora un po' confuso nella ricerca del modulo giusto e della formazione migliore, in cerca cioè di almeno “sei personaggi in cerca d'autore” se non sette. Devo dire che nella vittoria di ieri ho visto più una reazione di alcuni dei giocatori più importanti, che hanno dimostrato questa volta attaccamento e palle, e meno la mano dell'allenatore, che probabilmente è poco adatto a subentrare in corsa. Io però che voglio vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, guardo avanti e non dietro vista la distanza di sette punti che ci separano dalla Roma, ma con la partita di Parma da recuperare, che alla fine potrebbe addirittura rilanciare il nostro campionato. Ieri è mancato purtroppo un sicuro protagonista al Franchi, Adrian Mutu, che anche se ormai nella fase calante della sua carriera, avrebbe ricevuto la meritata ovazione, alla quale probabilmente avrebbe risposto con l'inchino rivolto al suo vecchio pubblico, il quale, forse deluso proprio da quel mancato inchino, ha voluto farlo lui imitando il più esperto Schettino, accomunati entrambi dal metterlo in atto davanti a un Giglio, e con la stessa identica superficialità, per fortuna i fischi non sono come gli scogli, e la bionda moldava del capitano non vale certo la Moras, capace a differenza dell'altra, di portarci fuori dalle secche della bassa classifica.