domenica 15 giugno 2014

Io dico che hanno vinto i Bianchi

Nella mia partita del cuore il risultato è ribaltato, un po' come il sedile della 127 con i fari gialli di quando ancora si trombava in macchina. 2 a 1 per i Bianchi contro gli Azzurri. Tre le cacce in tutto, quella della vittoria a un minuto dalla fine, nell'arena di Santa Croce, una vittoria che ci permette di volare alla finale del 24 giugno. L'altra partita invece, quella che ha visto vincere gli azzurri contro i bianchi con lo stesso punteggio, è stata meno avvincente, le squadre del resto non erano separate dall'Arno, ma da un continente troppo lontano, dove oltretutto non si vedono più nemmeno i culi di una volta, l'unica cosa che ci ha uniti è stata la sabbia del campo. Intanto si moltiplicano le iniziative per consentire ai tifosi di radunarsi intorno alla passione comune, alcuni cinema per esempio hanno trasmesso la partita, al riparo dalla pioggia fiorentina e dall'umidità brasiliana. Sono stato lì, ebbro ancora della vittoria dei Bianchi di Santo Spirito e del Muller Thurgau ghiacciato, ho visto poco calcio, un po' perché la squadra di Prandelli non ne rumina molto, un po' perché davanti a me si è seduta una signora maleducata che mi ha impedito la visuale con la sua acconciatura a dir poco gigantesca. Avrei voluto dirle qualcosa, mentre dal commento della partita capivo che Darmian era il migliore, non le ho detto niente solo perché avevo la bocca ancora impastata dal vino. Per non discutere, allora mi sono spostato da un'altra parte, ma anche lì non ho avuto pace, proprio come gli Azzurri di Santa Croce dopo la sconfitta all'ultimo minuto, perché il Signore dietro di me non ha fatto altro che lamentarsi per via del mio sombrero che avevo indossato per via del vino che avevo bevuto per festeggiare la vittoria dei Bianchi. Poi c'era un vescovo con la tiara, un Re con la corona, c'era il cappellaio matto, c'era persino Valderrama che copriva metà schermo. Insomma, alla fine ho sentito che Candreva ha pennellato per Balotelli, Sirigu sicuru, mentre Paletta mi ha ricordato molto quella che usa la Sonia per raccattare la merda del bassotto da via Maffia. Forse perché anche lui comunque raccatta solo figure di merda. Poi sono uscito per festeggiare un'altra volta, e in piazza Santo Spirito ho trovato tre fiche americane attratte dalla mia t-shirt dei Bianchi, gli ho spiegato allora della vittoria del pomeriggio, mentre tutto intorno però quelle fave festeggiavano con la maglia azzurra, le finché non capivano, non solo perché americane, ma una buona bottiglia di Ribolla Gialla comprata al volo ha facilitato la comprensione della serata che stava procedendo verso certi festeggiamenti finali con il botto. Poi quando tutto sembrava incanalato nel verso giusto, quello cioè dove avevo l'imbarazzo della scelta dove incanalare la mia contentezza più turgida, si è paventato il cugino cretino, chi è che in famiglia non ha mai avuto un cugino cretino? Il mio ha lavorato per molti anni nella squadra antidroga della Polizia, poi passato di recente alla buon costume. Questo deve avergli causato più confusione di quanto ne aveva già normalmente, non solo perché festeggiava gli azzurri quando invece hanno vinto i Bianchi, ma perché quando mi ha incontrato con le tre americane mi ha arrestato per "superamento della modica quantità".