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venerdì 29 giugno 2012

Sballotelli


Aveva proprio ragione Cesare a puntare su Cassano e  Balotelli, e poi su Montolivo che ci schiaffeggia con il rammarico, per un Italia che ha giocato il miglior calcio dell'Europeo senza sbagliare niente, un capolavoro tattico che ci proietta in finale contro una Spagna ormai sgonfiata come un canotto dal sole della sua lunga stagione di successi, andiamo meritatamente in finale e ci andiamo da favoriti, sempre in crescendo e con grande merito, con Cesare Prandelli che rende nulli gli sfrorzinuovi di una Germania che alla fine usa la camicia bianca e sudaticcia del suo allenatore per arrendersi a chi gli ha sempre insegnato calcio, un capolavoro quello di Cesrae e dei suoi ragazzi, che rimane solo da infiocchettare con le palle del toro come trofeo, e che gli regala a questo punto anche un grande spessore europeo. La Germania è stata prima Annichiellita e poi Sballotellata dal probabile capocannoniere del torneo, finalmente stella consacrata, diciamo pure di aver visto una partita entusiasmante, convincente, e se ai quarti ci eravamo mangiati la zuppa inglese col cucchiaio, con la Germania abbiamo dimostrato di avere non solo più birra di chi la fa, ma soprattutto la classe appiccicosa di un Pirlo che a forza di nascondere la palla ha fatto incazzare pure la Merkel, dopo che quella fava di Platini gli aveva fatto credere che gli volesse nascondere anche lo spread, mentre la culona aveva già deciso una bella sanzione economica per i danni riportati dalla locomotiva europea schiantata sotto i colpi del bronzo di Riace, che sempre quel pezzo di Merkel di Platini per farla incazzare ancora di più gli aveva detto che era un bronzo di Storace. Doppia vittoria quindi, perché da una parte Prandelli ha rotto le ossa a un calcio rigido come una Volkswagen, e dall’altra Monti ha rotto l’asse franco-tedesca all’Euro summit, un grande lavoro di entrambi, ma qui sottolineiamo soprattutto quello di Cesare, altrimenti non sarebbe stato possibile presentare una Nazionale a questi livelli, molto più bella con Montolivo invece di Motta, mentre al collega LCD tedesco gli si sono riversi i pollici verso il basso una volta schiantato lo schermo piatto come il gioco dalle sua nazionale, reso tale solo dalla nostra grande sagacia e determinazione, un Italia che gli ha impartito l’ennesima grande lezione e che manderà definitivamente in analisi il calcio tedesco, perché loro sono comunque una nazionale forte in questo momento, ma gli abbiamo sderenati lo stesso, come sempre, adesso va terminato il capolavoro andando all'encierro di Kiev a dargli un paio di Pamplone. Intanto Diladdarno, in una serata calda e sciroppata come un orzata, ho incontrato un tedesco in via del Campuccio, spaesato, bianco come un taxi, smunto dal dolore e perso dopo aver perso, che mi ha chiesto in un inglese sputacchiante come un Lam “ Where is the Santo Spirito square?” Allora ho ritirato fuori tutte le nozioni scolastiche, poche e sbiadite: “No, mi permetta. No, io... scusi, noi siamo in quattro Merdeges. Come se fosse antani anche per lei soltanto in due wurstel, oppure in quattro anche scribài con cofandina? Come antifurto, per esempio, forse Scheweinsteiger ma anche un po’ Boris Becker”. E il tedesco “What?” Poppaaaaaaa!!

71 commenti:

  1.  Africa scatenata
    Caro Pollock
    Come sempre ho fatto,e non cambio per cabala,mi pronuncio a caldo,appena terminata.
    Match ben
    piu'corposo e di qualita'del precedente.Questa e' una Vittoria,quella
    con la Sales,solo una uccia.Stasera siamo stati noi,a rendere piccini
    gli avversari,i crucchi.La loro protervia e arroganza,il loro taglio di
    capellli a cui manca solo l'uniforme con la svastica,il loro
    perculeggiare i mandolini,pizza "macaroni,"gli viene ributatto dentro lo
    stomaco,per non dire altro settore piu'appropriato.
    Alle
    esilaranti e indelebili immagini dei tifosi piangenti,manca quella
    della stronza Merkel!Gia',dov'era stasera?Come mai non e' venuta,ma era
    al match segnato contro la Grecia,quando ad ogni gol,alzava le corte
    braccina in aria?Dov'era l'intrombabile donnetta,tonno coi
    bracci,fautrice del 4°Reich?Mi spiace solo per il 2 a 1,un bel 4 a 0 che
    ci stava tutto,era come un frisbee sul gozzo!Vabbe',siamo in
    finale,loro hanno uno sbocco di sangue,le buscano sempre da noi,ci si
    po' stare.
    Leow,stasera ha riso pochino,c'ha capito ancora
    meno,facendo giocare alta una difesa non all'altezza.Nessuno
    schema,nessuna variante,testone privo di fantasia,come da DNA teutonico.
    Onore
    al Prandelli,che ha saputo gestire il ritmi del match,ben sapendo che
    le nostre energie erano piu'contate dei tanker.Non siamo stati
    sfortunati all'inizio,con Buffon che andava a farfalle,e ci ha detto
    bene in un paio d'occasioni.Poi e'entrato in azione Balo,che boh,mi
    sentivo questo boom,ben assistito prima dall'unica giocata di un Cassano
    in debito fisicamente,e poi magnificamente lanciato da un Montolivo da
    elogio per la qualita',da sputi per averci presi,noi fiorentini,per il
    culo per due anni interi,giocando,senza se e senza ma,alla meno.Un Balo
    monumetale,stasera simile a Drogba,non solo per i gol(il secondo e'una
    sassata terrificante)ma anche per i falli a favore conquistati a
    centrocampo,sinonimo di intelligenza footballistica.
    Felicissimo
    per lui,che lo tifo sempre,ha dimostrato quanto fossero ingenerose le
    pubbliche critiche del mister nelle prime partite.
    Un grazie infinito
    alla squinternata difesa tedesca,anche questo previsto,il secondo gol
    non si prende nemmeno in prima categoria.Meglio cosi'.
    Visto
    un Chiellini in affanno,a destra si spera nel rientro di Maggio,dietro
    bene tutti a parte il portiere svagato all'inizio,centrocampo
    corto,pressante,valido e coi piedi buoni.Non ho capito il cambio
    Montolivo(che non sa gestire le energie,dato che e'gia' la seconda volta
    su due che fa solo il primo tempo)con Motta.Perche' non
    Nocerino?Mah!Davanti occorre un cambio per il secondo tempo di
    Cassano,Diamanti ok,stasera poco preciso.Di Natale,non bene,ma si
    rofara'domenica.Per il resto,ribadisco onore al coach,che ha costruito e
    guidato una truppa all'inizio traballante,rendendola solida e
    coriacea.Farci gol e' dura...
    Ora,riposo,piscina e massaggi,poi,col
    352,la Spagna che sembra in deficit tecnico e fisico.Possiamo
    farcela,soprattutto se Del Bosque continua ad accanirsi su Silva e tiene
    le sue migliori punte fuori.
    Grazie Balo.
     
    Lele

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  2. Proprio ieri avevamo tessuto l'elogio di Balotelli e sottolineato come fosse fondamentale il suo contributo in termini di goal. A me pare che questo ragazzo di colore adottato sia un fuoriclasse di valore assoluto. Uno di quei grandi giocatori che si ricordano e si dice, a distanza di anni: "io ho visto giocare Balotelli". Unisce tecnica e fisico possente. Partecipa al gioco senza mai estraniarsi. In attacco è capace di gesti strepitosi. Quasi ovvio il paragone con Riva. Non è un attaccante di rapina alla Paolo Rossi, che fa della agilità la sua dote, ma un ariete dotato di un tiro dalla potenza balistica spaventosa e molto preciso. Gli riescono bene cose molto difficili. Insomma un grande campione. Onore a Cesare per averlo capito quando molti lo volevano fuori. 

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  3. Il Colonnello ai gol di Balotelli ha pensato in grande, ha pensato a Jesse Owens che umiliò Hitler, io ho pensato più in piccolo, ma sempre significativo. Fin dall’inizio vedendo il NOSTRO Ballo cantare perfettamente l’inno nazionale e poi il suo bronzeo, proprio da tutti i punti di vista, modo di esultare dopo il secondo gol, ho pensato a Bossi, al trota,  ed a tutti  leghisti che ancora rimangono ed a quelli che dopo tutto ciò non lo saranno più. 

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  4. Non c'è niente da fare: i crucchi contro di noi beccano sempre di brutto e non è un caso che nelle gare che contano escano sempre con le pive nel sacco.  Pensano di essere migliori di noi, ci trattano con sufficienza quasi fossimo i loro camerieri, per poi trovarsi sempre a domandarsi il perché quei maldidos italianos riescano sempre, puntualmente a incularli su un campo di football.
    La Germania di questo europeo era senza dubbio un'ottima squadra, completa in ogni reparto, ma (e molti non se n'erano accorti) un po' povera di classe e con troppi bidoni in difesa. Si è glorificato Gomez, che è solo un modesto troncone, come si è visto ieri sera e lo si era già visto nella finale di CL contro il Chelsea. Si è esaltato oltre misura il centrocampo tedesco, che è composto di onesti facchini come Lahm e Schweinsteiger e di acerbi giocatori come Ozil e Roos. Se la fai attaccare in velocità, dritto per dritto, la Germania sa essere pericolosa ed anche travolgente. Ma se si trova davanti un centrocampo fenomenale come quello che aveva in campo l'Italia ieri sera, allora cala il buio e inevitabilmente deve scontare la pochezza tecnica di difensori come Badstuber e Boateng, due pippe mostruose.
    L'avevo detto in altri commenti che la chiave della partita era costringere la Germania a ripartire ogni volta da fermo. Noi lo sappiamo fare, loro no. Quindi non avendo palleggiatori eccelsi, né centrocampisti con grande visione di gioco, sono stati dominati ben oltre il 2-1 finale (rigore molto generoso) e sarebbe potuta finire in goleada se gli azzurri sul finale non fossero stati troppo stanchi e dunque meno lucidi.
    Adesso c'è la finale con la Spagna. Qui a Barcellona si vocifera di contrasti nati nello spogliatoio tra i giocatori del Barça e quelli madridisti. la sostituzione di Xavi nella partita contro il Portogallo è emblematica. Insomma riaggallerebbe quello che è stato per anni ed anni il vero tallone d'Achille di questa nazionale. Se Del Bosque riesce a rappattumare il tutto, la Spagna può vincere. Diversamente (e la sensazione di sfilacciamento è palese) sarà durissimo per loro guadagnare il terzo titolo consecutivo.

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  5. Klose (e si è visto, quando è entrato) mi avrebbe dato ben più pensieri del Gomez che non spregio come fa il gran McGuire qua sotto ma che gli è inferiore di due spanne. E' un Europeo molto bello, lo dico dall'inizio del torneo, a prescindere dal cammino dell'Italia. Al di là dei talenti in mostra, sono rivoluzionarie la rarefazione o disparizione del medianazzo di rottura (degli stinchi degli avversari) nonché (ma le cose vanno insieme) la ben minore fallosità del gioco: quasi nessuna espulsione, entrate in ritardo ma nessuna cattiveria programmatica. Di ciò va ascritto merito alla funzione educativa che ha avuto il calcio spagnolo negli ultimi anni. Prandelli ha migliorato il brevetto iberico, come dissi dopo il match con l'Inghilterra, apportando maggior velocità e maggior profondità. Allenare la Nazionale, senza i ritmi stressanti del campionato e con una meta lontana illuminata dalla succitata Spagna, disporre di una scelta ben più vasta di uomini di quella che offre un club, gli ha consentito di fare il passo decisivo, teorico-pratico, verso un centrocampo senza interdittori specifici e con un attacco manovriero. Il tonismo-boa (non parlo poi del gilardinismo statico e da area) da un lato, il medianismo dall'altro, inaggirabili legati dell'italianità (ma non solo) calcistica, nel mentre che sembravano cardinali, rendevano alla lunga incoerente, comunque non realizzato compiutamente il prandelliano tiki-taka, lo rendevano titicche-titocche, ne scucivano quella filata e affilata consequenzialità tecnica che ieri abbiamo visto trionfare. Se si fa saggio, Cerci ha futuro anche con Prandelli nel ruolo che per ora è di Cassano, Camporese dovrebbe aver vita facile a rubare posto a Bonucci: più visionario (lo so) pensare che l'ineguagliabile Pirlo, che è dubbio che possa arrivare fino ai Mondiali, sia un giorno sostituito da un Carraro portato (come fisico, testa e ritmi mi sembrano imporre) indietro, esattamente come capitò al giovane Pirlo.

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  6. Ieri sera alla radio un giornalista di Repubblica, Emanuele Gamba, ha detto che temeva che i tedeschi ci avrebbero impartito una severa lezione. A me non pareva che la Germania ci fosse così superiore. E l'avevo tante volte scritto: nessuna squadra, tra quelle arrivate ai quarti, ci era superiore, tranne forse, sul piano tecnico, la Spagna.Quest'ultima è apparsa in crisi nera con il Portogallo, ma niente è ovviamente perduto per gli spagnoli.  I tedeschi poi hanno commesso l'errore ulteriore di considerarsi già qualificati. Un errore che giocando con l'Italia si paga a caro prezzo, come ben sanno gli stessi brasiliani. 

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  7. Colonnello pensare che Carraro possa diventare un Pirlo fa oggi parte del mondo della fantasia però, è vero, anche Pirlo a vent'anni aveva tutt'altre caratteristiche ed impieghi, chissà? Camporese per me è già meglio di Bonucci, se solo non avesse ogni tanto amnesie, quindi te lo concedo, però pensare che Cerci possa fare il Cassano mi sembra un volo pindarico senz'ali. Cassano ha l'assist nel DNA, quasi gode più a mandare in rete gli altri che a segnare lui, per lui il gesto tecnico sublime è quel passaggio che ha fatto ieri a Montolivo o il cross morbido per la testa di Balotelli. Cerci è un egoistaccio abbastanza cieco, con grandi doti tecniche individuali (scatto da fermo, controllo in velocità, senso della porta, discreto tiro). Se crescesse parecchio potrebbe essere un Robben, mai un Cassano, secondo me.

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  8. Poeta ottimo pezzo, esilarante il finale che ho appena recitato al bambino che s'è l'è fatta sotto dal ridere. Son queste opportunità per le quali ci sarebbe da pagare di tasca che mi fanno riprendere, meglio di un Alka Seltzer, dall'acidità di stomaco subentrata all'aver dovuto dir "Bravo" a Prandelli.

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  9. Naturalmente, non è lo stesso giocatore (ciò che non avevo detto), ma lo stesso ruolo sì e non esagererei sull'egoismo, di assist ne ha dati tanti e rispetto a Robben si accentra meglio e ha più fiuto del gol in area (il tiro poi è più che «discreto»). Nella Fiorentina, a parte Jojo, non aveva dialogo, speriamo lo trovi quest'anno.

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  10. Cerci ha bisogno di un maestro. Miha non poteva svolgere questo ruolo. Rossi l'aveva molto migliorato tatticamente. Ora tocca a Montella farlo sbocciare. Le qualità ce le ha. Per quanto riguarda Carraro, speriamo che Blimp abbia ragione. Ma vale lo stesso discorso. Se i giocatori sono materia prima anche di ottima qualità un maestro che li sgrezzi diventa indispensabile.

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  11. LZ la Germania è una grossa squadra, "in nuce" ieri ha perso di testa, forse è troppo giovane, ma messa sotto si è spaventata invece che reagire da grossa squadra. Il primo tempo è stata annichilita e per quanto bene possa giocare l'Italia, non può maramaldeggiare in quel modo se gli altri non te lo lasciano anche fare. Erano "groggy" irriconoscibili. Già nel secondo tempo la situazione si è un po' equilibrata e nel finale abbiamo anche rischiato un'impossibile rimonta. Il rigore è stato generoso, d'accordo, ma c'erano andati vicini due o tre volte nei minuti precedenti. Stanchi, giustamente stanch noii, ma anche loro capaci di ritrovare i ritmi che mai avvevano avuto prima. Insomma io non ci rigiocherei volentieri, anche se ieri poteva e doveva finire con un punteggio molto più netto.

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  12. Anche secondo me Cerci è più
    accostabile a Robben che a Cassano, ma se dovessi dire chi più mi ricorda nel
    suo modo di  giocare e di trattare la
    palla, nella sua posizione ,nel suo modo di muoversi in campo e di andare a
    rete, dico Daniel Bertoni.  Quanto a
    Carraro, Dio sa quanto vorrei che aveste ragione, ma se devo essere sincero e
    distaccato, sono scoraggiato da quanto ha fatto finora fuori Firenze, per cui, ad oggi, il
    paragone-parallelo con Pirlo non regge neppure alla lontana, se non ricordo male Pirlo quando
    aveva venti anni, e  faceva la mezzala, viaggiava ad alti livelli, aveva già una sua solidità che a Carraro sembra
    mancare. Tuttavia è ancora giovane ed in fase, sia fisicamente che tecnicamente, evolutiva, fase che non si
    manifesta per tutti nello stesso modo e con gli stessi tempi anagrafici, si può quindi continuare a  sperare. Vedremo l’anno prossimo.

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  13. Però di «acidità di stomaco» non dovresti parlare, Jordan: tu hai sempre scritto quel che credevi vero e che vedevi, il dogmatismo, con relativa ulcera, lascialo a chi tifa Cuadrado, che sia lo psicopatico da Riverside o i delinquenti comuni, con tempo da buttare in presenza ossessiva alla tastiera, del Multinick e di Zuketort. Perché dovrebbe dispiacere riconoscere i meriti attuali di Prandelli? Non sei mica il segretario di un partito politico! La riduzione del dibattito a Prandelli colazione pranzo e cena ha distrutto la Fiorentina: è un dibattito senza distinguo che non va accettato, la marmaglia al soldo che vocia sotto le finestre, e per la quale Prandelli è solo un grimaldello, va trattata coi pitali, non affacciandosi al balcone per dialogare. E' un giochetto compulsivo di pubblico ministero e di avvocato del diavolo che, se accetti, ti dà in effetti «acidità di stomaco».

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  14. Per quanto riguarda Carraro, l'annata trascorsa lontano da Firenze, prima in B poi in Lega Pro, è stata molto deludente. Ma il ragazzo è giovane ed ha qualità. Personalmente non lo manderei in giro in prestito in qualche squadra di serie inferiore,  dove il gioco fatto soprattutto di corsa e agonismo non lo farebbe migliorare, ma lo terrei a Firenze a maturare. Poi, se son rose, fioriranno.

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  15. Chiari, da giovane Pirlo era trequartista puro, offensivo, con grandi promesse, ma floppò completamente l'anno all'Inter e fu liquidato: i tifosi del Milan, alla notizia dell'acquisto, scesero in piazza per protestare (ci fu anche chi parlò di dismissione berlusconiana, con tanto di inzeppamento con gli scarti della cugina milanese: che ci vuoi fare, ogni tifoseria ha i suoi imbecilli col falso abbonamento in Maratona... ahahahahahahahah!).

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  16. Sono d'accordone, McGuire.

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  17. Certo Colonnello, lo so, sia per quanto riguarda il ruolo che le vicissitudini di Pirlo a vent'anni, ma parliamo pur sempre di livelli molto più alti rispetto a quelli in cui si sta cimentando Carraro. 

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  18. Colonnello era ovviamente una battuta che, però, come tutte le battute ha del vero. Prandelli mi è personalmente antipatico, mi suona falso come le monete di bronzo, il dovergli dire "bravo" che è doveroso, per chiunque se lo meriti, a prescindere dai sentimenti che suscita, non mi crea perciò quell'allegria che avrei nel dirlo a chi stimo. Però glielo dico. E' stato bravo perchè indubbiamente nella coesione de gruppo, nell'impostazione della partita, nell'aver saputo tirar fuori dai singoli il meglio, anche da casi complicati come Balotelli e Cassano, ha un merito innegabile. In passato ha fatto ugualmente bene ma anche molto peggio, però con la nazionale è stato bravo, chapeau.

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  19. Prendo il "Bravo" di Jordan a Prandelli come unica ed esaustiva spiegazione della partita di ieri sera, sottolineando la trita banalità che in campo ci vanno i giocatori. eh eh eh eh eh eh Non avrà vinto niente ma bisogna ammettere, citando un Lippi dei tempi andati, che è un perdente di discreto successo. Aggiungo che non ha mai allenato grandi squadre e che un motivo ci sarà (non credo per insipienza, a volte certe situazioni non si creano per mille motivi) ma quando ha avuto una più che discreta squadra, questa, ci è andato molto vicino, vedi questa nazionale. A questo punto ce la giochiamo anche con la Spagna, underdog come ci si addice, ma ce la giochiamo. 
    P.S.: Dica bene il colonnello, si staranno mangiando le mani per la mancata combine. 

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  20. Colonnello guarda poi che a me delle guerre di religione importa poco, al massimo perculeggio individualmente i combattenti crociati. Parlo di sentimenti e giudizi strettamente personali come mi sembra di aver espresso qui sotto e mi faccio forza e mi giudico per cercar di avere sempre giudizi obiettivi dei fatti a prescindere dal personaggio. Può darsi che non mi riesca sempre, ma la domanda: "sei sicuro che se fosse un altro avresti lo stesso giudizio?" me la pongo sempre.

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  21. Neppure mi convince questa storia
    di portarlo a Firenze, Carraro, per “curarlo” meglio, perché  nelle serie inferiori sarebbe limitato dall’agonismo
    imperante. Se non si forma e non sfonda lì sarà per lui ben più difficile, per non dire impossibile, sfondare in serie A. A Firenze poi, in Primavera ha già dato, per la rosa della prima
    squadra, con tutto il bene che gli si può volere,  mi sembra francamente un azzardo dopo il suo
    fallimento nelle serie inferiori. Meglio che provi a dimostrare di più dov’è, c’è
    ancora tempo.

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  22. Onore a Blimp per aver elogiato Prandelli. Da persona intelligente e coltissima quale indubbiamente è. Se pensi che questo elogio possa influenzare il giudizio sulla prossima Fiorentina ti sbagli, Jordan. Da parte mia c'è una piena apertura verso il nuovo tecnico. La mia idea è che il ciclo prandelliano vada archiviato e storicizzato. Sono disposto a ripartire da zero, accetto l'idea di una squadra con minori ambizioni ed ingaggi ridotti. Da tifoso viola di lungo corso ho già assistito a dei ridimensionamenti, ma questo non ha mai indebolito la mia fede viola. Pontello progressivamente smantellò la squadra dello scudetto e alla fine vendette Baggio. Cecchi Gori passò dal lottare per lo scudetto alla retrocessione. Insomma, ci siamo abituati, abbiamo spalle larghe e siamo pronti a ripartire con lo stesso entusiasmo anche quando scopriamo che non ci sono più in campo i grandi campioni

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  23. Leo se avessero fatto il biscotto difficilmente se la dovrebbero giocare con la Croazia, ma, molto probabilmente, con i crucchi con i quali non credo abbiano già vinto. Mentre con noi hanno una tradizione di Eupalla a favore e di vittorie ai rigori che magari li rinfranca. Ma non "s'illudino" come diceva quel sindacalista.

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  24. Per la verità, Jordan, non ci battono nei 90 o 120 minuti dal 1932... E' come coi Tedeschi, per quanto concerne la tradizione: zuppa e pan mollo.

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  25. Chiari, nessuno dice che Carraro deve giocare stabilmente in prima squadra, perché, al momento attuale sarebbe assurdo, ma per la sua impostazione è meglio che rimanga a Firenze dove può crescere con maggior tranquillità e sicuramente con miglior profitto che andare a sbattersi in una serie inferiore. La caratteristiche fisiche e tecniche di un Carraro in formazione dicono questo. Che poi si riesca a tirar fuori un giocatore più che valido è un altro dicorso.

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  26. Io pensavo che la Germania fosse più forte (anzi, che fosse LA più forte e che vincesse il torneo) e che noi perdessimo, seppure con onore. Invece ieri si è visto subito, da come si è messa la partita, come sarebbe andata a finire. A parte 10 minuti di forcing nel primo tempo e 10 minuti nel secondo, la Germania non è praticamente esistita, l'abbiamo dominata completamente (e non se l'aspettavano, erano increduli, ormai è un copione trito e ritrito). Merito del nostro centrocampo, merito dei nostri giocatori, e grande merito di Prandelli, bisogna dirlo chiaramente. Alcune osservazioni:
    1) continuo a ritenere che la difasa a 4 sia meglio, anche se Balzaretti e (soprattutto) Chiellini hanno soprattutto pensato a contenere e poco a spingere;
    2) Montolivo ha giocato decisamente bene, a parte il gol che si è mangiato (confermando la mia teoria che fa finta di essere un freddo ma in realtà è emotivo, d'altronde è mezzo Tedesco e i Tedeschi sono un popolo che finge di essere freddo e razionale, mentre in realtà sono passionali e fortemente irrazionali, come hanno dimostrato nella loro storia... ma questo sarebbe un discorso troppo lungo), ampiamente compensato dallo stupendo lancio per Balotelli nell'azione del secondo gol; però ha giocato bene solo il primo tempo, nel secondo, con la squadra in affanno, è calato vistosamente, per cui Prandelli l'ha giustamente sostituito con Motta, il quale ha ben figurato a differenza di precedenti incontri;
    3) Pirlo è grandissimo fuoriclasse, e per fortuna è in forma; un Pirlo in forma in passato ha fatto le fortune del Milan, ahinoi dei gobbi e anche della Nazionale; al momento è molto meglio di Xavi;
    4) in generale il nostro centrocampo è la nostra forza, di Pirlo e Montolivo abbiamo già parlato, De Rossi è un campione e Marchisio un ottimo giocatore che sa sacrificarsi e anche inserirsi in zona gol; con due campioni e due ottimi giocatori, tutti e quattro comunque con i piedi buoni, abbiamo un centrocampo veramente, ma veramente forte;
    5) Cassano ha solo un tempo nelle gambe o poco più, però in quel tempo fa vedere cosa sa fare, pur se non al massimo;
    6) Balotelli è devastante, ieri ha fatto una partita eccezionale, non solo per i gol, ma per il lavoro che ha fatto, il pressing, persino qualche ritorno a centrocampo, il grande impegno che ci ha messo;
    7) al proposito, va riconosciuto che la massima dote di Prandelli è quella di riuscire a far rendere al massimo i giocatori pazzoidi o comunque problematici: Adriano, Mutu, Vargas e ora in Nazionale Cassano e Balotelli;
    8) Barzagli e Bonucci non sono quel disastro che temevo, in particolare il primo è in momento di grazia (tipo Materazzi nel 2006);
    9) nella partita di ieri abbiamo avuto più occasioni da gol che in tutte le quattro partite precedenti;
    10) mi preoccupa però che ce ne siamo mangiate a valanga: la Spagna ce ne concederà meno e dovremo sfruttarle al massimo; ma ce la possiamo fare.
    Infine, un riconoscimento al Nostradamus del Lago Lemano: aveva visto giusto sulla Russia, sulla preparazione dell'Italia, sull'Italia stessa, su Prandelli e su Balotelli.
    Per questo Ti chiediamo, o Sommo Lud: quale sarà il risultato della finale?

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  27. Ho capito McGuire, il fatto è che secondo me anche la rosa della Fiorentina per Carraro è troppo, non ha assolutamente ( ancora?) dimostrato di esserne all'altezza, ed anche mettercelo a fini "formativi" andrebbe a togliere il posto ad uno che deve dare più garanzie nel senso che deve essere molto più forte del  Carraro attuale. 

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  28. Lasciamo perdere i confronti con Pirlo (che comunque a 20 anni era titolare nella Reggina in A e non riserva in B o in C), che è il massimo nel suo ruolo. Diciamo che anche Lodi è stato spostato più indietro da trequartista e regista. Bisogna vedere se Carraro ha anche la mauturità tattica, oltre che le capacità tecniche, per farlo.

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  29. Grazie ad Antognoni e ad Orcio. In effetti durante questo europeo ho sempre avuto fortuna con le previsioni. Ma appunto di fortuna si tratta. Restando a quanto scritto in passato, avevo a suo tempo osservato che l'unica squadra che mi impensieriva era la Spagna. Scomponendo la rosa nei suoi singoli elementi, chiunque può constatare che è fortissima e ci è probabilmente superiore. I nomi li conosciamo tutti e del resto molti di loro giocano nell'imbattibile Barcellona. Non mi ha mai convinto, invece, la teoria che la Germania ci sovrastasse. Mi rendevo conto che era un'ottima squadra, certo: ma ad un certo punto sembrava, sui giornali, che si parlasse del Brasile di Pelè. Se consideriamo il momento, l'hic et nunc, come direbbe Blimp, possiamo aggiungere che la Spagna in semifinale è apparsa stanca sia fisicamente che psicologicamente. Gli spagnoli vengono dalle fatiche di campionato e Champion, in campo internazionale hanno già vinto molto e sono appagati. Inoltre l'Italia ha "scoperto" Balotelli. Super-Mario sta bene, è un leone, si è sbloccato. E' stato commovente vederlo sollevare, dopo il goal, la maglia azzurra come a dire quanto teneva ad indossarla. Poi se l'è tolta, ma per mostrare ancora l'azzurro delle fasce proteggi-muscoli. Prandelli ci metterà poi del suo, nell'analisi delle partite è imbattibile. Per tutte queste ragioni siamo leggermente, ma credo solo leggermente, favoriti. Perchè di fronte ad una azione personale di un Inesta diventa difficile per tutti.

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  30. Aiuto ! Qualcuno mi spieghi la differenza di considerazione che alcuni di voi fanno, tra  Carraro,Romizi e Neto ! Tutti e tre giovani,tutti e tre la maglia Viola l'hanno vista di striscio,se non a livello giovanile i primi due,nessuno dei tre viene minimamente preso in considerazione da allenatori e dirigenza gigliata,e non da oggi!Uno viene lasciato in C,l'altro a Bari,il terzo viene rispedito in Brasile,che per un portiere equivale a cercare di fare altro nella vita...Però uno viene stroncato,uno viene rimpianto,su che basi non riesco a capire,l'altro si vorrebbe titolare in porta il prossimo anno... Boh,mah,aiutoooo !

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  31. Non solo Manco, viene rimpianto
    di più chi ha fatto peggio di tutti, e cioè Carraro, che ha fallito in serie B
    e ha fatto  fatica a trovare posto in C. Romizi in lega pro ha fatto
    meraviglie, in B s’è affermato, ed ha entusiasmato in nazionale under 21, Neto  bene o male è nel giro della nazionale
    brasiliana che da qualche tempo a questa parte quanto a portieri non è seconda
    a nessuno.

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  32. Mancoalicani il mondo va ben aldilà di Firenze e tra Carraro, Romizi e Neto ci sono differenze sostanziali attualmente. Carraro è un '92, se non sbaglio, ed ha fatto bene solo in Lega giovanile, Romizi è un '90 che ha già fatto bene in C1 ed in B, nonchè in nazionale Under21, già ha referenze migliori, Neto poi è stato comprato come portiere rivelazione del Brasile, dove ha giocato un anno in serie A a vent'anni appena fatti, lasciando un ricordo tale che tuttora lo convocano in nazionale nonostante quasi un anno e mezzo di inattività. Che a Firenze gli abbian preferito un portiere come Boruc ci sta, Boruc è un grande portiere checchè ne dica il tifo fiorentino che di portieri non capisce una cippa, tanto che spasima per Viviano. Quello che non ci sta è lasciarlo in panca un anno e mezzo. Dovevano mandarlo a giocare e lui non sarebbe rimasto in panca, sta' tranquillo. Comunque non aver fretta, non è stato affatto rimandato in Brasile, per ora. Sta solo allenandosi, da quel professionista serio che è, a casa sua, dove passa le ferie invece di andare a Formentera con qualche velina, come fanno tanti suoi colleghi, per farsi trovar pronto ad una sperata convocazione per le Olimpiadi. Non è ncora detto che non sia lui titolare in porta il prossimo anno e sarebbe la scelta migliore, purchè non avesse a prescindere il tifo contro delle vedove di Viviano.

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  33. Inquieta, l'assenza di Deyna: non vorrei che la venerabile doppietta del bisnonno, che centrava conigli in Val di Nievole, sia servita, col vecchio ma sempre efficace sistema a corda e a pedale, olimpicamente lui seduto su sedia di paglia in cantina, per far entrare una palla dalla gola al cervello. Anche Nicolamagdo tace, ma perché impegnato a rielaborare il mito prandelliano, dopo qualche incomprensione durante il ritiro e il girone di qualificazione, pur lievissima... ahahahahahahahah! All'ora di pranzo ho visto per la prima volta alla tele l'Altra Metà del Gozzo (la conoscevo solo in fotografia e non ho le vostre scaltrezze nel reperire su google video e filmati): l'ho trovata orrenda, una donnuccia. Credo che la Wanda non l'avrebbe voluta nemmeno come ultima ballerina di ultima fila e appena appena come maschera in sala.

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  34. Tiè, Colonnello, pare che la vendano a tranci al mercato delle vacche, magari spunti un prezzo d'occasione data la stagionatura:

     http://www.youtube.com/watch?v=6fn0jrkMdEo

    Da notare i commenti dei vari magdo, cordelio e claudio, finalmente liberi di esprimersi! ahahahah

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  35.  Ci sono modi peggiori di passare le notti....

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  36. Scusa l'ignoranza, ma chi è la bionda, Deyna? Quella sì, meriterebbe le nostre notti (magiche, inseguendo un gol... ahahahahahah!), come dice Manco! A quella la Wanda il posto di ballerina non lo dava, ma per gelosia... ahahahahahahahah!

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  37. Aiuto, che orrendo programma, Deyna. Non ero al corrente della sua esistenza e messa in onda sull'etere. Al peggio della tv non c'è fine.

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  38. Eh, è stata una scoperta dell'ultim'ora anche per me, non vi so aiutare, non conosco né programma [veramente pessimo, da incubo], né biondona. 

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  39. Scusate, ma sono impegnato a difendere l'onorabilità del blog ossigenato ["sito di pseudointellettuali saccenti e incompetenti", recitano più o meno] sul sitone,  BB dà la colpa del mio corto circuito cerebrale alla lettura di un tuo libro, Colonnello! Ahahahah, eppure ho fatto presente che anche qui siete tutti tifosi dell'italia!

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  40. Se posso permettermi di interpretare le parole di Barry credo che volesse alludere al libro metaforico cui ci accenna nel primo canto della Divina Commedia:      













    “O de li altri poeti onore e lume


    vagliami 'l lungo studio e 'l grande amore


    che m'ha fatto cercar lo tuo volume.


    Tu se' lo mio maestro e 'l mio autore;



    tu se' solo colui da cu' io tolsi


    lo bello stilo
    che m'ha fatto onore”.In altre parole, Deyna tu saresti Dante e Blimp Virgilio!

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  41. No, tu sei andato a rompigli i coglioni, rizzabelino come tu sei e loro un n'aspettavano artro. A i'Gatte poi e tu gni ha' fatto scoppia' la vena!

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  42. Grazie per la segnalazione della striscia, Deyna, ormai era così tanto tempo che non mettevo il naso nei post del sitone (dove Thomas Matthews mi pare essersi ritagliato un ruolo sempre più dominante, certo di piena incompatibilità col gioco del calcio... ahahahahahahah!) che quasi non riesco più a destreggiarmi nella ricerca. Non è questione di tifo per l'Italia, però: quelli che ti hanno grevemente apostrofato, a parte la lady pecoreccia (come da sottotitolo del suo primo post ufficialmente dismenorroico), dell'Italia si fottono quanto te, hanno solo a cura il tabernacolo del messia bresciano e, a lato, la nicchia col santo bergamasco. Mi sorprende soltanto l'aggressione da parte del Dubitoso, non so cosa gli hai/abbiamo fatto, di sicuro è sempre più distante dal nick che si è affibbiato, a parte la sclerosi da zio Anacleto e la mania dei numeri sbagliati che lo avevano sempre contraddistinto. Lo psicopatico da Riverside ce l'ha con la mia bibliografia da sempre e non so perché, visto che non ha mai imparato a leggere (o forse proprio di questo si tratta... ahahahahahah!). Comunque, siccome le mie vendite sono di molto inferiori a quelle di Corona, sembra che ne tragga giudizio di valore per me inclemente: desidererei tanto esser rassicurato, Deyna, perché aver perso tanta fiha (che Fabrizione ha invece felicemente accumulato anche se con qualche scusabile errore nella quantità, senza deleteri indugi su parallelepipedi cartacei) per scriver pure più alla cazzo di cane e più cazzahe di Corona è da doppietta del tuo bisnonno, che a quel punto mi vorrai cortesemente prestare per l'operazione di soggolo. Su Pazzini però non vedo qual figura di Nutella (o di merda, come si dice più schiettamente e veracemente a Parma) avresti fatto. Post dignitosissimo di Jordan, a chiudere quella striscia di monnezza: signori si nasce e Jordan ci è nasciuto, come tutti sanno (elegante anche la chiosa di Ludwig a quel post degno di un Talleyrand). Pollock dà parecchio fastidio, in tempi di audience calante (non a causa della sola estate): ma basterebbe privilegiare la qualità, anziché la disinformazione oltraggiosa e antiviola e la gazzarra organizzata fra gli utenti, e Pollock s'immalinconirebbe dalla solitudine. Invece, così, tiene la miglior bottega viola del web e fa schiattare d'invidia il ciompismo. E poi e poi e poi, che se ne sia ghiuto sghignazzando un vaffanculo e svelando gli altarini non dovrebbe amareggiare più che tanto i genuflessi davanti all'altarone.

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  43. Ludwig, casomai Cerci è migliorato con Sinisa e ripeggiorato con Delio, non il contrario!

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  44. Non sono d'accordo, Deep, a me pare che Delio pretendesse da lui da più in fase di copertura. E che sempre Delio lo facesse partire dalla linea del centrocampo: alla Robben, appunto.

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  45. Cerci ha espresso il suo massimo alla fine delle due stagioni e all'inizio della seconda, più con Sinisa che con Delio, ma è vero che con Delio ha imparato a sacrificarsi. Sono sicuro che con Montella esploderà.

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  46. Fine settimana africano





    LUDWIGZALLER,sappiamo ambedue che non ci stiamo simpatici e questo non e' un problema,almeno per me,ma voglio risponderti qui perche' di la',non lo faccio,e' un casino,un bar di quarta lega che da' ragione a chi insulta e vocia di piu'.Scrivi dall'alto di un'eloquenza superiore alla media,si vede e si legge,ma spesso scrivi inesattezze.Starle a ribattere tutte fa fatica,e sinceramente mi frega poco,ma letta una,non la reggo e ti chiedo:
    con quale autorita'affermi pubblicamente che Sinisa non ha la serieta' e professionalita'di Prandelli?Da cosa lo evinci?Cosa ne sai te di Sinisa?
    Lo conosci di persona?Cosa ti ha fatto?Solo perche'e'venuto dopo il tuo amato deve essere verbalmente maltrattato in pubblico da te nella sua professionalita'?
    Come allenatore Sinisa ne deve mangiare molto di pallone per arrivare a Prandelli,vero,ma come uomo,lasciamo stare!
    Bene ora ascolta bene che lo dico una volta sola,poi se vuoi intendere bene,se no,benissimo lo stesso,ma non inventarti piu balle:
    Sinisa lo conosco personalmente e raramente si trova persona piu'seria,corretta e professionale nel mondo del calcio.Che ti piaccia il suo modo si allenare o no,ma e' cosi'.E aggiungo,che al contrario di cio' che affermi,la stima tra DDV e Prandelli,e'terminata quando a DDV sono state presentate le prove,non blablabla,che filava con Bettega da tempo,quindi tutta quest'aurea di correttezza non si vede(a parte te).PUNTO
    Che ti faccia storcere le budella sono sicuro,ma questa e' la verita'.
      
    Saluti
    Lele

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  47. Grazie per le parole spese a difesa del blog, vorrei concedere comunque un attenuante a chi le ha profuse, là dove si dimostri che c'è stato un problema con l'aria condizionata.

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  48. Ma non mi fai affatto storcere le budelle, Lele. E fra l'altro non provo una particolare antipatia nei tuoi riguardi. Quindi ritengo che si tratti di un tuo sentimento unilaterale. Non so come sia andata davvero tra Prandelli e la Juve. Io non sono ne' un giornalista professionista ne' un tecnico, solo un appassionato. Mi baso per i miei giudizi su quanto leggo e non ho fonti particolari cui attingere. Non trovo scandaloso però che un tecnico il cui rapporto con una società si sta chiudendo possa guardarsi intorno. La frase che avrebbe provocato la rottura l'ha riferita, mi pare, l'ex addetta stampa della Fiorentina. Alle rimostranze di Prandelli che paventava un ridimensionamento della squadra, Diego della Valle avrebbe risposto: lei pensi ad allenare, il proprietario sono io. Affermazione legittima, ma tale da rompere il rapporto di fiducia tra imprenditore e professionista che sta alla base di ogni rapporto di lavoro. Non mi turba che Prandelli abbia potuto incontrare rappresentanti della Juventus perchè non credo che un professionista debba farsi influenzare dal fatto di aver operato su di una piazza per scegliere le sue future destinazioni. E' stato Mihajlovic a dire che non avrebbe mai allenato ne' la Roma ne' il Genoa, a causa dei suoi trascorsi sampdoriani e laziali. Ma io non condivido questo tipo di scelta. E penso che sei Mourinho fosse cercato dal Milan, non ci sarebbe una sola ragione plausibile che gli impedirebbe di accettare. Ritengo anzi che quella di Mourinho al Milan sia una ipotesi praticabile e se dovesse diventare realtà i giornali e i tifosi accetterebbero la cosa con filosofia. E vengo a Mihajlovic. Sin dalle prime partite ho avuto la netta impressione che non sapesse utilizzare il giocattolo che Prandelli gli aveva lasciato in eredità. Il suo modulo prevedeva due esterni senza compiti di copertura: Vargas in posizione di ala sinistra, Cerci in posizione di ala destra. Poteva sembrare un modulo più aggressivo di quello di Prandelli. In realtà la squadra era senza equilibri e il centrocampo e la difesa continuamente scoperti e in difficoltà. Ieri sera Collovati ha detto in telecronaca che quello che un difensore teme di più è essere lasciato solo nell'uno contro uno. Ebbene era ciò che capitava regolarmente a De Silvestri quando davanti a lui giocava Cerci. Non a caso Lollo subì una involuzione inquietante e inaspettata. Il primo anno terminò. Durante l'estate Miha ha avuto la possibilità di creare una squadra a sua immagine e somiglianza. Il risultato è stata la Fiorentina di quest'anno, una delle più deboli della storia viola. A tutto ciò si sono aggiunte le dichiarazioni singolari in sala stampa, le prese di posizioni polemiche e bizzarre, gli atti di presunzione e le conseguenti promesse mancate. Il personaggio insomma non mi è mai piaciuto. Può darsi però, e in questi giorni l'ho scritto, che io abbia sofferto della sindrome di quei padri che non riescono ad apprezzare il secondogenito per i continui confronti che tendono a fare con un primogenito primo della classe. E Prandelli indubbiamente un po' primo della classe lo è. Sostituirlo non sarebbe stato facile per nessuno. Mi sono quindi ripromesso di non cadere mai nell'errore di fare un paragone tra Prandelli e Montella. 

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  49. Permettimi Ludwig,   ma il tuo ragionamento fa acqua da tutte le
    parti. Ammesso e molto non concesso ( la fonte, in quanto ex,  risulta alquanto inattendibile e faziosa anti
    DV) che DDV abbia pronunciato quella frase, si tratterebbe comunque di  una frase ineccepibile  e che non può dare nella maniera più assoluta
    alcuna giustificazione al comportamento successivo di Prandelli, che era invece
    tenuto, appunto, a fare l’allenatore ed a rispettare gli impegni e la deontologia
    imposti dal suo contratto con la Fiorentina. Non doveva e non poteva nella
    maniera più assoluta  prendere contatti
    con altre squadre quando era ancora sotto contratto con la Fiorentina. Ancora
    più stigmatizzabile il fatto che questi contatti,  da lui mai smentiti,ma semmai malamente  giustificati, li abbia tenuti nel bel mezzo di
    un campionato dove la Juventus era nostra diretta concorrente. Ancora più
    stigmatizzabile il fatto che li abbia giustificati facendo intendere un
    presunto ridimensionamento. Ancora più stigmatizzabile che di questo suo
    indecoroso comportamento, di questi suoi  giudizi lui abbia messo al corrente la squadra,
    come lui stesso ha detto nella sua ultima intervista, con tutte le rovinose conseguenze
    che abbiamo visto sul suo rendimento in campo. Quanto al presunto
    ridimensionamento si trattò semplicemente di un adeguamento dei programmi di investimento
    sul mercato al posizionamento ridimensionato della squadra in Italia e
    soprattutto in Europa dove stava uscendo da tutto. Tu pensi che il Napoli quest’anno,
    che è fuori dalla  CL, farà gli stessi
    investimenti sul mercato che avrebbe fatto se si fosse qualificato per la CL?   Perché non
    provi a dire a De Laurentiis non solo di 
    tenere tutti i migliori ma anche  di investire a babbo morto, come suggerisci
    tu,  altri 50 milioni, anche se è fuori
    dalla CL, per fare, sempre come dici tu,  il passettino che lo separa dalle grandi?     

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  50. Quanto a Mihajlovic anche secondo
    me si è comportato, nei confronti della Fiorentina, sempre correttamente,sia come allenatore che dopo. E’ stato travolto
    anche lui dalle difficoltà a rifondare la squadra e dall'ambiente, così come è stato travolto, ancora più di lui,
    un allenatore più esperto di lui, unanimemente stimato ed apprezzato, come  Delio Rossi . Sostenere che ad un certo punto sia stata fatta una
    squadra a sua immagine e somiglianza mi sembra alquanto forzato, quando siamo
    ancora qui, un anno dopo,  a fare i conti
    con una rifondazione della rosa non ancora realizzata. 

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  51. Non ho le tue fonti di informazione, Lele. Quindi non posso controbattere. L'unico mio modo di informarmi sono i giornali e i siti specializzati. E' su questi ultimi che ho letto le dichiarazioni dell'ex addetta stampa viola. L'attendibilità delle voci dello spogliatoio andrebbe a sua volta vagliata. Non mi stupisce però che Prandelli abbia pensato di andarsene già nel dicembre 2009. In quel momento il quadro era già chiaro: Diego della Valle, deluso dall'atteggiamento del comune e soprattutto della regione toscana in merito alla Cittadella, aveva dato ordine a Corvino di rientrare degli investimenti fatti. Se n'era andato Felipe Melo, erano arrivati due giocatori validi ma a fine carriera. La rosa incominciava a depauperarsi in modo evidente. Nella vita di una società, ed io ne ho esperienza diretta, vige la questione del rapporto di fiducia tra imprenditore e professionista. Il rapporto di fiducia può interrompersi in qualsiasi momento. Basta una frase, uno scambio di battute a determinare la rottura. In seguito lavorare insieme diventa impossibile perchè si è "separati in casa". E' già difficile trattenere a forza un giocatore, perchè poi non si impegna o fa la fronda. Figuriamoci un allenatore. Ma vale anche, che so, per un architetto: non lo posso obbligare a lavorare per me e ripetergli costantemente che non condivido le sue scelte progettuali. La frase ricordata dall'addetta stampa è significativa, ma forse non era la prima: piuttosto la spia di un conflitto che andava avanti da tempo. Guardarsi intorno nel calcio è molto comune. Torno all'esempio di Mourinho. Sicuramente Mou ha cominciato a sondare il Real prima della fine del campionato vinto con l'Inter. All'ultima giornata si sapeva già che se ne sarebbe andato, tanto che molti giocatori erano in lacrime e lo salutavano. Ciò gli ha impedito di terminare il proprio mandato comportandosi in modo corretto? Non mi pare, visto che ha chiuso con uno scudetto. La Fiorentina chiuse male quella stagione. Ma una qualsiasi squadra della caratura di quella viola regge male tre impegni. La Champion aveva assorbito troppo energie. Anche su Sinisa non ho notizie che non siano pubbliche e giornalistiche. Mi farebbe piacere conoscerlo personalmente, ma sono obbligato a giudicarlo dai suoi atti pubblici, come del resto faccio con Mario Monti o Vasco Rossi o con qualsiasi altro personaggio della vita pubblica italiana. Sul piano tecnico, e l'ho già detto, non mi ha mai convinto. Sul piano della comunicazione era disastroso. Non mi pare che sia cambiato, perchè anche quell'esclusione di Llajic dalla nazionale per non aver cantato l'inno non mi è parsa molto intelligente. La questione ha un rilievo in una nazione come la Serbia, ma si poteva tranquillamente risolverla tra le quattro mura dello spogliatoio. Credo di aver risposto anche a Chiari. Non so se valga la pena di tornare troppo a lungo su queste questioni, che alimentano le nostre discussioni, ma fanno parte del passato viola. Tuttavia Prandelli ha scritto della storia della Fiorentina un capitolo troppo importante perchè lo si possa dimenticare. E l'ha scritto con la sua idea, che ora sta riproponendo in nazionale, di un calcio intelligente, che personalmente mi appaga appunto perchè è ragionato, razionale, coraggioso. Ho un ultimo colpo in canna, ma lo farò esplodere solo in caso di vittoria dell'Italia agli Europei.

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  52. Ecco, appunto, non ho alcuna difficoltà a credere che quanto affermato da Silvia Berti possa anche corrispondere a verità, ma non concordo assolutamente che questo giustifichi il dipendente dall'andare a cercar posto alla concorrenza (e quale concorrenza!) con un contratto in essere. E', oltre che contro la morale e la deontologia professionale, contro il regolamento, quindi la legge. Per questo Prandelli, come persona, non mi piace neanche un pochino, mentre non gli ho mai negato qualità in campo professionale, avendolo seguito, anche da vicino, nel lavoro sul campo a S.Piero a Sieve. Lo considero un doppio, un falso. Non è certo così Mihajlovic, che, concordo con Lele, se come allenatore, anche per difetto di  esperienza, è concepibile che avrebbe da imparare da Prandelli, come persona a me piace infinitamente di più. E' stato preso a labbrate appena arrivato, anche per motivi che col calcio non dovrebbero entrarci nemmen di striscio. Sono andati a rinvangare ed interpretare vecchie interviste di anni prima. Gliene han dette di tutti i colori, anche ben aldilà dei demeriti, complicandogli un impegno già difficile. Ha sempre tenuto un comportamento serio e corretto verso chi lo pagava  e verso chi non lo voleva. Quando non l'hanno voluto più se ne è andato, senza frignare, anzi scrivendo addirittura una lettera di scuse. Per me è un grande personaggio davanti al quale mi levo di cappello. Non faccio lo stesso con Prandelli, mi dispiace, al quale posso dire anche bravo, perc ma che, personalmente, non
    stimo.

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  53. Certo che hai risposto anche a me, Lud, e te ne ringrazio, ma in modo poco convincente. Nessuno mette in dubbio
    non solo le notevoli capacità di Prandelli come allenatore, ma neppure il suo
    pieno diritto, che aveva, di guardarsi in giro in quel momento in cui aveva  capito quanto fosse difficile vincere a Firenze. E’ come lo ha fatto che risulta
    inaccettabile. Ed il paragone che tu fai con Mourinho proprio non calza, anzi
    serve a marcare la profonda differenza del comportamento dei due. Il portoghese ha
    saputo tenere riservatissime queste sue mire madrilene fino a dopo il
    raggiungimento di tutti gli obiettivi, che ha saputo raggiungere nel frattempo
    tenendo la squadra unita e ben motivata, e poi nel manifestarle non ha mentito,
    non ha trovato alcuna scusa, assumendosene invece coraggiosamente  la piena responsabilità.
    Prandelli al contrario lo ha fatto maldestramente facendosi prendere con le mani nella
    marmellata da DDV,  ha poi trovato scuse
    patetiche, ha gettato fango sui programmi della Fiorentina, ha coinvolto in un
    modo o nell’altro, ed in pieno campionato, la squadra, poi demotivata per sua stessa ammissione, e, ciliegina
    sul dolce, ha mentito a Firenze, ed in particolare ai suoi più
    fanatici sostenitori, giurando amore eterno alla Fiorentina.

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  54. Lele ma se quello di cui sei convinto fosse vero perché il patron se n'è uscito con le letterine già firmate in tasca dopo Gennaio ?! Non regge come tempistica e nemmeno nei modi la tua ricostruzione. Qui non si tratta di stabilire chi sia più uomo fra Sinisa e Prandelli ma chi lo sia fra DDV ed un suo dipendente. E' da Settembre che avevano deciso di silurarlo e quando non si è arreso chiedendo giocatori gli hanno detto di fare il suo mestiere. Dopo, a quel punto si è guardato intorno e quando l'ha fatto gli hanno detto che era libero di farlo, i GENI. La mia ricostruzione vale quanto la tua. Può essere vero quanto la tua perché tutti, quando si parla di queste cose, si pensa di avere delle fonti dirette e sicure. Le ho anche io e non sono quelle di un ipotetico, sconosciuto giocatore all'interno dello spogliatoio. Non c'è una gara fra il padrone della Fiorentina ed un suo dipendente (ERRORE: mi scuso, c'è stata, l'invidia è una brutta bestia!) ma se anche ci fosse (c'è stata)  ne è uscito sconfitto. Via lui, la squadra in malora, ridotto di 1/3 il valore tecnico ed economico dell'intera rosa, complice anche un DS imbarazzante in 6 sessioni di mercato, dal passaggio virtuale di un ottavo champions ad un undicesimo posto ed una salvezza alla penultima l'anno successivo. Di cosa si vuol parlare ?! Adesso che non lo si può più attaccare sulla capacità e la competenza ci si mette ad additarlo sul comportamento e sulla morale, ma per piacere, il pulpito chi sarebbero i DV ?! ah ah ah ah ah ah ah ah

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  55. Materazzi era in lacrime, Chiari, alla fine dell'ultima partita dell'Inter di Mourinho. Quindi lo spogliatoio era al corrente delle scelte di Mou. Quelle non ancora concretizzatesi di Prandelli furono divulgate sulla Gazzetta da Diego della Valle. Approfitto per aggiungere a beneficio di Lele che se talvolta su altri siti non gli ho risposto ciò può essere accaduto perchè non ho visto il suo commento o perchè ero impegnato in altro. I blog sono divertenti, ma certe volte ti prendono troppo, quindi bisogna staccare!

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  56. Hai detto bene, Lud, Materazzi era in lacrime  "alla fine dell'ultima partita dell'Inter di Mourinho.",  e non disorientato e demotivato da Prandelli a metà campionato, come è capitato ai nostri.Questa è la profonda e decisiva differenza che ti sfugge.

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  57. Non so a quali letterine ti riferisci, ma se son quelle che DDV disse di augurarsi di trovare nell'uovo di Pasqua, sono del 26 marzo e non di gennaio. Che avessero deciso di licenziarlo a settembre lo dici tu, che ci fosse un disaccordo montante è invece vero, come mi sembra abbastanza normale quando i programmi della società e le pretese dell'allenatore cominciano a divergere. Quindi non si tratta di fonti più o meno sicure, che, alla fine riportano poi tutte notizie di questo disaccordo, ma delle conseguenze che un professionista normale e tripallico ne deve trarre. C'è un modo solo: Dimissioni, chiare e inequovocabili, o subito, o, se si concorda ma senza far clamori esterni, senza chiamate di piazza, alla fine del campionato. Invece il "santo" ha preferito la strada del sotterfugio, della manovra sottocoperta e poi, scoperto con le mani nella marmellata, atteggiandosi a martire, rivolgendosi al popolo, sproloquiando discorsi senza un senso comune, perchè è chiaro che non voleva far capire cosa voleva, ma solo montare la folla. Sulla capacità e sulla competenza non l'ho mai attaccato, a parte rimarcarne errori episodici e lacune che, come tutti, anche lui ha e continuerà ad avere anche se vincerà l'europeo, salvo dimostrare poi ai livelli più alti che magari gli saranno concessi, di avere fatto il salto di qualità. Sulla sua figura morale invece ho tante riserve, un quaquaraqua senza molto amor proprio e falso come le monete di bronzo.

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  58. Chi nega che la campagna contro Mihajlovic sia stata preventiva è in malafede. Punto.

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  59. Il 27 agosto 2010 ho inviato ai miei amici, tifosi viola e non, questo falso articolo a firma di Gianni Mura datato 25 maggio 2011. Potete immaginare quale prevenzione nutrissi nei confronti di Mihajlovic. Purtroppo strada facendo mi sono dovuto ricredere:














    Dopo
    quattro secondi posti e numerosi altri piazzamenti,  la Fiorentina era una
    potenziale candidata alla Champion, ma pochi potevano prevedere che avrebbe
    fatto un campionato di vetta. Dopo la fuga della Juventus

    nelle
    prime giornate, cui solo l'Inter sembrava tenere testa, i viola inanellavano,
    tra ottobre e febbraio una serie impressionante di risultati utili.
    Fondamentali i successi in trasferta contro Sampdoria, Milan e Genoa.

    Ma
    pochi potevano prevedere che i viola avrebbero espugnato il campo dell'Inter a
    S. Siro con doppietta di Gilardino. Alla ripresa del campionato dopo le feste
    natalizie, la situazione era ancora in equilibrio, ma i sorteggi

    di
    Champion mettevano a dura prova i campioni d'Italia, costretti ad affrontare in
    successione Real Madrid, Bayern e Arsenal. A favore della Fiorentina ha giocato
    anche il rapido recupero di Jovetic dall'infortunio. Nonostante

    una
    prognosi di otto mesi il montenegrino rientrava in campo a febbraio, in tempo
    per dare il suo contributo in termini di goal (straordinaria la trippletta
    all'Olimpico contro la Roma). Molti giocatori avevano qualcosa da farsi
    perdonare.

    Mutu
    voleva dimostrare di non essere finito dopo la squalifica. Gilardino e
    Montolivo cercavano rivincite dopo il Mondiale. Ma all'origine del rendimento
    viola sta soprattutto la performance dei difensori, con Natali a giganteggiare
    di testa

    e
    Felipe a presidiare una impenetrabile retroguardia dopo l'inevitabile
    ambientamento dello scorso anno. I giovani hanno assecondato gli anziani (su
    tutti Cerci, Llajic e De Silvestri) conquistando posti nelle rispettive
    nazionali.

    Firenze
    festeggia così a sorpresa (ma non del tutto) il suo  terzo scudetto dopo
    quelli di Bernardini e Pesaola.

    Gianni
    Mura, Repubblica, 25 maggio 2011.

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  60. Ludwig, è legittimo che tu ci metta al corrente di non aver rinfocolato in prima persona la campagna preventiva contro Mihajlovic, ma non puoi comunque negare che ci sia stata.
    Così come nessuno può negare che il "maestro di calcio" Delio non abbia fatto meglio sul campo. Così come nessuno può negare che il "maestro di wrestling" Delio non abbia fatto peggio sul lato umano.
    Eppure il serbo viene ancora insultato come allenatore e come persona, mentre Rossi viene ancora giustificato come vittima della squadra.

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  61. volevo dire: "...Così come nessuno può negare che il "maestro di wrestling" Delio abbia fatto peggio sul lato umano..."

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  62. Conclusioni africaneNiente,LUD,non
    c'e'nulla da fare.Per replicare dovrei scrivere ancora una paginata su
    Prandelli e proprio non mi va,ma soprattutto sarebbe inutile.
    Abbandono e ti lascio al tuo dogma.
     
    Lele

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  63. Completamente d'accordo con Lele su Sinisa e con Vitalogy circa la campagna di antipubblicità che ha ricevuto una volta arrivato a Firenze per motivi che, come dice Jordan, col calcio non c'entravano niente.

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  64. Che Sinisa sia stato trattato male ingiustamente, molto ingiustamente, ancor prima di scaldare la panchina viola non l'ho mai negato. Che abbia avuto la sfortuna di essere scelto come sostituto di Prandelli non gliene fa una colpa nessuno. Che sia persona corretta ed ottimo uomo, umanamente, si può già sollevare qualche perplessità; considerare Milosevic un eroe nazionale ed Hadzic suo degno compatriota.............Ma non discuto neanche questo. Ho sempre espresso un solo giudizio, è una pippa come allenatore, ed anche in nazionale sta dando conferma di certi giudizi. Ho anche scritto che può diventare un'ottimo allenatore, il Prandelli di Lecce e Venezia non gli era certo superiore, ma al momento attuale confondere la Nutella con la merda non giova a chi fa certi paragoni. Sul codice etico o deontologico ognuno ha la sua versione e sarebbe meglio non parlarne, magari la verità sta nel mezzo, anche dal lato umano preferisco sempre il Dio di Orzinuovi al soldatino serbo e magari non sbaglio neppure li eh eh eh eh eh eh eh 

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  65. Per esprimere giudizi sull'umanità di una persona, Leo, solo perché ha detto determinate cose, bisogna essere molto bravi a scrutare nell'animo di una persona e soprattutto bisognerebbe aver vissuto quello che ha vissuto lui e molti suoi connazionali ed ex connazionali. Sul lato tecnico credo che nessuno si sogni di paragonare Sinisa a Cesare, almeno al momento, solo che non ritengo giusta la definizione di pippa nei confronti di Mihajlovic perché è stato dimostrato anche dall'esperienza di Delio Rossi che le colpe maggiori delle ultime 2 stagioni siano da addebitare a quella marmaglia di giocatori che avevamo in rosa.

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  66. Umanità caro Deep, difatti i suoi due modelli sono stati condannati per crimini contro quella, l'umanità. Non m'importa del suo background o delle sue origini, né del suo credo politico o religioso ma se mi dici di ammirare certi personaggi ti squalifichi da solo. Come hai giudicato la Van Almisck quando disse che Hitler rimaneva un uomo "ammirevole"! Farei una distinzione anche fra Delio e Sinisa perché erroneamente si paragonano due situazioni completamente differenti. Sinisa ha goduto di fiducia dopo un anno orribilis ritenendo la squadra di quest'anno, a sua detta, a sua immagine e somiglianza, ha fallito quasi subito, Delio è entrato in corsa, situazione molto più delicata ed ha chiesto dei giocatori che non sono arrivati. Non so dirti se da inizio anno, dal ritiro, se gli avessero comprato quello che chiedeva "a sua immagine e somiglianza" la Fiorentina avrebbe fatto lo stesso campionato, non c'è riprova ma sono sicuro di no. Che poi il suo gesto, verso Liajic sia stato quanto di più sbagliato, tremebondo, assurdo e inutile di tutta la sua carriera è un altro discorso, ma anche qui, da un punto di vista tecnico, si sta accostando un "ghermitore di bracci" ad un ammaestratore di leoni!

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  67. Ci sono giocatori che ha richiesto Sinisa e che non sono arrivati (Aquilani, Maxi Lopez, ecc....), proprio come è successo a Delio, solo che Sinisa non si è messo a piangere come ha fatto Delio, neppure quando l'anno prima si è infortunato Jovetic, si è preso la squadra (oddio, più che una squadra era una riga) che gli è stata affidata senza prendere a pugni nessuno.
    Sull'umanità di Sinisa non insisto, non vorrei sembrare quello che non sono e cioè un suo adoratore come lo sono stato (e lo sono tutt'ora) di Cesare.

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  68. Deep io la vedo come te, non ci credo che Sinisa non desiderasse giocatori che migliorassero la rosa a sua disposizione... Leo, quando il mercato è chiuso e resta solo da pensare a giocare, tu allenatore puoi scegliere tra:
    -mettere le mani avanti "paraculescamente", avvertendo la piazza che se andrai male sarà responsabilità della società;
    -farti una ragione del materiale a disposizione e lavorare-lavorare-lavorare. 
    Delio ha agito nel primo modo e, oltre ad essergli andata male con i risultati, mi pare che non si sia neanche fatto benvolere dal gruppo.
    Sinisa ha agito nel secondo modo, scivolone dei "calci in culo" di Lecce a parte, che tuttavia fu detto solo a parole, ma la stampa glielo fece pesare molto più di quanto abbia fatto pesare a Delio la rissa con Ljajic, cosa peraltro giustificata da buona parte della tifoseria.
    Secondo me è giusta la scelta fatta da Mihajlovic, benchè i risultati non li abbia avuti neanche lui (secondo me comunque ha fatto meglio di Delio, perchè almeno nel primo campionato con Sinisa, pur giocando male, eravamo già salvi a febbraio...).
    Sulle vecchie dichiarazioni sulla guerra di Jugoslavia si può dire quello che si vuole, ma a Firenze Mihajlovic ha avuto un comportamento ESEMPLARE dal giorno in cui è arrivato, fino al giorno in cui il pullman tornava da Verona con i giocatori che scesero a Firenze Sud per scansare la contestazione del Franchi, mentre lui arrivò da solo allo stadio a fronteggiare tifosi e società che gli stava per comunicare l'esonero... e ancora oggi non si è mai permesso di dire nulla che scaricasse qualche sua responsabilità sulla società o sui giocatori, nè sui tifosi nè sulla stampa. Per me questa è dignità.
    Comportamento avuto anche dopo tutte le brutte prestazioni, al termine delle quali ammetteva esplicitamente che avevamo fatto schifo e dichiarava che la colpa era sua.
    Firenze gli ha fatto pesare anche i proclami di qualificazione all'Europa, che secondo me aveva ingenuamente fatto in buona fede, nel tentativo vano di raccattare un po' di entusiasmo e fiducia da parte della piazza (Montella ha pensato bene di non imitarlo, e alle domande sugli obiettivi e sui fiorentini ha svicolato con molta diplomazia), ma qui gli sono stati rivoltati contro per accusarlo di presunzione. Mentre per il fatto di non essersi lamentato in pubblico dei mancati acquisti (ma siamo sicuri che non ne abbia mai discusso in privato con la dirigenza?), anzichè esser descritto come rispettoso per una società che gli ha dato la chance di lanciarsi in Serie A, è stato descritto come un inetto yes-man.
    Tutto questo perchè non ha mai leccato il culo ai giornalisti. I soliti giornalisti che lo bacchettavano per le parolacce pronunciate in conferenze pre-partita, che lui cercava di indirizzare in conversazioni informali e distese, per alleggerire una tensione che nell'aria si poteva tagliare col coltello. I soliti giornalisti che non hanno mai sottolineato neanche una parolaccia di Delio, che in realtà in conferenza-stampa ne diceva più di Mihajlovic, basta farci caso, e ci si poteva far caso se non si avevano pregiudizi.
     
     

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  69. Vitalogy non discuto la professionalità del serbo, ma le sue capacità. Sul lato umano ho già detto, non tiriamo in ballo certi apprezzamenti, che comunque non avrei fatto visto le stragi. A me che sia eticamente ineccepibile fa senz'altro piacere ma se non s'accompagna con un minimo di risultati che faccia altro, o che impari a raccoglierli. A Firenze non ha raccolto nulla ed ha fatto vedere poco, niente praticamente. Diverrà bravo ?! Glielo auguro e quando lo diventerà che gli si offra pure un'altra possibilità, anche a Firenze; per il momento si dedichi di più al campo, non perché non lavori, ma perché il suo lavoro non è sufficiente per essere valutato almeno discreto come capacità. Più che dignità parlerei di consapevolezza delle proprie capacità, al momento ben al di sotto di una soglia minima di accettabilità. 

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  70. Tutto giusto Leo quello che hai detto, c'è solo una cosa che non capisco: perchè Mihajlovic sì e Rossi no.

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  71. Concordo parola per parola, Vitalogy!!!!

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